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Transmedia

La magia militante di Mariano Tomatis. Da «Donne a metà» a L’#ArmatadeiSonnambuli

Magia al popolo

Ve lo si conta noi come incontrammo Mariano

di Wu Ming 1

Da un anno collaboriamo intensamente con Mariano Tomatis, scrittore, illusionista e storico della magia. Questo connubio sta influenzando l’evoluzione della Wu Ming Foundation e producendo momenti di autentica meraviglia.
Molti ci chiedono: «Ma dove e come vi siete incontrati con Tomatis?» E ovviamente chiedono a lui: «Ma dove e come vi siete incontrati tu e Wu Ming?»
Abbiamo pensato di far apparire tre colombe con una fava, raccontando in un unico post:
– il convergere dei nostri percorsi;
– cos’è successo nell’ultimo anno;
– cosa collega gli studi di Mariano e il mondo de L’Armata dei Sonnambuli.

Non molti se n’erano accorti, ma i nostri libri sono sempre stati pieni di riferimenti e omaggi – più o meno nascosti – a magia, illusionismo e mentalismo. Mariano se n’è accorto leggendo Point Lenana e, andando a ritroso, li ha trovati quasi tutti (cfr. il suo racconto qui sotto). In 54 c’è addirittura un personaggio soprannominato «Houdini». E ovviamente, L’Armata dei Sonnambuli è un carnevale di citazioni.

È stato così fin da prima di Wu Ming, dai tempi del Luther Blissett Project. Nella comunicazione e nelle performances blissettiane abbondavano i riferimenti all’illusionismo e a un paranormale farlocco (la telecinesi-guerriglia degli «attacchi psichici»). Nel primissimo numero della rivista Luther Blissett appariva questa spiazzante immagine: Prosegui la lettura ›

#GODIImenti. Abbecedario di resistenza alle Grandi Opere Dannose, Inutili e Imposte

 

Da ieri pomeriggio, sul sito dell’associazione Re:Common, si può navigare una sezione interamente dedicata al Wu Ming Lab GODIImenti, un progetto che è al tempo stesso antologia di racconti collettivi, percorso di scrittura a più mani, reading concerto, archivio di testi/suoni/video/foto e infine stimolo per chi vorrà riproporre il laboratorio, o rielaborare i testi o mettere in scena una lettura. Prosegui la lettura ›

Radio Giap Rebelde | Speciale #RévolutiontouR #ArmatadeiSonnambuli

Scaramouche visto da Alessandro Caligaris.

Scaramouche visto da Alessandro Caligaris.

Mentre scriviamo questo post il Révolution touR, iniziato il 18 aprile scorso, tocca la novantatreesima e novantaquattresima tappa, rispettivamente a Mestre e Padova.
In questi mesi, nelle varie tappe, abbiamo registrato molte letture sceniche dal romanzo, fatte da noi o da altre persone,  spesso attrici e attori, quasi sempre in interazione con musicisti di varie estrazioni e/o basi rumoristico-musicali. Personaggi e momenti del nostro libro hanno assunto molte voci, vissuto molte vite, sollecitato le più diverse interpretazioni. Alcune di queste le abbiamo pubblicate negli «Speciali Armata dei Sonnambuli» apparsi su Giap in primavera e durante l’estate, ma negli ultimi tempi l’archivio audio si è arricchito di tali e tante variazioni sul tema che abbiamo deciso di farne uno speciale di Radio Giap Rebelde. Anzi, più di uno. Questo è solo il primo di una serie. Prosegui la lettura ›

«Salgono sul palco i Wu Ming Contingent». Le recensioni estive di #Bioscop

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Wu Ming Contingent dal vivo in piazza Signorelli a Cortona (AR)

Il 21 settembre, con un concerto dedicato a Federico Aldrovandi, sul palco del festival “Frammenti”, si è concluso il vagabondaggio estivo del Wu Ming Contingent, cuore musicale del Révolution touR.
Oltre a non-esibirci alla Festa Democratica di Firenze, in quest’estate di guerra e “bombe d’acqua” abbiamo suonato per platee a quattro cifre e per quattro gatti, alle feste di Radio Sherwood e Radio Onda d’Urto, in stabilimenti balneari e centri sociali. Prosegui la lettura ›

Narrazioni digitali non identificate (L’archivio e l’istante)

Aby Warburg (1866 – 1929), de/taglio delle tavole di Mnemosyne, il grande “atlante della memoria” a cui lo storico della cultura, pioniere dell’ipertesto in epoca pre-elettronica, lavorò negli ultimi anni di vita. Clicca per allargare la visuale.

di Flavio Pintarelli (guest blogger)

Quando si cominciò a discutere di Oggetti Narrativi Non Identificati (UNO), nel 2008, in seguito alla pubblicazione del «memorandum sul New Italian Epic», il focus fu immediatamente rivolto verso la letteratura. Gomorra, Asce di Guerra, Sappiano le mie parole di sangue erano libri che ponevano alla riflessione e al dibattito letterario problemi importanti. Erano, in ottica NIE, lavori che mettevano alla prova soprattutto il rapporto tra l’autore e le sue fonti, problematizzando la questione dello sguardo e del punto di vista. Di fronte all’archivio in tutte le sue forme, come doveva porsi e come doveva procedere il narratore interessato a restituire uno sguardo sulla realtà che non si riducesse alla mera cronaca dei fatti ma rivendicasse la possibilità di intervenire sullo stato delle cose? Questa sembrava essere la domanda più pressante, il quesito ineludibile che quei libri ponevano a chi cercava di avvicinarli nonostante la riottosità di quei testi. Prosegui la lettura ›

#TifiamoScaramouche. StoRie di gueRRa di classe nello spiRito di MaRat

Tifiamo Scaramouche

Scaramouche visto da Alessandro Caligaris. Clicca per ingrandire.

[A cura di Marabou, da un’idea di Mauro Vanetti, con la collaborazione di Loulou L’Aubergine.]

Prima venne Tifiamo Asteroide, poi fu il tempo di Tifiamo 4 e ora tocca a Tifiamo Scaramouche: una raccolta di racconti che ha per protagonista proprio Scaramouche e la sua maschera. Dopotutto, le spoilerate post-lettura de L’armata dei sonnambuli non si erano fatte attendere e il flusso magnetico che attraeva centinaia di commenti su Giap preparava le basi per una nuova avventura collettiva. Prosegui la lettura ›

#GODIImenti. Come inceppare la Grande Opera e vivere felici.

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All’inizio di quest’anno – l’11 e 12 gennaio 2014 – nella sede centrale del Wu Ming Lab, a Bologna, si è tenuta una riunione di pericolosi estremisti, provenienti dalla Val Susa e dal Salento, dalla Riviera del Brenta e da Livorno, da Roma e dal Monte Amiata. Un gruppo di quasi trenta persone che da quel momento ha cominciato a tenersi in contatto con una mailing list carbonara, organizzando per di più altri tre raduni di facinorosi – a Livorno, Dolo (VE) e Avigliana (TO). Prosegui la lettura ›