Torna in libreria «Fuga sul Kenya» di Felice Benuzzi

Fuga sul Kenya

Qui la scheda del libro.

Felice Benuzzi è l’uomo del quale Wu Ming 1 e Roberto Santachiara seguono le tracce da tre anni.

Con gli scarponi sulle tracce di alpinisti, Kenya e colonizzazione
Audio dell’incontro del 26 aprile scorso all’Università di Reggio Emilia. Con WM1 e lo storico Andrea Rapini. Durata: 1h 36′
[Grazie a Rumore, la web radio universitaria di Modena e Reggio Emilia.]

Qui la scheda del libro che WM1 e il comandante Cienfuegos stanno scrivendo
[N.B. La data di pubblicazione è sbagliata, mancano ancora svariati mesi.]

In Point Lenana – è il titolo di lavoro, ma dobbiamo dire che suona bene – racconteremo, tra le altre cose, le storie di Felice Benuzzi (1910-1988) e Giovanni “Giuàn” Balletto (1904-1972) prima e dopo l’avventura del febbraio 1943. Parleremo di montagne, e nel farlo viaggeremo dalla Trieste austroungarica a quella fascista, dall’Africa Orientale Italiana al Kenya dei Mau Mau, fino alla Tanzania di Julius Nyerere.

Settimana di fuoco: omaggi a Stefano Tassinari, presentazioni, reading

Stefano Tassinari, Ferrara, primi anni '80

Stefano Tassinari, all'epoca segretario della federazione ferrarese di Democrazia Proletaria, tiene un comizio in Piazza Trento Trieste. Primi anni Ottanta. Clicca per scaricare in alta definizione.

Scorribande di Wu Ming (sempre ben accompagnati) in lungo e in largo per l’Emilia, più un’incursione a Roma. Tutto questo nei prossimi sette giorni.

Stasera, sabato 7 luglio, Wu Ming 1 leggerà un racconto di Stefano Tassinari in Piazza Trento Trieste, Ferrara. Il contesto è la maratona di lettura “Io vado a Ferrara” (ben 40 gli autori partecipanti). In teoria, WM1 leggerà alle 22:20.
Il racconto scelto è l’ultimo pubblicato in vita da Stefano, incluso nell’antologia Lavoro vivo (Alegre, 2012). Si intitola “Il ricordo amaro di un’assenza” e parla di morti sul lavoro. WM1 lo dedicherà ai terremotati e, nello specifico, agli operai morti nei capannoni durante il sisma. E non solo ai morti, ma anche “ai feriti dell’orrenda strage” (cfr. Carmelo Bene, Lectura Dantis dalla Torre degli Asinelli, 2 agosto 1981).
L’incipit del racconto fu letto da un emozionatissimo Carlo Lucarelli dal palco di Piazza S. Giovanni, Roma, lo scorso Primo Maggio. Carlo concluse la lettura con il saluto: “Ciao Stefano, vinceremo!” Prosegui la lettura ›

Repubblica intervista Wu Ming 1 sull’Operazione Glasnost 2012

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[Repubblica intervista Wu Ming 1 sulla discussione in corso. Ecco lo scambio di battute con Mauro Favale.]

DAL LIBRO ALL’OPERA LIVE, LA NUOVA ERA DELL’AUTORE
Wu Ming 1 e i dati del mercato in crisi: “Anche noi dobbiamo pensare a strade diverse”

MAURO FAVALE

Sul mercato editoriale sono presenti da quasi 15 anni, nel 1999 hanno pubblicato un long-seller, Q, con Einaudi Stile Libero, da oltre 300.000 copie firmato Luther Blissett poi, subito dopo, hanno cambiato nome. Hanno sempre spinto per la libera circolazione dei loro libri, con copyleft (gioco di parole che smonta il concetto di copyright) e download gratuito delle proprie produzioni. Oggi, tra crisi economica, fuga di 700.000 “lettori forti” (dati dell’Aie), perdita del potere d’acquisto e diffusione di tablet e e-reader si interrogano sul futuro del mestiere dello scrittore. I Wu Ming, collettivo di autori bolognesi, lo fanno in pubblico, su Giap, il loro blog, interloquendo con i lettori. Prosegui la lettura ›

#Timira Cut ‘n’ Paste

Il passaporto di Timira

[Quello che segue è un montaggio tematico di voci e scritti prodotti intorno a Timira nelle ultime settimane. Tra parentesi, dopo ogni frammento, trovate una sigla e in calce all’intero testo c’è la legenda dei diversi autori e i link per risalire ai testi completi o ascoltare i file audio originali. Buona lettura & Buon ascolto. Ricordiamo che, per tutto il mese di luglio, in libreria Timira costerà non 20 ma 15 euro, perché tutti i libri Stile Libero Einaudi sono scontati al 25%. E’ una promozione che Einaudi fa tutte le estati, ormai da diversi anni. Per chi volesse approfittarne…]
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Ci sono due tipi di libri magici. Quelli che ti trascinano nel loro mondo, e quelli che invadono il tuo mondo. I libri del primo tipo sono quelli che mentre li leggi, la realtà esterna svanisce e tu sei completamente risucchiato nell’universo della finzione; poi magari chiudi il libro, e finisce lì. I libri del secondo tipo sono quelli che mentre li leggi, sì bello, ma magari ti puoi pure distrarre, te ne puoi pure staccare senza tanta pena; però poi, mentre sei lì che vai al lavoro, o che carichi la lavastoviglie, ti sorprendi a pensare: chissà che starà facendo tizia, chissà come va a finire quell’incontro di caio. E ti accorgi che pensi ai personaggi del libro come a delle persone vere, peggio, come a degli amici. (DDM) Prosegui la lettura ›

La trasparenza, la rete e la strada. Come cambia il mestiere dello scrittore?

I dati di vendita suggeriscono di mettersi in istrada

Quest’anno la consueta “Operazione Glasnost”, vale a dire la pubblicazione dei dati di vendita di Wu Ming, si carica di un significato particolare. E’ giunto il momento di avviare una riflessione profonda sul nostro mestiere e sulle trasformazioni che lo riguardano. A partire proprio dall’analisi dei dati di vendita, dall’evoluzione delle abitudini dei lettori, dall’avvento dei nuovi supporti tecnologici alla lettura, dal radicarsi della crisi socio-economica, risulta evidente che l’editoria, per come l’abbiamo intesa nei decenni scorsi, è destinata a cambiare completamente. Tutte le attività professionali che fanno capo alla filiera editoriale muteranno nel giro di pochissimo tempo.
A noi non interessano tanto le risposte, più o meno raffazzonate, che diversi editori si affrettano a dare per dimostrare d’essere ancora in gran forma e poter superare il passaggio critico che li attende. Prosegui la lettura ›

Henry Jenkins, #Occupy e la partecipazione come lotta. Audio dell’incontro di Bologna

Henry Jenkins ammira gli affreschi di Palazzo Marescotti - foto di Roberto Serra

Henry Jenkins ammira gli affreschi di Palazzo Marescotti (Foto di Roberto Serra)

Ecco la registrazione della conferenza tenuta da Henry Jenkins al DAMS di Bologna il 27 giugno scorso. Per facilitare l’ascolto, proponiamo un breve compendio del suo discorso.
Jenkins inizia elencando i progetti nei quali è attualmente coinvolto: nell’arco dei prossimi sei mesi usciranno ben quattro libri che lo vedono tra gli autori. I titoli riflettono l’ampio spettro dei suoi interessi. Oltre all’attenzione per le tematiche educative e legate all’istruzione, emerge – ed emergerà ancor più nel corso della conferenza – la torsione più esplicitamente politica che il suo lavoro sta conoscendo negli ultimi tempi.
La ripresa di attivismo politico-sociale sulle due sponde dell’Atlantico e l’irruzione sulla scena USA di un movimento come Occupy Wall Street (Jenkins lo cita più volte nell’intervento iniziale e nelle risposte alla domande) hanno retroagito sulle teorie del professore, che per molti versi, studiando la cultura dei fan, ne aveva intuito l’avvento, le modalità partecipative e le pratiche di riappropriazione e remix delle immagini mediatiche. Tra gli esempi più icastici che mostrerà nel corso dell’incontro, spicca il Casually Pepper Spray Everything Cop. Prosegui la lettura ›