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Rotta sulla Stella Rossa. Una collana di fantascienza sovietica ci avvicina al lancio di #Proletkult

[Volentieri pubblichiamo la presentazione della neonata collana Solaris, dedicata ai classici della fantascienza sovietica, per i tipi di Agenzia Alcatraz. La firmano i traduttori e curatori della collana sotto pseudonimo collettivo, i quali ci hanno anche dato una grossa mano con i testi in lingua russa durante la stesura di Proletkult. In un ideale percorso di avvicinamento all’uscita del nostro nuovo romanzo, questi volumi rappresentano una tappa importante, in particolare quelli di A. Bogdanov, di prossima pubblicazione. Buona lettura. – WM]

LO SPAZIO OLTRECORTINA

di Kollektiv Ulyanov

Gli appassionati di letteratura fantastica e fantascientifica sanno che il sogno di esplorazione e conquista dello spazio è stato condiviso da due nazioni – o popoli – che hanno poi materializzato la propria sete di conoscenza ed espansione con reboanti lanci di apparecchi nell’infinita oscurità dell’universo, mettendo persino piede sull’agognato satellite lunare. Gli Stati Uniti e la fu Unione Sovietica sono stati protagonisti di uno scontro durato più di mezzo secolo, di una gara alla colonizzazione spaziale che è, di fatto, terminata con la caduta dello Stato federale comunista nel 1991.

Una battaglia che si compiva non solo a stilettate propagandistiche, ma anche sulle pagine di opere letterarie che hanno fatto la storia di quel genere oggi costretto nell’anglismo sci-fi.

Uno scontro mai davvero aperto fra gli autori delle due fazioni, che ci hanno regalato capolavori da considerarsi pilastri della letteratura tutta, non solo di quei settori troppo spesso definiti di nicchia, di cui la fantascienza stessa ora fa parte. Sì, perché questo genere, soprattutto la fantascienza di inizio Novecento, si componeva di intrugli così visionari e prefiguranti da divenire in seguito realtà; immagini e invenzioni avanguardistiche che tuttavia sono state pian piano dimenticate, al punto da scomparire dagli scaffali delle nostre librerie. Prosegui la lettura ›

Anche quest’anno saremo ad Alta Felicità, con la #Valsusa ribelle e la lotta #NoTav

Alta Felicità 2018

La Procura di Torino si ritrova con uno dei due uomini di punta del suo pool anti-NoTav, Andrea Padalino, travolto dagli scandali, ma persevera, tira diritto e – se possibile – intensifica l’azione repressiva.

È proprio l’altro uomo di punta del pool, Antonio Rinaudo (imprescindibile inchiesta su di lui qui), a condurre un attacco frontale all’Askatasuna: irruzione all’alba nel centro sociale, decine di indagati, nove persone agli arresti domiciliari e sei con obbligo di dimora.

L’accusa è di aver attaccato le forze dell’ordine alla manifestazione del Primo Maggio 2017. E pazienza se i video di quella giornata mostrano lo scenario esattamente opposto, con le forze dell’ordine che attaccano a freddo lo «spezzone sociale» di cui l’Askatasuna era parte.

Rapidissime sono giunte le congratulazioni di Salvini. Prosegui la lettura ›

Il nostro «romanzo russo» si chiama #PROLETKULT

Proletkult copertina

Ci inoltriamo nell’estate e si rompono le righe, o quantomeno si rilassano. Il flusso di post di Giap rallenterà, ma prima che questo accada vi diamo un’anteprima, anzi: l’anteprima.

Ecco copertina e titolo del «romanzo russo» annunciato l’anno scorso.

Proletkult uscirà per Einaudi Stile Libero nell’ottobre 2018.

«L’ipotesi è la strutturazione della libertà nello spazio. L’ipotesi è la costruzione e strutturazione di abolizioni di limiti.»
Paolo Vinti«Lo spazio», dall’album Cosmo Rosso.

«La Terra è la culla della mente umana, ma non si può passare la vita nella culla.»
Konstantin Ėduardovič Ciolkovskij

Calendario di Wu Ming, estate 2018. Presentazioni, reading, conferenze, camminate

«A walk thing». Ancona, Bologna, Lodi, Lecce, Milano, Perugia, Pesaro, Trieste, Valsusa.

24 giugno
LODI
Questo chi lo dice? E perché?
Il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki presenta la sua guida alle bufale storiche in rete.
H. 17:30, Caffè delle Arti, Viale Pavia 28
Evento Facebook qui.

27 giugno
BOLOGNA
Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori
Wu Ming 2 presenta il film del collettivo Boschilla.
h. 21:30, XM24, via Fioravanti 24
Evento Facebook qui.
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«Viva Menilicchi!». #Palermo a piedi contro il colonialismo, per coltivare la coesistenza.

Che ci fa un collettivo di scrittori a Manifesta 12, la biennale nomade d’arte contemporanea, inaugurata a Palermo nel fine settimana appena trascorso?
Se si giocasse a “Trova l’intruso”, nella lista dei 45 artisti coinvolti, la scelta sarebbe tra due nomi: il nostro e quello di Giorgio Vasta, anche lui scrittore (però palermitano, e quindi meno infiltrato di noialtri).
Il mistero s’infittisce visitando il Teatro Garibaldi, sede delle biennale, dove un pannello arancione annovera Wu Ming tra gli autori delle installazioni in mostra.
Ma che razza di installazione potranno mai produrre tre romanzieri di mezza età, senza particolari doti per la grafica, la fotografia, l’architettura e la danza?

Il dubbio è venuto a noi per primi, quando a luglio dello scorso anno, abbiamo ricevuto una mail da Lodovica Guarnieri, “designer and researcher”, e Bregtje van der Haak, “creative mediator” per Manifesta 12.
Anzitutto, siamo talmente ignoranti d’arte contemporanea, che nemmeno conoscevano l’esistenza di quest’autorevole biennale, giunta ormai alla dodicesima edizione. Né sapevamo che si sarebbe tenuta in Italia, con il titolo: Il Giardino planetario. Coltivare la coesistenza.
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Festa di #AlpinismoMolotov, 1-2-3 giugno 2018: informazioni e raccomandazioni

Diverso rilievo 2018

Dopo il successo del crowdfunding, si passa alla logistica. Sul blog di Alpinismo Molotov troverete tutto quel che è necessario sapere per partecipare a «Diverso il suo rilievo 2018». Come arrivare, dove dormire, pasti (autorganizzazione celiaca! ✊), convivenza con l’azienda agricola che ci ospiterà (non disturbare gli asini!). Importante: manda una mail ad AM per confermare la tua presenza. Clicca sull’immagine e leggi tutte le info e i consigli. Ci si vede l’1 giugno.

Duncan Edwards, il più grande. Prefazione all’edizione italiana – di Wu Ming 4

Working Class Hero

La madre Teti, la dea dai piedi d’argento, ridisse
che due sorti mi portano al termine di morte;
se, rimanendo, combatto intorno a Troia,
perirà il mio ritorno, la gloria però sarà eterna;
se invece torno a casa, alla mia patria terra,
perirà la nobile gloria, ma a lungo la vita
godrò, non verrà subito a me destino di morte
– Iliade, IX, 410-416

Let us die young or let us live forever
We don’t have the power, but we never say never
Sitting in a sandpit, life is a short trip
The music’s for the sad man
– Alphaville, Forever Young

Su uno dei muri esterni dell’Old Trafford, lo stadio del Manchester United, c’è una targa che ricorda i caduti del 6 febbraio 1958. È una data impressa a fuoco nella storia del club inglese, quella che segna la fine dei Busby Babes, i ragazzi che Matt Busby stava trasformando nella squadra più forte d’Europa. Quel giorno all’aeroporto di Monaco c’era la neve, e questo contribuì a intralciare il decollo dell’aereo che avrebbe dovuto riportare a casa i Red Devils, reduci da una partita di Coppa dei Campioni. L’ironia della sorte volle che lo schianto avvenisse ancora prima che l’aereo si staccasse dal suolo. Ciò nonostante metà dei passeggeri perse la vita. Prosegui la lettura ›