[Domenica 22 aprile 2018 Mariano Tomatis ha messo in scena una presentazione-spettacolo al Festival letterario Eterotopie #2 organizzato allo Spazio Comune Autogestito TNT di Jesi dalla libreria indipendente Sabot. I tre giorni del festival (20-22 aprile 2018) – cui hanno partecipato tra gli altri Leonardo Bianchi (La gente, 2017) e Alessandro Lolli (La guerra dei meme, 2018) – erano dedicati al rapporto tra verità e nuovi media nell’epoca della «post-verità» e delle «fake news». Nel corso del suo intervento, pubblicato di seguito nella sua versione annotata, Mariano ha ripreso alcuni temi introdotti nel post Esiste un “inganno etico”? (pubblicato sul blog di Quinto Tipo il 23 aprile scorso) e presentato due libri di cui ha recentemente curato la riedizione: Il visionario (1789) di Friedrich Schiller e Roc Maol e Mompantero (1897) di Matilde Dell’Oro Hermil.
Nel corso dell’incontro Mariano ha presentato tre numeri di illusionismo, sotto riassunti in altrettante brevi parentetiche; non è come vederli dal vivo, ma sul blog Barricate di carta è possibile riascoltarne la traccia audio comprensiva dell’introduzione di Giovanni Cacciani.]
Perché coinvolgere un prestigiatore nel dibattito sulle fake news? Per illustrarlo, prendo a prestito un articolo di Christian Raimo uscito sull’edizione online di Internazionale. Forse ricorderete quello sciamano che a Roma, in piazza San Giovanni, aveva promesso di sconfiggere il cancro entro il 2013. Raimo parte da quella sparata per metterne in luce la strategia comunicativa sottostante. Prosegui la lettura ›