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Rodolfo Graziani

Break The Wall! In Cirenaica, mentre l’estrema destra converge su #Bologna

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Finalmente sono disponibili on line tutti i materiali audio e i video della giornata «Resistenze in Cirenaica», quella ormai famosa del 27 settembre scorso. Ci sono le letture pomeridiane al Vag61, c’è il “trekking urbano” nel rione, c’è lo spettacolo serale completo. Potete ascoltare Guglielmo Pagnozzi e le Brigate Sonore che suonano il liscio durante i reading di Wu Ming 1 e Wu Ming 2, testimonianza di un’autentica renaissance di liscio e filuzzi (le loro versioni roots) nel milieu dei centri sociali e dei movimenti bolognesi. Potete vedere via Libia che, magicamente, cambia nome. Potete vedere l’intitolazione del giardino pubblico di via Barontini al ferroviere anarchico Lorenzo Giusti. Ecc. ecc.

Il percorso di Resistenze in Cirenaica è appena agli inizi. Stiamo avviando diversi progetti: laboratori, trekking urbani, guerriglia toponomastica, documentari, libri. Prossimamente sarà on line un sito ad hoc, interamente dedicato a questo grande cantiere culturale.

Resistenze in Cirenaica torna a manifestarsi già questa settimana, e precisamente venerdì 30 ottobre, con una serata al Vag61, via Paolo Fabbri 110.
Wu Ming 1 e Kai Zen/Bhutan Clan racconteranno la storia di un muro della vergogna, un muro italiano che preparò un genocidio, il cui ricordo è assente dalla memoria collettiva del nostro paese.
La serata è parte di una tre-giorni in vista del grande assalto fascioleghista alla città di Bologna. Prosegui la lettura ›

Dalle stragi italiane in Etiopia alla strage di #Lampedusa: il ritorno del rimosso coloniale (un 3 di ottobre)


Ieri in Afghanistan droni statunitensi hanno bombardato un ospedale di Medici Senza Frontiere, sollevando una giusta riprovazione in tutto il mondo, vera e di facciata.

Potrebbe essere l’occasione giusta per ricordare che, durante la guerra d’Etiopia, l’aviazione italiana bombardò più volte, intenzionalmente, ospedali della Croce Rossa. Li bombardò anche con armi chimiche. È una storia da recuperare, sotto gli strati di decenni di negazionismo e amnesia collettiva.

Uno di questi bombardamenti lo hanno raccontato i :Kai Zen: / Bhutan Clan alla serata «Resistenze in Cirenaica», il 27 settembre scorso, a Bologna. Il testo – tratto da una storia vera – si intitola «L’uomo dell’Etiopia» (scaricabile in pdf qui).

Era il 3 ottobre 1935 quando l’Italia attaccò l’Etiopia. Precisamente ottant’anni fa.
Buon anniversario, Italiani brava gente.

Ed era il 3 ottobre 2013 quando… Prosegui la lettura ›

RESISTENZE in Cirenaica. Un cantiere di narrazioni tra Africa e partigiani (a Bologna)

Clicca per ingrandire...

Il volantino. Clicca per ingrandirlo.

La sera del 12 giugno, dalle h.19:30, ci ritroviamo al VAG61, via Paolo Fabbri 110, nel rione Cirenaica di Bologna, per una grande cena di finanziamento. Raccoglieremo fondi per il progetto «RESISTENZE in Cirenaica», di cui vi stiamo per parlare. La cucina sarà nelle sapienti mani della rete Eat The Rich. Niente prenotazione, si arriva e si mangia. Offerta libera. Prosegui la lettura ›

Fascinazione Wikipedia. Il mito della «cricca» e il conflitto reale

Porco rosso. L'incubo dei fascisti su Wikipedia

«This machine…»

di Salvatore Talia (guest blogger)

In tutte le lingue del mondo, dare a qualcuno del fascista significa insultarlo pesantemente. In questo modo la coscienza civile di tutti i popoli esprime, anche mediante il linguaggio, un giudizio storico e morale di condanna nei confronti di un’ideologia che ha sanguinosamente segnato il ventesimo secolo.
Nessuno, pertanto, dovrebbe trovare strano che il protagonista di un lungometraggio a cartoni animati del maestro giapponese Hayao Miyazaki pronunci la memorabile battuta:

«Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale.»

Né si troverà strano che la battuta, proprio perché efficace e molto caratteristica, sia citata in esergo nella voce della versione italiana di Wikipedia dedicata a questo film.
Eppure qualcuno, nella pagina di discussione della stessa voce, ha avuto da ridire:

«Mi pare una citazione alquanto inopportuna. Propongo di cassarla e sostituirla. Si può tranquillamente inserire una citazione neutra e rispettosa comunque del personaggio e che non crei parallelismi offensivi per parte degli utenti di Wiki.Jose Antonio 16:10, 4 ago 2012. [Sottolineatura mia, N.d.R.]»

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#PointLenana: calendario novembre-gennaio, «Speciale di speciali», recensioni, interviste, video

SULLO SFONDO IN SECONDO PIANO AL SOLE, FORCELLA MARMOLADA DALLA VAL CONTRIN! A DESTRA IN PRIMO PIANO IN OMBRA LA CIMA OMBRETTA SEMPRE DALLA VAL CONTRIN!”

Point Lenana è tornato in Val di Fassa grazie ad Andrea Camilli e Sara Bonfili. Veduta dalla Val Contrin. Sullo sfondo, la Forcella Marmolada (2896 mt); in primo piano, la Cima Ombretta (3011 mt).

[Sono passati sei mesi dall’uscita di Point Lenana, sei mesi passati on the road.  La fatica si fa sentire, il tour rallenta, ma prosegue e durerà fino a febbraio. Arriveremo a una settantina di presentazioni.
Il libro è alla seconda edizione in Italia e stiamo negoziando per un’edizione britannica. Un libraio ci ha detto: «Se il passaparola continua così, Point Lenana sarà uno dei rari casi di libro “natalizio” uscito ad aprile.» Forse esagerato, ma è vero che tante persone lo stanno scoprendo solo adesso, come molti articoli e recensioni escono solo adesso. «Point Lenana è un diesel», ha detto Paolo Repetti.
Non era scontata questa buona accoglienza, non lo era per niente. Si è dovuta perforare una sottile membrana di stupore e diffidenza. Si trattava di un’uscita molto spiazzante, anche perturbante. Bisognava accompagnare il libro in giro per l’Italia, far vedere e far sentire che ci credevamo e ci crediamo. Ora si è creato un circolo virtuoso tra sentieri di montagna e librerie, nonché tra carta e rete. Di questo circolo virtuoso beneficia anche la riedizione di Fuga sul Kenya di Felice Benuzzi, “classico sconosciuto” che sta finalmente uscendo dalla nicchia editoriale in cui era confinato da decenni.
Grazie a tutte e tutti, per averci creduto anche voi. Si va avanti. Ecco il nuovo speciale. C’è un sacco di roba. Buona lettura, buone visioni, buone scarpinate.]


Da Il Manifesto, 05/10/2013:

ASSALTO ALLE TRINCEE STORIOGRAFICHE

di Alberto Prunetti

Alberto Prunetti

Alberto Prunetti

Il collettivo di narratori Wu Ming ci ha abituati a salti improvvisi di paradigma. Spiazzano tutti anche stavolta, a parte forse i lettori più attenti che sul blog-comunità Giap li accompagnano nell’evoluzione delle loro scelte narrative. Nell’ultima fatica, Point Lenana (Einaudi, euro 20), frutto della collaborazione di Wu Ming 1 con Roberto Santachiara, ci sono almeno due elementi di discontinuità con il passato. Innanzitutto, la scelta della prima persona, a tratti autobiografica (una soluzione adottata di rado dal collettivo); in secondo luogo, il fatto di aver scelto come principale attore di questa nuova storia non un’icona della sinistra o un eroe – magari dimenticato – della memoria popolare ma un personaggio sfaccettato e a prima vista tutt’altro che attraente. Prosegui la lettura ›

Zombi 2, Revisited (ITA, 2013, 15’ circa)

[Prosegue la miniserie di due post – il primo è qui – dedicati alla memoria del colonialismo italiano, per non dimenticare il Vespasiano di Affile, dedicato  il 12 agosto 2012 alla memoria del criminale di guerra fascista Rodolfo Graziani. Mesi fa, in un’intervista a Giuliano Santoro, WM2 ha collegato Affile, la “maledizione abissina”, il colonialismo e i film di zombie, menzionando anche un “bellissimo articolo” di Simone Brioni, in uscita per una rivista accademica inglese. Nel frattempo, l’autore ha realizzato apposta per Giap un film saggio su quegli stessi temi. Buona visione]

 

Zombi 2

Trailer

Un film saggio che parla dell’eredità del colonialismo, di resistenza, di Lega Nord, di zombi, e della coincidenza per cui Zombi 2 (1979) di Lucio Fulci è uscito proprio quando sono iniziati i primi studi critici sul colonialismo e l’Italia è diventata una delle destinazioni dell’immigrazione africana.

Regia, sceneggiatura e montaggio: Simone Brioni. Soggetto: Fabio Camilletti. Correzione colore: Jennifer Burns, Fabio Camilletti e Giulio Giusti. Assistente al montaggio: James Graham Ballard. Fotografia: Ermanno Guida. Suono: Katherine Louise Clyne. Assistenti di post-produzione: Lidia Mangiavini e Cecilia Brioni. Produzione: Wu Ming 2 e Institute of Advanced Studies, University of Warwick. Prosegui la lettura ›

#Affile in Blu, #Naprodotà e altre storie di Resistenza

Memorie degli impiccati

Ieri il neopresidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato che bloccherà l’erogazione dei fondi pubblici che il Comune di Affile (RM) aveva destinato alla costruzione del celebre “sacrario” dedicato al criminale di guerra Rodolfo Graziani. Sulla carta, l’edificio doveva essere un semplice monumento ai caduti.
Il sindaco di Affile, il fiammeggiante Ercole Viri, ha risposto dando a Zingaretti dello “stalinista” e minacciando azioni legali.
Anche noi ci siamo pubblicamente rivolti al presidente, ma per proporgli di trasformare l’edificio in barricata artistica antirazzista. La proposta l’abbiamo appena fatta sul sito di Internazionale. Buona lettura. Prosegui la lettura ›