ALTAI
Il nuovo romanzo di Wu Ming

Altai, la storia, Manuel Cardoso. Voci dalla presentazione padovana

Written on 10/12/2009 – 4:18 pm by Wu Ming 1

gilles_deleuze_2_hUn estratto dalla presentazione di Altai al laboratorio Reality Shock di Padova, per l’occasione stipatissimo, sera del 9 dicembre 2009.
La presentazione è durata circa due ore e mezzo, questo file sonoro dura 26 minuti. E’ uno scambio di vedute tra WM1 (la prima voce che si sente), WM5 (secondo a parlare) e Mario Galzigna, docente di Storia della scienza ed Epistemologia clinica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Dopo l’intervento introduttivo di Omid Firuzi del Reality Shock e una spiegazione, con alcuni esempi, di come lavoriamo coi materiali storiografici, prende la parola Galzigna, che si dice insoddisfatto della recensione di Adriano Prosperi apparsa su Repubblica il 17 novembre scorso, accenna all’importanza dell’immaginazione nel lavoro dello storico, brevemente rintraccia nel nostro lavoro influenze di Michel Foucault e Gilles Deleuze, infine ci incalza sulla “pluralità” dell’io di Manuel Cardoso, nonché sul lirismo “trattenuto” di certi passaggi. Tutto questo, alquanto miracolosamente, senza mai scivolare nell’accademichese.
Ancor più miracolosamente, noi rispondiamo e discutiamo con lui senza fare spoiler né rovinare alcuna sorpresa ai molti presenti che non hanno ancora letto il libro! Una roba funambolica…
Subito dopo, si è scatenata una ridda di domande e interventi. Il dibattito non era amplificato, quindi nella registrazione integrale molte domande non sono intelligibili e alcune risposte sembrano partire appese a mezz’aria. La parte che abbiamo estratto è, tecnicamente, la meglio riuscita.
Buon ascolto.
P.S. Era una delle nostre serate-ubiquità. In contemporanea, WM2 e WM4 erano a Forlì, in cima alla Collina dei conigli.

La vespa torna a pungere, ma il falco resiste

Written on 09/12/2009 – 12:38 am by Wu Ming 2

wasp-0071Nella settimana dal 23 al 29 novembre, Altai ha totalizzato 17 punti nella statistica Demoskopea, pari a circa cinquemila copie vendute, poco meno delle seimila della settimana precedente. La classifica nel frattempo è molto cambiata: i 100 punti del libro più venduto hanno un altro peso specifico, e corrispondono alle trentamila copie di Fabio Volo. L’exploit dello showman di Calcinate coincide – forse non a caso – con il ritorno della vespa aquilana al terzo posto. Altai esce di poco dalla Top 10, è all’undicesimo posto – sesto nella narrativa italiana –  con un punto in meno (circa 300 copie statistiche) de La mano di Fatima di Ildefonso Falcones. Un quasi pareggio che andrebbe indagato meglio, visto che il libro dell’autore catalano si svolge un anno prima del nostro romanzo (nel 1568), durante una rivolta che ha i suoi echi anche in Altai (quella dei moriscos di Granada), con un protagonista meticcio come Manuel Cardoso (solo che Hernando è mezzo musulmano e mezzo cattolico, e il padre è un prete che ha violentato la madre). Tra l’altro, uno dei nuovi ingressi nella classifica generale è quello di Gad Lerner, con un libro (Scintille) che parla di ebrei, di identità e di anime vagabonde. Nemmeno questo può essere un caso, ma l’ennesima dimostrazione che non si scrive mai veramente da soli, e una buona percentuale di ciò che chiamano ispirazione  è  in realtà zeitgeist, spirito dei tempi, o meglio: la capacità di coglierlo e di tradurlo in parole.

Mentre scriviamo non è ancora disponibile la classifica della rete Arianna, ma col passare dei giorni, i dati di vendita smettono di essere l’unico elemento per valutare la risposta dei lettori alla nostra ultima fatica. Pian piano si aggiungono commenti, recensioni (più che altro in Rete) e soprattutto incontri, sempre molto affollati, con tante domande e lunghi strascichi di chiacchiere nel “terzo tempo”.

A questo proposito, segnaliamo l’intervista di Luca Barbieri pubblicata sul Corriere del Veneto (supplemento locale del Corriere della Sera), e le due date in contemporanea del 9 dicembre: Padova (Reality Shock, h.21) e Forlì (La collina dei conigli, h.21, i dettagli nel calendario qui a fianco).