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Road Credibility | Gli appuntamenti di Wu Ming, ottobre 2016

Chi ha detto che il Nord sul planisfero debba essere in alto?

In attesa che Giap torni a pieno regime, con alcuni post-inchiesta e il lancio delle prossime uscite (vedi sotto), ecco il calendario dei nostri appuntamenti d’ottobre.

1 ottobre 2016 
FERRARA
h.16, cinema Apollo, ricordo di Luca Rastello.
Proiezione della videointervista
Una stanza di casa mia: Val di Susa e dintorni
condotta e girata da Daniele Gaglianone.
Al termine, dibattito con Gaglianone e Wu Ming 1.
Nell’ambito del Festival di Internazionale.

1 ottobre 2016
SUSEGANA (TREVISO)
h 18:15, Cantina Collalto
Wu Ming 2 presenta Il sentiero luminoso
Nell’ambito di Libri in Cantina. Prosegui la lettura ›

A Bologna il Festival di [Nuova Rivista] Letteraria, Vag61, 16-17-18 settembre 2016

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Dal 16 al 18 settembre il Festival di [Nuova Rivista] Letteraria, dopo cinque appuntamenti a Roma, avrà una sua edizione a Bologna, la città che ha visto nascere la rivista per mano di Stefano Tassinari, e che è ancora oggi il cuore pulsante della sua redazione. L’evento si terrà grazie al Vag61 e all’ibridazione con il «collettivo di collettivi» Resistenze in Cirenaica, che dopo la pausa di luglio-agosto tornerà presto a pungolare la coscienza post-coloniale della città e di tutta Italia. Ecco il programma completo del festival. Per i cultori del genere, qui l’evento FB.

VENERDÌ 16 SETTEMBRE

h. 18.00
Tra utopie e distopie
Presentazione dell’ultimo numero della Nuova rivista Letteraria
Intervengono:
– Wu Ming 1
– Alberto Prunetti
– Alberto Sebastiani
– Giulio Calella Prosegui la lettura ›

4 – I fotoracconti di Wu Ming 2 + TerraProject in libero download.

Barche in riparazione sulla costa di Cariati (CS).

Barche in riparazione sulla costa di Cariati (CS)

Poco meno di tre anni fa, qui su Giap, lanciavamo la campagna di crowdfunding per stampare mille copie di 4, il nostro primo libro di fotoracconti, scritto e immaginato insieme al collettivo TerraProject.
In due mesi raccogliemmo i 13.000 euro necessari, spedimmo ai sostenitori 520 copie/cofanetto del libro e cominciammo a portare in giro per mostre, banchetti e concerti le restanti 480. Nel frattempo, dai fotoracconti di 4 nasceva un reading di WM2 + Frida Xcon tanto di appendice contro Expo 2015– e un’antologia di 34 racconti intitolata #Tifiamo4curata da Mr Mill.

L’ultima manciata di cofanetti, l’abbiamo messa in vendita qualche mese fa, attraverso la sezione wuminghiana del mercatino elettronico di Woodworm Label, l’etichetta del Wu Ming Contingent. Ora però sono finite anche quelle.

Vista la natura molto particolare dell’oggetto-libro, non è facile riprodurre 4 in formato digitale. TerraProject, già da qualche tempo, ha messo in download i pdf originali dei quattro racconti sul sito dedicato all’intero progetto, insieme agli mp3 con la voce di WM2 che legge i diversi testi (alla mostra 4 – che ha toccato Firenze, Vicenza, Macerata e Roma – era in distribuzione un lettore audio con cuffie, per ascoltare i racconti guardando le foto).

D’accordo con i nostri compari fotografi, abbiamo pensato di proporre qui su Giap anche altri formati: un PDF più comodo da sfogliare su schermo e un semplicissimo DOCX, per permettere a chi lo desidera di copiare, tagliare, incollare, riprodurre i testi nei limiti della licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0.

E già che siamo in tema, ci teniamo a segnalare che i TerraProject hanno festeggiato il loro decimo compleanno con una nuova pubblicazione, Memorandumdove tornano a raccontare nove luoghi, nove persone incontrate agli inizi della loro avventura collettiva, nei primi reportage, per testimoniare gli effetti del tempo trascorso.

Infine, vi lasciamo con le note e le parole di Terra – registrate a Firenze il 9 novembre 2013. Un racconto che in questi giorni, purtroppo, non evoca soltanto tragedie passate.

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WM2 + Frida XTerra (da “4 – Il reading”)

Il Piccolo Regno e il #LibraioInValigia

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Ieri, 21 luglio, è stata la giornata di un Libraio in Valigia, iniziativa nella quale i librai italiani hanno consigliato letture da portarsi in vacanza. L’abbiamo detto un sacco di volte, ma ripetere le cose giova sempre: in un paese nel quale l’analfabetisimo di andata e ritorno è una piaga endemica e i bookstore di catena sono ormai sempre più simili agli autogrill, i librai indipendenti sono un bene prezioso. Sono equiparabili a partigiani della cultura che resistono contro ogni avversità dei tempi. Persone che ancora lavorano con i libri per mestiere, convinte che la loro sia una professione basata sulle relazioni, sulla lettura, sull’approfondimento, sul consiglio e quindi sulla fiducia. Grazie a gente così, che mette in rete il proprio sapere e la propria passione, è possibile ad esempio che anche operazioni editoriali minori, ai limiti dell’invisibilità, riescano a trovare lettori, o che libri mai inquadrati o filati dai mass media si facciano strada parallelamente al mainstream delle classifiche.

E’ il caso, ad esempio, de Il Piccolo Regno, che pur pubblicato da un grosso editore ha totalizzato la bellezza di un solo passaggio sulla stampa (una stroncatura su Il Mattino di Napoli), un solo passaggio radiofonico nazionale (Fahrenheit su RadioRai3) e appena tre presentazioni riuscite (a fronte di due bucate… dal pubblico). In compenso ha raccolto svariate recensioni di lettori in giro per la rete, molto articolate e anche lusinghiere, che abbiamo segnalato qui su Giap. Prosegui la lettura ›

L’ombra del guerriero. Guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo

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Presentiamo qui l’audio dell’intervento di Wu Ming 4 in apertura del convegno tolkieniano tenutosi a Verona il 20-21 maggio scorsi, a cura dell’AIST, La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale.

L’intervento dura circa cinquanta minuti e si intitola L’ombra del guerriero – guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo:

L’intervento dura circa cinquanta minuti

Questo è l’indice:

– 00:00. “This is war. This is what Homer wrote about”: il grande revival del mito durante la Prima guerra mondiale e gli intellettuali in trincea.
– 07:07. Guerra di Troia e Grande Guerra: archetipo epico vs esperienza contemporanea (fordismo, alienazione, estraniamento).
– 12:34. L’autore come poeta epico e come reduce: non pacifismo, ma problematizzazione della guerra e dell’eroismo.
– 20:06. Faramir: eroismo epico vs eroismo antiepico; guerra di fronteggiamento vs guerriglia boschiva; guerra antica vs guerra contemporanea; “gloria marziale” vs “vera gloria”.
– 28:20. Il discorso di Faramir: guerra come necessità difensiva vs guerra come fucina di gloria; ripercussione sociale e culturale della guerra: militarismo.
[- 35:58] Implicita confutazione della pseudo-tesi del dumezilismo di Tolkien.
– 37:59. La liberazione della Contea e la battaglia di Lungacque: insurrezione di popolo e guerra di popolo.
– 43:40. Riflessione narrativa su violenza vs non violenza: principi morali cristiani di Frodo (“Non uccidere”) vs pragmatismo di Merry e Cotton (uccidere per non essere uccisi); sintesi: minima violenza necessaria e minimo controllo sociale necessario da parte del potere costituito.

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N.B. Sono stati da poco pubblicati gli atti del convegno tolkieniano tenutosi all’università di Trento nel maggio 2015: All’ombra del Signore degli Anelli – Le opere minori di J.R.R.Tolkien (Del Miglio Editore, Verona, € 18), con interventi di R. Arduini, M. Atherton, F. Di Biasio, A. Fambrini, F. Ferrari, L. Gammarelli, S. Giorgianni, T. Honegger, T. Shippey, C.A. Testi, Wu Ming 4. A cura di Stefano Giorgianni. Si tratta dell’unica monografia sulle opere minori tolkieniane pubblicata in Italia. All’interno si trova il testo dell’intervento di Wu Ming 4 del quale avevamo già messo l’audio qui su Giap; ma vanno segnalati soprattutto gli interventi del prof. Mark Atherton (Università di Oxford) su La Caduta di Artù, e del prof. Thomas Honegger (Università Friedrich-Schiller Jena) su Sellic Spell.

Un’altra giornata (e un altro libro) di Resistenze in Cirenaica. Grazie a tutt*!

Resistenze in Cirenaica - il nuovo libro

Il n.2 dei «Quaderni di Cirene». Clicca per ordinarlo.

Domenica 26 giugno abbiamo di nuovo attraversato il rione Cirenaica raccontando storie di guerriglia e lasciando segni.

Dal Vag61 al giardino Lorenzo Giusti (ferroviere anarchico), passando per le corti delle case popolari di via Bentivogli, il «collettivo di collettivi» ha presentato il nuovo libro, accolto ospiti da altre città (Alberto Prunetti), riscoperto vite partigiane (biografie a cura di Wu Ming 2), indagato i misteri dell’ultima notte prima della Liberazione di Bologna (21 aprile 1945), mostrato i luoghi della clandestinità partigiana nel rione (la tipografia e il comando del CUMER in via Bengasi 2), suonato (grazie al Bhutan Clan, resident band del progetto), letto testi di Kai Zen, di Valerio Monteventi, di Giorgio Bassani (il suo racconto Una notte del ’43 contiene la più feroce disamina del conformismo italiano e dei luoghi comuni su cui si appoggia la banalizzazione / deresponsabilizzazione del fascismo) e del libico Rajab Bu-Huwayish.

Membro della resistenza anti-italiana agli ordini di Omar al-Mukhtar, Bu-Huwaysh fu catturato e internato nel campo di concentramento di el-Haqila, dove compose un poema famoso in tutto il Nordafrica ma mai tradotto in italiano… fino ad ora, perché ci ha pensato il “nostro” arabista Federico Pozzoli. Lo ha letto Wu Ming 1 accompagnato da Fabio Tricomi all’oud e Camilla Serpieri al daf (tamburo a cornice). Grazie a tutt*, anche ai non menzionati in queste striminzite righe, voi sapete chi siete!

(E un grazie particolare a Mariana E. Califano, perché senza di lei questo secondo libro non sarebbe uscito.)

In attesa delle voci e dei suoni, proponiamo alcune immagini della giornata.

P.S. Giovedì 30 giugno Resistenze in Cirenaica sarà in trasferta a Bolzano.

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Chi non ha futuro, non ha memoria. Grande Guerra, intruppamento dei ricordi e diserzioni necessarie

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[Questo è l’intervento che WM2 e WM4 hanno letto ieri sera al Festival LETTERATURE di Roma, nella suggestiva coreografia della basilica di Massenzio. Gli organizzatori del Festival ci avevano detto che forse sarebbe uscito su «un quotidiano nazionale», ma non sospettavamo che sarebbe stato L’Unità. Ieri ci telefona il nostro amico Ferdi Punyat e fa, col suo accento catalano (di Alghero): – Ma come, lo stesso giorno che su Giap pubblicate l’inchiesta sui rapporti tra renziani e Casapau, uscite su L’Unità?
Siamo andati a controllare ed era vero. Speriamo che il tempismo e la paradossale concomitanza abbiano portato qualche renziano a leggersi l’inchiesta e avere un travaso. Quanto al testo, lo pubblichiamo qui, nel posto che gli compete. WM]

Sul coperchio della scatola c’è una scritta bianca: Memory.
All’interno, un mazzo di carte. Uguali nel dorso, figure diverse sull’altra faccia. Forme, colori, paesaggi. Ogni disegno ha il suo doppio e il gioco è banale, lo conoscono tutti. Si stendono le carte coperte sul tavolo e a turno se ne girano due. Se sono identiche, le si aggiunge al proprio bottino e se ne scelgono altre due. Se sono diverse si passa la mano, dopo aver ricoperto le carte spaiate. Ripulito il piatto, vince chi ha raccolto più pariglie.
Di norma, intorno ai sette anni, le sfide a Memory perdono interesse, la scatola finisce a prendere polvere e la maggior parte dei bambini rimane al livello di mnemonista ingenuo, all’oscuro delle vere leggi del gioco. Prosegui la lettura ›