La parola che sempre afferma. Declamazioni e verità di Paolo Vinti

Paolo Vinti / Paul Beathens (foto Troccoli, tratta da Umbria24.it)

Ecco l’audio della conferenza tenuta il 27 novembre 2011 da Wu Ming 1 alla Sala dei Notari di Perugia per ricordare e onorare Paolo Vinti (1960-2010). L’intento era dimostrare che, con la morte di Paolo, abbiamo perso un grande poeta e un filosofo. La città voleva bene a Paolo, ma per molti era solo un personaggio (a dir poco) eccentrico, un “santo folle” che passava le giornate per le strade e nei caffè, predicando una stramba utopia comunista. Tuttavia, Paolo era molto più di questo: era un intellettuale vero che da anni portava avanti un lavoro titanico su di sé, sul proprio modo di vivere e – soprattutto – sul linguaggio. Paolo era un filosofo di strada, un Socrate nell’agorà umbra, un Diogene gentile nella terra di Francesco. Era un poeta veggente, figura descritta da Arthur Rimbaud in un celebre testo del 1871. Era un militante. Aveva dedicato la vita all’invenzione di un linguaggio che consentisse di immaginare un mondo oltre il capitalismo.

Il collettivo Wu Ming ringrazia tutte le leggendarie compagne e i leggendari compagni che hanno organizzato la due-giorni per Paolo. E grazie, come sempre, dell’ospitalità e del calore. Ci teniamo ben stretta la leggendaria tessera n.30 dell’Associazione Paolo Vinti, con emozione altissima.
Buon ascolto.

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LA PAROLA CHE SEMPRE AFFERMA (57:09)
Paolo VintiIntroduzione: come mi sono preparato a questo giorno – Non dico “filosofo” tanto per dire – Fare filosofia con il corpo – Sulle impalcature del linguaggio – Quattro macrostrategie: Amputazione; Ripetizione; Oggettivazione; Derivazione – A questo punto suonano le campane – L’incontro, l’apertura progettuale, la veggenza – Il raglio dell’Io – Non dire non, mai dire mai – Mancheranno di passare! – Stile nominale – Buon gennaio, buon inverno, buon inizio di millennio – Glossario vintiano: Compagno – Leggendario – Congiunzione/Coniugazione – Ipotesi e Sintesi: dialettica senza antitesi – Esempio sulla felicità: coesione aperta, la felicità è un molteplice – Interessante – Fondamentale –  Cosmo – Il fronte popolare cosmico e gli agriturismi – Sconfittismo e settarismo, i due grandi nemici – L’emozione è altissima – Parole derivate: Arcipelagicità e le sue sorelle – Lettura: E’ il moltiplicatore del possibile – Rime concettuali – Ma chi ha detto che non c’è – L’incontro, la veggenza: La vita, amico, è l’arte dell’incontro – Dalla poesia “L’inizio” – La strada è più casa della casa – Il poeta è un veggente – Lettura da Rimbaud – Esempi di veggenza: Breton e Chlebnikov – La meraviglia cubana e la veggenza di Fidel – Una stagione all’inferno – C’è del progetto in questa veggenza – Cosmo, libertà ed uguaglianza.

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L’INCONTRO

Nell’atmosfera della mattina
nella consistenza tecnologica delle prime ore
nell’intensa bellezza sociale delle nove
nelle traiettorie umane della prima antimeridianetà
sta il soggetto
Il cielo con la combinazione di nubi e di azzurro
la luminosità dilatante fisicità
il profumo che si coniuga alla fruibilità
olfattiva della contemporaneità
la meccanicità estesa alla metropolitanità
la velocità accelerata dell’umanità
la coniugazione dei movimenti delle individualità
la verbalità sonora della pluralità
la relazionalità intermittente della strutturalità
la estensività della comunicatività
la fenomenologicità della trafficità
la varietà della internazionalità
la variegazione della culturalità
la intersecazione di esperienzialità
la combinazione di vitalità
la sintesi di direzionalità
la geometricità della architetturicità
la arcipelagità dell’ambientalità
interagiscono con la soggettività
La intellettività in coniugazione con la stampa
la verbalità producente relazioni
la presenza negli ambienti
la traiettoria è di parallelità e coniugazione
di ridislocazione della dislocazione
di variabilità e omogeneità
il superamento degli assetti strutturali della contemporaneità
la storicità come continuità
la progettualità come obiettivo
la effettività e la realizzazione del progetto
come determinazione
la sentimentalità come costante
la significatività come permanenza
la bellezza come costruzione
sono le strutture concettuali e d’azione che lo indirizzano
Nel passaggio dalle periferie al centro
nell’andare dall’autobus al caffè
sul marciapiede come il traffico laterale
incontra la figura femminile
il camminare di lei è armonioso veloce e leggero
il suo guardare è un vedere prima di lui
i suoi giornali la sua borsa il suo maquillage
più attraente dei giornali del vestito degli occhiali di lui
Proveniente dalle adiacenze
in coniugazione con il giorno da qualche ora
lei ed il soggetto si introducono allo stesso caffè allo stesso momento
La conseguenzialità di movimenti come la loro distanzialità
sono all’interno della presenzialità
attrazione producente ineludibilità
reciprocità costruente ineliminabilità
il loro avvicinarsi e allontanarsi
per sedersi a tavoli vicini ma diversi
lascia rintracciabile la interagibilità
Liquidi e solidi portati da bartender
giornali aggiunti ai giornali
riviste sovrapposte ai quotidiani
musica con profumi di caffè
tazze tazzine bicchieri con ritmo musicale
il soggetto coniuga il bicchiere con la bocca
unisce del tabacco
apre un giornale
intermittentemente guarda la sala del caffè
quando l’unione del vedere avviene con
gli occhi di lei
solidi e liquidi sul tavolo
fogli e penna tra le mani
sigaretta poggiata su raccoglitore di tabacco
espressione fluida
iridi sorridenti
labbra distese
capo perfettamente verticale
Lo sguardo è all’unione
tra la propensione e la conformità
tra la volizione la consapevolezza e la curiosità
tra la ricerca l’esplorazione e la sentimentalità
nella sospensione parallela della socialità del caffè
della musicalità dell’ambientalità
delle traiettorie dell’umanità
Il donarsi è reciproco
senza diaframmi
per la cronologicità che produce la storia della sua altitudinità
Il sentimento al suo intensificarsi
nella reciprocità
l’altezza ospite del sentire
la corporeità unita alla corrispondenza
Momento dei momenti
attimo degli attimi
secondo dei secondi
l’allestimento della verità
è costruito dal caso
dalla volontà
dalla storia
dalla sentimentalità
Amore costruito dalla soggettività
frammentarietà della continuità
lo sguardo appalesa ineludibilità
la comunione come inevitabilità
la interattività come affinità
Il movimento assume cadenzialità
modulato al ritmo sospeso dell’incontro
Lentezza parallela ed unita al sentimento
armonizzazione dell’armonia del propendere
movimento soffice verso l’accogliere
avanzare verso il ricevere
andare verso l’attendere
L’atmosfera immobilizzata delle contestualità
ospita il recarsi nell’allocazione contemporanea dell’animo
Segmento d’infinità
reiterazione momentanea dell’altezza
riproduzione di traiettoria senza limiti
ripetizione dell’incedere senza ostativi
la traiettoria incontra la soggettività
produce dialettizzazione
unione degli opposti
sintesi variabile
dinamica dai lineamenti evolutivi
permanenza di fase di indipendenti e di coniugazione
parallelità convergenziale di sintesi aperta
reciprocità momentanea dell’unione all’unione
La relazione inaugurata con l’incrocio di traiettoria
continua nella riproposizione di sovrapposizione
di interazione dell’infinito con il momento
producente amore
Il soggetto è in piedi davanti a lei
La verbalità coniuga l’altezza al momento del sentimento
la tendenzialità del soggetto alla figura femminile
la sintesi è di sacralità combinata alla meraviglia
l’ospitalità della femminilità produce universalità
il sentimento l’amore la pulsione
sono accolti dalla fonetica
prodotti della vocalità
uniti alla letteralità
combinati alla parola
sintetizzati al fonema
Il soggetto disloca nell’altezza delle altezze
nella traiettoria delle traiettorie
nell’unione dell’unioni
nella sintesi delle sintesi
nella coniugazione delle coniugazioni
nella osmosi delle osmosi
nella sovrapposizione delle sovrapposizioni
il momento
La deiezione di sonorità e verbalità
trova il centro nel sentimento
del soggetto stesso
la storia si accumula nel presente
il futuro trova inizio nel momento
I movimenti sono autonomi nella sospensività dell’atmosfera
la interlocuzione gestuale
la combinazione della gesticolazione
l’unione degli sguardi
la combaciatività dei volti
la convergenza delle braccia e delle gambe
sono gli ospiti della verbalità
La propensione la tendenzialità la flessione di lui
sono in unione al sorriso dell’accogliere
al variabilizzarsi della modulazione di lei
l’altezza del giorno
l’elevazione della consistenza sociale
il maggiore consistere del traffico metropolitano
l’incedere dei bartender
la spettatricità delle presenze ai tavoli
il lento salire del sole
la leggera diminuzione della brezza delle undici
l’azzurro del cielo
la contemporaneità
come la modulazione storica
i segmenti di presente
come i prodromi di futuro
l’oggi come l’ora
il luogo come il qui
il topos come il qua
sono testimoni dell’immensità.

(poesia tratta da: Paul Beathens, Un giorno di sentimento e socialità, Fra.Ra., Perugia, 2000)

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5 commenti su “La parola che sempre afferma. Declamazioni e verità di Paolo Vinti

  1. l’appassionata lettura/analisi di WM1 e “L’incontro” mi toccano e mi interessano (à la Paolo Vinti) moltissimo.
    Sono l’ennesima dimostrazione (evidentemente ce n’è ancora bisogno…) che finché non mettiamo il nostro corpo nelle cose, finché non rendiamo concrete le nostre parole studiandole, cercandole, provandole, finché non siamo creativi e il nostro pensiero non si incammina per ogni strada possibile, finché non lasciamo che la poesia cammini sulle nostre strade con il suo bellissimo “culo”, i nostri discorsi sono vani slogan che si ripetono all’infinito (come un loop, non come un’anafora)…

  2. Momento magico, quindi fiato sospeso e bocche aperte. Bellissimo aver conosciuto meglio la generosità, la finezza, e il valore del pensiero di Paolo Vinti. Ma la storia che hai raccontato avrebbe avuto un altro impatto se non fossi stato tu generoso di te stesso ed entusiasta, quindi grazie.

  3. L’approfondita analisi di WuMing1 sulla “parola” di Paolo è stata commovente e mi ha fatto ri-conoscere un’altra persona.

    Paolo per me era un amico, ora un esempio.

  4. 2012: PIATTAFORMA POLITICA ELABORATA NEL 2002 DAL LEGGENDARIO PAOLO

    PIATTAFORMA POLITICA
    La coniugazione di teoria classica e contemporanea, l’unione di politiche redistributive e radicali, l’unità di verticalità ed orizzontalità sono fondamentali per l’allestimento di una piattaforma politica del Movimento.

    Continua http://www.valeriobruschini.info/?p=514

  5. Paolo Vinti, poeta, narratore e compagno, avrà la sua via a Casa del Diavolo:
    http://www.umbrialeft.it/notizie/paolo-vinti-poeta-narratore-e-compagno-avr%C3%A0-sua-strada-casa-del-diavolo