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Transmedia

A che punto è Wu Ming? Riprendiamo tutti i fili (o quasi)

Ufo ’78.

Dedicato a Emilio Scalzo, di nuovo libero.
A sarà düra anche per loro.

0. INTRODUZIONE: UFO ’78
1. LIBRI GIÀ SCRITTI CHE CONTINUANO A VIAGGIARE

1a. L’eroe imperfetto, edizione aumentata
1b. Nuova edizione di Q, la prima dopo il ventennale
1c. USA: una notizia di quelle a cui non siamo abituati
1d. Q ripubblicato in Francia: una storia non semplice
1e. Proletkult in giro per il mondo: Francia, Grecia, Catalogna
1f. Q comme Qomplot in Francia e Québec
1g. Quinto Tipo: Una cosa oscura, senza pregio in Slovenia
2. SUI PALCHI E IN PISTA: CIRCO, TEATRO E MELOLOGOI
2a. Ancora due settimane per Melologos
2b. Ritorna Surgelati, «opera per 14 mani per scrittore, fumettisti e gruppo rock»
2c. Ascoltare Proletkult: Wu Ming 2 in «Bogdanoviana»
2d. Continua la tournée de L’Uomo Calamita
3. IL CAMMINARE, I TERRITORI, LE ESPLORAZIONI

3a. Yekatit 12. Bologna, 19 febbraio, trekking urbano
3b. Riconoscersi partigiani: volti e paesaggi
3c. Scritture migranti: «Come una goccia che cola sul vetro»
3d. Blues per le Terre Nuove: Moira Dal Sito, IRÆ, Niente da vedere
4. DOCTOR, KINDLY TELL YOUR WIFE THAT…
5. ON THE ROAD AGAIN: CALENDARIO FEBBRAIO – MAGGIO 2022

Barcellona, Bari, Bologna, Bomporto, Bruxelles, Ceglie Messapica, Ferrara, Imola, Maranello, Modena, Novoli, Parigi, Torino e non solo.

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Ancora in pista, ancora sui palchi, con l’Uomo Calamita e lo Zulù

Come promesso, L’Uomo Calamita è tornato in pista, fin dal primo giorno di quest’anno.

Il circo El Grito ha piantato il suo tendone nello spazio esterno del Teatro Kismet, a Bari, e sotto la sua cupola, per sette repliche, si sono esibiti Giacomo Costantini, Fabrizio “Cirro” Baioni e Wu Ming 2.

Oltre mille persone, dall’1 al 6 gennaio, hanno ascoltato e visto la storia del nostro supereroe antifascista e della piccola Lena, raccontata con parole, colpi di batteria, strani strumenti musicali, illusionismo e numeri acrobatici. Una miscela che ci dicono essere unica nel suo genere, perché il circo ha spesso trovato spazio nella letteratura, ma il contrario è decisamente una novità: un testo letterario declamato sulla musica durante uno spettacolo circense sotto uno chapiteau.

Le prossime date in calendario saranno il 21, 22 e 23 gennaio, allo Spazio Flic di Torino. Si tratta del “recupero” delle serate previste per novembre e poi rinviate causa Covid. Con l’occasione, rendiamo disponibile l’audio della presentazione che si è tenuta al Circolo dei Lettori e che avrebbe dovuto concludere le giornate torinesi di novembre. Prosegui la lettura ›

«A noi rimane il mondo». Un documentario sulla Wu Ming Foundation / Prima parte (di 2)

Il moodboard di accompagnamento alla sceneggiatura del 2018. Clicca per ingrandire.

[WM: A metà dicembre dell’anno scorso, in un post di notizie dal mondo del cinema, abbiamo rivelato per la prima volta che «una troupe bolzanina, diretta dal regista Armin Ferrari, sta girando in questi mesi un documentario sulla Wu Ming Foundation, ovvero sullo strano caso di collettivi e comunità sorte a partire dalle discussioni su un blog di romanzieri, per poi occuparsi di sentieri, di guerriglia odonomastica, di J.R.R. Tolkien, di bufale storiografiche, di cambiamenti climatici, di scrittura collettiva, di colonialismo…»
Per meglio spiegare di che si tratta, abbiamo chiesto ad Armin di raccontare la genesi dell’idea e il dipanarsi delle riprese dal vivo, che insieme a tanti materiali d’archivio andranno a comporre la traccia visiva del documentario. A questo proposito, chiediamo a tutte le giapster e i giapster in possesso di materiali audiovisivi – ma anche di foto e audio interessanti – su una qualche attività della Wu Ming Foundation, di mettersi in contatto con Armin e la produzione, scrivendo all’indirizzo info AT riffvideo.it.]

di Armin Ferrari

– E questa stanza è lontana? 
– In linea retta un 200 metri ma qui, purtroppo, vie dirette non ce ne sono.

A. Tarkowskij, Stalker,1978. Prosegui la lettura ›

Yekatit 12 | Febbraio 19. Zerai Deres, una mappa e una data per agire la memoria.

Secondo post, di quattro, per avvicinarci alla scadenza di Yekatit 12, il 19 febbraio, che abbiamo lanciato come giornata di iniziative per ricordare i crimini del colonialismo italiano.

Una settimana fa abbiamo reso pubblica la mappa qui a destra, in costante aggiornamento, dove intendiamo rappresentare i luoghi di una sterminata “topografia colonialista”: edifici, monumenti, odonimi, lapidi e fantasmi che incarnano nel paesaggio l’eredità coloniale d’Italia.

Abbiamo battezzato il progetto “Viva Zerai!“, in assonanza con il “Viva Menilicchi!” che architettammo a Palermo nel 2018. Ma chi diavolo era questo Zerai? Prosegui la lettura ›

L’Uomo Calamita. Se non possiamo raccontarvelo in teatro… ve lo raccontiamo lo stesso.


Questa sera, sabato 7 novembre, alle ore 21, avremmo dovuto portare in scena L’Uomo Calamita, al teatro San Faustino di Sarezzo, in Val Trompia. Sarebbe stata la prima recita della tournée autunnale, dopo che le date di primavera erano saltate tutte, Dpcm dopo Dpcm.

Per l’occasione, avevamo già ristampato il libro, con il racconto di Wu Ming 2 da cui è tratto lo spettacolo, impreziosito dalle illustrazioni di Marie Cécile. La casa editrice Strane Dizioni ne ha tirate 1000 copie, visto che la prima edizione era andata esaurita dopo una decina di repliche.

La vicenda è ambientata durante la seconda guerra mondiale, quando il fascismo proibì gli spettacoli girovaghi degli “zingari” e iniziò a rastrellarli e concentrarli “sotto rigorosa vigilanza”. Vista la situazione, una compagnia di circensi, guidata dall’enigmatico “Uomo Calamita”, mette i propri superpoteri magici e funambolici al servizio della Resistenza antifascista.

L’azione scenica è un “oggetto narrativo non identificato” che mescola numeri da circo,  letteratura declamata, ritmi di batteria, musica elettronica e mesmerismo.

Non potendo esibirci dal vivo, né volendo ricorrere allo streaming, abbiamo pensato che L’Uomo Calamita (il libro) è l’unico modo che abbiamo per portare in giro, nonostante le zone rosse/arancio/gialle, la storia che Giacomo Costantini, Fabrizio “Cirro” Baioni e Wu Ming 2 avrebbero raccontato sulla pista del circo El Grito e nei teatri della Penisola. Prosegui la lettura ›