Partiamo dalla fine, in cauda venenum.
Stavamo ancora mettendo in ordine le foto e le testimonianze delle tante iniziative per Yekatit 12, quando sui giornali locali è uscita la notizia che l’Università di Bologna vuole concedere la laurea honoris causa ai suoi studenti, senza distinguere tra obbligati e volontari, dispersi durante l’invasione dell’Unione Sovietica, a fianco dell’esercito del Terzo Reich, in una campagna bellica che costò più di 20 milioni di morti al Paese aggredito. Il tutto, in una città che alla battaglia di Stalingrado ha intitolato una strada, via Mascarella Nuova, nel 1949.
Con lo stesso criterio, si finirà per attribuire un titolo ad honorem anche a chi scelse di abbandonare gli studi per andare a combattere in Etiopia, magari inquadrato nelle Camicie Nere.
O forse non ci si arriverà, se nelle piazze si terrà viva la memoria, come accaduto il 19 febbraio, per ricordare la strage di Addis Abeba e i crimini del colonialismo italiano. Prosegui la lettura ›