ALTAI
Il nuovo romanzo di Wu Ming

L’Unità: “I Wu Ming ripartono da Q e riscoprono psiche e femminilità”

Written on 18/12/2009 – 7:33 pm by Wu Ming 1

testata_home[Su L'Unità on line di oggi. Titolo roboante! E anche impegnativo, non c'è dubbio. Ci ha un po' spaventati, e da buoni zotici abbiamo commentato su twitter: "Urge riequilibrio: gara di rutti su Skype!".
A parte le cazzate (ma "le cazzate sono importanti", diceva quel tale), la recensione di Monica Mazzitelli getta ponti, stabilisce collegamenti, è intrigante e merita di essere commentata.]

Due potenze a confronto: la Serenissima e l’Impero Ottomano di Selim II (Solimano II*) alla vigilia della battaglia di Lepanto, che segna l’inizio del tramonto dell’Impero d’Oriente. Il celeberrimo romanzo “Q” firmato Luther Blissett e scritto dall’ensemble narrativo che ha poi preso il nome di Wu Ming, si concludeva a Costantinopoli 15 anni prima dell’inizio di Altai (Wu Ming, Einaudi Stile Libero, 411 pagine, € 19.50). Ne condivide l’atmosfera e in parte la storia, senza esserne un seguito. Il protagonista è un nuovo personaggio che, come avveniva in “Q”, cambia nome e identità per ragioni di sopravvivenza ma anche di scelta: Emanuele De Zante, ebreo figlio di un ricco gentile veneziano, e agente segreto della Serenissima, è costretto a fuggire dalla sua città e rifugiarsi a Costantinopoli, dove riprende il suo nome d’infanzia: Manuel Cardoso. Lì è accolto dall’arcinemico di Venezia, l’ebreo Giuseppe Nasi, al quale finirà per dare supporto nel tentativo di costruzione di un regno per gli ebrei transfughi nel mondo. Read the rest of this entry »

Valter Binaghi su Nazione Indiana

Written on 30/11/2009 – 12:47 pm by Wu Ming 2

valter_binaghiQuesta mattina, sul blog Nazione Indiana, è comparsa una lunga e articolata recensione di Altai, firmata dallo scrittore Valter Binaghi.
Qui sotto ne riportiamo alcuni stralci, invitando solo chi ha terminato il romanzo a leggere la versione integrale, che contiene molte anticipazioni sulla trama e sul finale.

Altai. Tra romanzo ed epopea

Altai. Ovvero, il Mediterraneo alla vigilia della battaglia di Lepanto.
Per epoca ed ambientazione, l’ultimo romanzo di Wu Ming si colloca a metà strada tra il lontano “Q” (a quei tempi il collettivo di scrittura si firmava “Luther Blissett”) e il recente “Manituana”, nel tentativo evidente di rendere esplicito un senso storico della modernità, illuminandone episodi talmente significativi da costituirne la contrazione allegorica. È questo percorso, e la filosofia della storia che lo sottende che fanno dei romanzi di Wu Ming qualcosa di più che pregevoli occasioni narrative: si tratta di finzioni letterarie che rivelano in filigrana, per chi sollevi e guardi in controluce, l’intento speculativo e l’operazione colta, senza che questo impedisca al lettore medio di abbandonarsi al romanzesco in quanto tale. È comunque anche alla luce di queste ambizioni di secondo livello che ognuno di essi va collocato e giudicato, il che proverò a fare. [...]
Diciamo subito che Altai è il migliore dei romanzi storici di Wu Ming. Read the rest of this entry »