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Notizie

Appello: per l’archivio audiovisivo on line di Stefano Tassinari

Stefano e il microfono
Disperso nella “nube” della rete, nei dischi rigidi o in vecchie cassette e videocassette sparse per le case di chi ha incrociato Stefano, esiste in potenza un enorme archivio di interventi estemporanei ad assemblee e cortei, reading con e senza musica, presentazioni di libri (suoi e altrui), interviste e trasmissioni radiofoniche o televisive, monologhi teatrali… La voce di Stefano ha girato per l’Italia, lasciando tracce magnetiche, ottiche, digitali. Prosegui la lettura ›

Passo dopo passo, so che ti raggiungerò. L’audio del saluto a Stefano

Mauro Pagani canta per Stefano Tassinari

Mauro Pagani canta per Stefano, Bologna, 10 maggio 2012.

Abbiamo registrato i discorsi, le letture, i set musicali e le cantate in coro che ieri pomeriggio hanno fatto sembrare la gremita Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio – dove di solito l’acustica è pessima – una grande cassa di violino.
La registrazione è discreta per quanto riguarda discorsi e letture (a parte il rimbombo all’inizio) e decisamente buona per quanto riguarda la parte musicale.
E se ne sono sentite di belle, in tutti i sensi! Prosegui la lettura ›

Stefano Tassinari, 1955 – 2012

Stefano Tassinari
E’ morto stamattina a Bentivoglio Stefano Tassinari.
Poeta.
Scrittore.
Giornalista.
Militante politico.
Comunista.
Compagno.
Amico.
Aggiorneremo questo post con le notizie sulla camera ardente e i funerali.
Altre parole seguiranno.
Se ve la sentite, lasciate qui le vostre.

AGGIORNAMENTO: Saluteremo Stefano giovedì 10 maggio alla Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, Bologna, dalle 9 del mattino fino al pomeriggio inoltrato.

SECONDO AGGIORNAMENTO: Alla Sala d’Ercole, a partire dalle 16 fino al momento di portarlo a Ferrara, ricorderemo Stefano con letture e canzoni.

Wu Ming presenta: la Rivoluzione secondo Victor Hugo

Victor Hugo
Mercoledì 4 aprile, h.18, alla libreria “Rivivere” di via Torleone 5, Bologna, presenteremo un romanzo per noi molto importante. Non è uscito di recente, ma nel 1874, e da un paio d’anni ci fa da bussola nella perigliosa terra della Rivoluzione francese, o meglio: della sua possibile resa narrativa e poetica. Si tratta di Quatrevingt-treize (in italiano: Novantatré) ed è l’ultimo romanzo di Victor Hugo, illustre “nonno” di quelli che, come noi, scrivono romanzi storici e/o d’avventura. Prosegui la lettura ›