Speciale #PointLenana: video, voci, recensioni, calendario luglio – ottobre 2013

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Copertina alternativa realizzata da una stretta collaboratrice di Wu Ming 1.

INDICE DEL POST

1. Recensione di Point Lenana uscita su L’Unità il 17 giugno 2013, a firma di Oreste Pivetta

2. Video | “Trailer” di Point Lenana realizzata da studenti del Liceo scientifico “Angelo Messedaglia” di Verona

3. Audio | Daniele Bergonzi della Compagnia Fantasma di Bologna legge tre brani di Point Lenana

4. Audio | Intervento di Tommaso De Lorenzis alla presentazione romana di Point Lenana, Communia, S. Lorenzo, 7 giugno 2013

5. Calendario Point Lenana luglio – ottobre 2013: presentazioni ed escursioni. Keep your ass on the road!

Felice Benuzzi in cima al Mount Barney, 1954

Felice Benuzzi in cima al Mount Barney, Queensland, Australia, la mattina del 18 settembre 1954. L’autore della foto è Peter Barnes. Ringraziamo Michael Meadows, storico dell’alpinismo e dell’escursionismo in Oceania. Clicca per ingrandire.

“Fuga ad alta quota in tempo di guerra”. Oreste Pivetta, giornalista e alpinista, recensisce a tutta pagina Point Lenana su “L’unità” del 17 giugno 2013 (Qui il PDF, soluzione temporanea in attesa di un post da poter linkare)

***

Proponiamo ai nostri lettori il video realizzato dagli studenti del Liceo scientifico “Angelo Messedaglia” di Verona, proiettato durante l’incontro con Wu Ming 1 del 23 maggio 2013.

***

In occasione della terza presentazione bolognese del libro, svoltasi al Laboratorio 41 di via Castiglione, Daniele Bergonzi della Compagnia Fantasma – ensemble  di nostri ormai “storici” compagni di strada – ha letto tre brani di Point Lenana. Questa è la versione registrata in studio qualche giorno dopo.
N.B. Sul lato sinistro del miniplayer c’è il comando del volume. Per scaricare il file, cliccare sulla freccia puntata verso il basso.

PROLOGO – 5’46”
PROLOGO – 5’46”

LA PELURIA SULLO SCROTO DI GRAZIANI – 3’08”
LA PELURIA SULLO SCROTO DI GRAZIANI – 3’08”

FINALE – 3’04”
FINALE – 3’04”

Felice Benuzzi in Australia nel 1954

Di spalle, Felice Benuzzi (a sinistra) e Geoff Goadby poco sotto l’East Peak del Mount Barney, Queensland, Australia, 18 settembre 1954. Fotografia di Peter Barnes. Clicca per ingrandire.

Tommaso De Lorenzis ha aperto la presentazione romana del libro, svoltasi al Communia di via dei Sabelli, San Lorenzo, il 7 maggio scorso, con questo fenomenale intervento.

TOMMASO DE LORENZIS – LE TECNICHE DI POINT LENANA – 18’33”
LE TECNICHE DI POINT LENANA – 18’33”

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CALENDARIO POINT LENANA
LUGLIO – OTTOBRE 2013
Presentazioni ed escursioni
Il calendario verrà costantemente aggiornato,
i dettagli precisati o corretti etc.
Per le ultime date di giugno vedere qui.

Luglio

Sabato 6 luglio
BERGAMO (per la precisione Seriate) e FRAGGIO (Val Taleggio)
Ribelli della Montagna, c.s.a. Pacì Paciana e la libreria Spazio Terzo Mondo di Seriate presentano:
Doppia presentazione di Point Lenana con breve escursione
h. 14 – Ritrovo in via Italia 73 a Seriate, nel parcheggio della libreria Spazio Terzo Mondo, per condividere le auto e partire alla volta di Fraggio, Val Taleggio.
Visita alla Grotta dei Partigiani, dove l’11 aprile 1945 i nazifascisti, in uno degli ultimi, rabbiosi e vendicativi rastrellamenti, ammazzarono Giulio Bellaviti e Virgilio Arnoldi.
Il percorso a piedi è breve e non impegnativo (30′), si consiglia di portare comunque abbigliamento e calzature adeguate, nonché la merenda da consumare al sacco.
Chiacchierata sul libro e sul rapporto narrazione-montagna.
Ritorno a Seriate.
H. 21 presentazione del libro allo Spazio Terzo Mondo, via Italia 73

Venerdì 12 luglio
TORINO
h. 21, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
C.so Valdocco 4/a
Doppia presentazione: Point Lenana + Il ragazzo selvatico di Paolo Cognetti.
Con gli autori ci sarà Linda Cottino (alpinista, scrittrice, giornalista).

Sabato 13 – domenica 14 luglio
WEEK-END IN VAL DI SUSA
sabato 13 h. 16 presentazione del libro
presso il Tempio Evangelico Battista di Meana di Susa
(via Mattie 11)
domenica 14 escursione al Lago delle Savine
(per prenotarsi: Valeria 3384337363 – Emanuela 3397380268)
A cura di:
Associazione Culturale Dal Gallo Sebastiano
Associazione culturale Saliscendi
Libreria “La città del sole” di Bussoleno
Durante gli eventi, Filippo Sottile
e la Piccola Orchestra dei Sentieri
eseguiranno canzoni ispirate a Point Lenana

Point Lenana al Parco dei Monti Sibillini

Sabato 20 luglio
FORCA DI PRESTA (AP)
Parco nazionale dei Monti Sibillini
h. 9:00 partenza per l’escursione che ci porterà in cima al Monte Vettore (2476 m.s.l.m.),
pranzo al sacco presso il Rifugio Zilioli e discesa verso Forca di Presta dove alle 18:00 presso il Rifugio degli Alpini presenteremo Point Lenana. Durata: 2h 30′ circa.
Evento organizzato e promosso da Risorse Cooperativa con il Patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e in collaborazione con il Rifugio degli Alpini di Forca di Presta.
Per dettagli, esigenze di pernottamento etc. contatti qui.

Domenica 21 luglio
TAGLIACOZZO (AQ)
Casale “Le Crete”
Tiburtina Valeria km 102,2
Casale Le Crete, Asini in Cammino e Compagnia dei Cammini presentano:
h. 15 ritrovo e camminata insieme: il Velino come il Monte Kenya?
h. 18 presentazione di Point Lenana
h. 19.30 rinfresco offerto dal Casale le Crete
Con WM1 ci sarà Luca Gianotti
(autore del libro L’arte del camminare. Consigli per partire con il piede giusto, Ediciclo 2011, qui la prefazione di Wu Ming 2)
N.B. Si prega di parcheggiare nel parcheggio a valle  e salire a piedi
Tel: 0863/678311 – www.casalelecrete.it

Giovedì 25 luglio
NIBBIANO (PC), Val Tidone
h. 21 Piazzetta della Chiesa
Con WM1 ci sarà Giovanna Zucconi.
a cura di Associazione Casa Grande e Libreria Puma.

Mercoledì 31 luglio
ARZIGNANO (VI)
h. 21:15, Piazza Marconi
Presentazione organizzata dal Comune di Arzignano
e dal CAI locale
Nell’ambito di “Estate in Arzignano”
Con WM1 ci sarà Alberto Peruffo
(Editore, alpinista e net-artista)

Felice e altri sul Mount Barney, 1954

John Comino (cappello e corda), Felice Benuzzi (dietro di lui), Geoff Goadby (di fronte, col cappello), Peter Barnes (ultimo in fondo) e Alan Frost in cima al Leaning Peak del Mount Barney, Queensland, Australia, 18 settembre 1954. Foto proveniente dall’archivio di Peter Barnes. Clicca per ingrandire.

Agosto

Martedì 6 agosto
TRIESTE
h. 19, Bar del Teatro Verdi, Piazza Verdi
Funambolique e WM1 presentano:
Emilio Comici Blues
Primi appunti per un reading musicato a tema alpinistico.

Giovedì 8 agosto
AURONZO DI CADORE (BL)
h. 17:30 Forcella Longères
sotto le Tre Cime di Lavaredo
nell’ambito della rassegna “Tre Cime InCanto”
In caso di maltempo, la presentazione si terrà
dentro il Rifugio Auronzo.
Per il pubblico che vorrà assistere all’evento
l’ingresso alla strada panoramica delle Tre Cime di Lavaredo
sarà gratuito a partire dalle 16.30.

Domenica 25 agosto
BOSCO CHIESANUOVA (VR)
(Sui Monti Lessini Veronesi)
h. 17 – XIXa edizione del Film Festival della Lessinia
Con WM1 ci sarà Beppe Muraro
(giornalista, storico dell’alpinismo, esperto di sentieri partigiani).

Lunedì 26 agosto
MARANO DI MIRA (VE)
h.21 Osteria dai Kankari
via Fossa Donne 93
Funambolique e WM1 presentano:
Emilio Comici Blues
Appunti per un reading musicato a tema alpinistico.

Martedì 27 agosto
DOBBIA – STARANZANO (GO)
Dobialab
Via Vittorio Veneto 32
Funambolique e Wu Ming 1 presentano:
Emilio Comici Blues
Primi appunti per un reading musicato a tema alpinistico.
Nell’ambito di “Dobiarteventi 2013”,
manifestazione artistica multimediale, XII edizione.

Venerdì 30 agosto
TARCENTO (UD)
h. 20:30, terrazza del Centro “Luciano Ceschia”
via Julia 11
Con WM1 ci sarà lo scrittore Max Mauro.
Dopo la presentazione, DJ set di Hybrida.
QUI LA LOCANDINA

Sabato 31 agosto
TRIESTE
h.19, Libreria Indertat
via A. Diaz 22
Con WM1 ci sarà lo storico Piero Purini.
A seguire, Wu Ming 1 e 2/4 dei Funambolique presentano:
Emilio Comici Blues
Appunti per un reading musicato a tema alpinistico.
(Versione compact)

Settembre

Domenica 1 settembre
TRIESTE
In mattinata, presentazione / escursione in Val Rosandra
Percorreremo il Sentiero 13 fino al Cippo Comici.
Altri dettagli a seguire.

Mercoledì 4 settembre
BOLZANO
h. 18, Biblioteca civica “Cesare Battisti”
via Museo 47
con WM1 ci saranno Augusto Golin
(giornalista, storico dell’alpinismo e e direttore della
programmazione cinematografica del TrentoFilmFestival)
e Flavio Pintarelli (noto su Twitter come @El_Pinta)

Giovedì 5 settembre
MOLVENO (TN)
(Dolomiti di Brenta)
h. 21, Sala Congressi.
Nell’ambito della rassegna “Alpitudini. Storie e sguardi sulle montagne”
Con WM1 ci sarà il sociologo Christian Arnoldi.
Introdurrà l’incontro Stefania Donini.

Venerdì 6 settembre
TRENTO
h. 19, Caffè letterario Bookique
via Torre d’Augusto 29, quartiere San Martino

Martedì 10 settembre
AREZZO
h. 21:30 Anfiteatro Romano, via Crispi
con WM1 ci sarà lo storico Simone Duranti
Introdurrà l’incontro Marco Gallorini
In caso di maltempo la presentazione si terrà al vicino
Circolo Arci Aurora, Piazza Sant’Agostino.

Giovedì 19 settembre
ORSARA DI PUGLIA (FG)
h. 21, Enogastronomia Orsarese
via Vittorio Emanuele 13

Venerdì 20 settembre
FOGGIA
h. 19, Sala Auser
Camera del Lavoro
via della Repubblica 70
LOCANDINA

Sabato 21 settembre
ROMA
Flep! (Festival delle letterature popolari)
Aranciera Semenzaio di San Sisto, via delle Camene 11
(proprio di fronte alle terme di Caracalla)

Venerdì 27 settembre
BOLOGNA
Parco della Montagnola
Presentazione congiunta di Timira e Point Lenana
Dettagli a seguire.

Ottobre

Martedì 1 ottobre
PAV IA
h. 21 Spazio Musica
via Faruffini 5
Saranno presenti entrambi gli autori.
Con loro ci saranno Girolamo De Michele e Mauro Vanetti.
Reading musicale a cura di Luca Casarotti.

6 ottobre
FERRARA
Festival di Internazionale
h. 12, Piazzetta Municipale
Saranno presenti entrambi gli autori,
in dialogo con il giornalista britannico Lee Marshall.

Giovedì 10 ottobre
CARDANO AL CAMPO (VA)
Circolo Quarto Stato
h.21:00, Via Vittorio Veneto, 1

Sabato 19 ottobre
PARIGI
Libreria Caffè Marcovaldo
61 Rue Charlot  75003

Martedì 29 ottobre
NAPOLI
Ex Asilo Filangieri
h.18:30, Vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno)

Mercoledì 30 ottobre
ROMA (de più: GARBATELLA)
Casetta Rossa
Con WM1 ci sarà Giuliano Santoro.

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41 commenti su “Speciale #PointLenana: video, voci, recensioni, calendario luglio – ottobre 2013

  1. Bello ed emozionante il video degli studenti. Ma è una cosa che hanno alcuni di loro iniziativa o proprio come attività scolastica? Ai miei tempi per fare un lavoro di gruppo anche meno impegnativo ci volevano mesi solo per organizzarsi. I’m impressed.

  2. Ma che fico!! La copertina alternativa è deliziosa ;o)
    Molto interessante il booktrailer dei ragazzi, mi ha colpito la grande stratificazione di ragionamento che c’è dietro, le associazioni, le conclusioni.. non ho ancora letto l’UNO ma mi verrebbe da dirti che è stato colto un bel caleidoscopio di cose, e invoglia molto. Quasi quasi appendo la cinepresa al chiodo ;o) Non commento Tommaso De Lorenzis solo perché non lo voglio ascoltare prima di aver scritto la mia recensione, ma poi tornerò…
    Ci vediamo l’8 alle Tre Cime!!

  3. Salve! Sono la prof della band che ha realizzato il video di Point Lenana. Trattasi di attività didattica, pure soggetta a valutazione; la chiamano didattica per competenze e in situazione. Molto divertente per me e per loro. Se non hai di meglio da fare, nella videogallery della scuola (liceo scientifico A. Messedaglia di Verona, pubblico of course) ne puoi trovare altri esempi (raccomandato il booktrailer di Timira e di Wu Ming in generale). In realtà i più attivi sono studenti volontari, ma credo molto anche nell’esposizione passiva… In particolare il lavoro per Point Lenana è opera quasi esclusiva di Lorenzo, che domani, anzi fra poche ore sosterrà l’Esame di Stato… In bocca al lupo a te e ai soci!

  4. http://albumcoversbykids.tumblr.com/ Un blog che raccoglie alcune copertine alternative di album musicali :)

  5. Ciao a tutti! Dove posso trovare la registrazione della presentazione di Point Lenana dell’8 maggio alla biblioteca Casa di Khaoula a Bologna?

    • Ciao, purtroppo quella registrazione è venuta male, un problema tecnico che ne ha compromesso la comprensibilità, quindi l’abbiamo scartata.

      • Un vero peccato, anche io la stavo attendendo, in particolare perché sono molto curioso/interessato a cosa ha detto Girolamo in quell’occasione, che mi sa essere l’unica presentazione in cui è stato invitato a discutere di Point Lenana… però, che fare, ogni tanto le sfighe tecnologiche ci cadono in testa come tegole ;)

        [ora tutta la mia attenzione a che ciò non accada a Pisogne domenica 23/6, concentrati a schivare eventuali tegole in caduta libera…]

        • Girolamo è intervenuto anche a Ferrara, ma quell’incontro non è stato proprio registrato, però non c’è da preoccuparsi, perché ha fermato i contenuti dei suoi interventi in una recensione che sta per uscire su “L’Indice” e che linkeremo. Mi dispiace invece per l’intervento di Giuliana Benvenuti, che era tutto sull’umanizzazione, cioè sull’empatia degli autori antifascisti di “Point Lenana” per personaggi “fascisti” o che si pensavano fascisti. Spero che quelle cose le scriva da qualche parte.

          • Tifiamo allora che anche Giuliana Benvenuti le scriva da qualche parte, perché anche questo aspetto relativo alla *umanizzazione * merita sicuramente di essere approfondito e rilanciato nella discussione su Point Lenana.

            È stupefacente quante tracce sono presenti in PL, tutte da esplorare e condividere: segnarle – almeno con degli “ometti” – per chi vorrà ripercorrerle (scoprendo magari a sua volta altri percorsi a partire da queste) credo sia un obiettivo comune che autori/lettori/giapster implicitamente stanno già perseguendo, il risultato sarà una mappa che non *fotografa* il territorio ma che lo modifica, dandogli un nuovo significato.

  6. Wow, ma quindi a Torino vi si becca sia il 28 c.m. che il 12 Luglio?
    Purtroppo l’8 Agosto ad Auronzo non riesco a beccarvi perchè penso arriverò in montagna qualche giorno dopo.
    Complimenti per il libro, sono solo a pag. 70 ma sembra molto interessante.

    E’ sempre bello vedere quanto curate questo blog e come lo riempite di materiale interessante tanto quanto i vostri libri (pur essendo materiale di tutt’altro genere e argomenti, spesso)

  7. Bella recensione di #PointLenana su Book Detector.

  8. Enormi stronzate su #PointLenana le stanno scrivendo quelli di Staffetta. In pratica dicono che è un libro… fascista, ma senza averlo letto e senza avere letto nessuna recensione o discussione al riguardo. Lo fanno nei commenti sotto questo post:
    http://staffetta.noblogs.org/post/2013/06/06/wu-ming-2-e-i-salotti-ambigui-del-potere-noi-tifiamo-diserzione/
    Devo dire che l’articolo di Sebastiani su cui si appoggiano non aiuta, se uno ha letto Point Lenana vede subito che è un resoconto approssimativo (nemmeno del libro: di una presentazione) e contiene diverse sviste. Certo che appoggiarsi solo a quello per farvi accuse strampalate!

    E pensare che a me era piaciuta molto una frase di Nomadic Subject: “si può affermare che non ci sia una singola storia narrata in Point Lenana che si rifiuti di prendere posizione contro il fascismo“.

    Degli strani attacchi che vi fa il Nodo Sociale Antifascista avevamo già parlato in un’altra discussione su Giap:
    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=13323&cpage=1#comment-20922

    • Ok, ma evitiamo di generalizzare: a tirare a indovinare su #PointLenana non sono “quelli di Staffetta” ma due mentecatti che commentano (e vanno a parare, indovina indovinello, sulla questione Einaudi, yawn).

      Non possiamo dire se la loro posizione coincida con quella di tutto il NSA, cioè se davvero quelli del NSA abbiano scelto di fare una figura da mentecatti di fronte a chiunque sia minimamente informato su di noi, il nostro lavoro e – nello specifico – il libro in oggetto.
      Sinceramente, stento a crederlo :-/

      Bisogna tenere conto di una cosa: il proclamarsi antifascisti non è di per sé garanzia di intelligenza né di serietà. In generale essere antifascisti *aiuta* a essere intelligenti e seri, ma in molti casi non basta. E’ già capitato che l’antifascismo finisse in cattive mani.

      Di sicuro, un simile pressapochismo nello scegliere i bersagli della critica non rende un buon servizio alla causa.

  9. Bertold Brecht “A Chi Esita”

    Dici:
    per noi va male. Il buio
    cresce. Le forze scemano.
    Dopo che si è lavorato tanti anni
    noi siamo ora in una condizione
    più difficile di quando
    si era appena cominciato.

    E il nemico ci sta innanzi
    più potente che mai.
    Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
    una apparenza invincibile.
    E noi abbiamo commesso degli errori,
    non si può più mentire.
    Siamo sempre di meno. Le nostre
    parole d’ordine sono confuse. Una parte
    delle nostre parole
    le ha travolte il nemico fino a renderle
    irriconoscibili.

    Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
    Qualcosa o tutto ?
    Su chi
    contiamo ancora?
    Siamo dei sopravvissuti, respinti
    via dalla corrente?
    Resteremo indietro, senza
    comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

    O contare sulla buona sorte?

    Questo tu chiedi.
    NON ASPETTARTI NESSUNA RISPOSTA
    OLTRE LA TUA*

  10. Ciao, volevo fare una domanda a Wu Ming 1 che l’altra sera a Torino non sono riuscito a fare (sono dovuto scappare dopotutto la seconda domanda per riuscire a prendere l’ultimo autobus): come mai in Point Lenana non avete inserito nessuna immagine? Una parte alla fine con immagini e qualche commento non sarebbe stata male secondo me (un po’come in Q). Per fortuna le avete aggiunte su questo blog e su Pinterest, perché secondo me rendono ancora più completo il libro (le foto si Benuzzi in Australia, le immagini dell’Africa, le gambe di Graziani, etc. ).

    • Una selezione di immagini su carta sarebbe stata molto parziale, in bianco e nero con una resa molto mediocre (la carta dei nostri libri si presta poco alla stampa di foto). Meglio non far nulla che fare qualcosa di opaco che non avrebbe reso giustizia al libro, ai mondi che contiene, al nostro lavoro. O meglio: meglio la rete. L’alternativa sarebbe stata usare una carta diversa per le illustrazioni, alzando ukn prezzo di copertina che già procura difficoltà a non pochi lettori. E poi, noi il libro lo abbiamo sempre immaginato senza immagini (non è un semplice poco di parole :-))

      • Capisco. Sono tutte ottime ragioni ed effettivamente alla fine è meglio che sia solo testo, tanto chi è che dopo non va informarsi su internet, qualunque cosa legga?
        E un ulteriore aumento del prezzo effettivamente sarebbe stato poco gradito… cioé, qui lo si compra in libreria (invece che sulle bancarelle dell’usato) giusto perché siete voi ;)

  11. “A Tripoli! A Tripoli! A Tripoli bel suol d’amore…”, sparata a tutto volume dalla guardia costiera:
    Guardia Costiera manda inno colonialista ‘A Tripoli’. La replica: “Un errore tecnico”
    Anche se non l’hanno fatto di proposito, come sostengono, sentire canzoni coloniali in spiaggia fa un certo effetto…

    • Uno dei commenti all’articolo:

      “Non sarà mica una notizia… quanta ipocrisia, fa comunque parte della storia dell’Italia. Una canzone del 1911 che col fascismo visto che consacra l’impresa coloniale italiana in Libia. Perché vergognarsi del proprio passato? Tutti gli stati europei sono stati paesi colonialisti ben più di noi, ma là non c’è la nostra falsa ipocrisia.” :\

  12. Il top del luogo-comune mischiato a fervida immaginazione e negazione dei fatti storici, lo offre l’utente Mingaver:
    “Il periodo coloniale italiano corrisponde al periodo di maggior sviluppo sociale, economico e culturale per la Libia, sia per i coloni italiani che per gli autoctoni. In Libia gli italiani costruirono in oltre un trentennio infrastrutture importanti (strade, ponti, ferrovie, ospedali, porti, edifici). Furono costruiti diversi villaggi, dotati di moschee (non solo chiese, dunque), scuole, ospedali (il che era davvero una novità in tutto il Nordafrica). Gli Italiani si comportarono non da beceri dominatori ma, è il caso di dire, da benefattori. Numerosi contadini italiani, invogliati ad emigrare nelle colonie piuttosto che a disperdersi nelle Americhe o in Oceania, resero coltivabili terreni semidesertici, sia nell’ area tripolina che a Bengasi che a Cirene. Questa fu la colonizzazione italiana, tanto in Libia che in Eritrea che nel Dodecaneso. (…) Io mi congratulo con chi a Terracina ha fatto “quell’ errore” e mi chiedo, anzi, che cosa aspetti l’ attuale governo libico ad adottare quella canzone come proprio inno nazionale”.
    Che dire :-/

  13. Ho chiuso una mia recensione a #PointLenana, l’ho intitolata Una volta in cima tocca sempre scendere. Ci ho messo un bel po’ a scriverla, a mettere un minimo d’ordine alle sollecitazioni raccolte in Point Lenana, ed è pure lunghetta. Per i frequentatori di Giap credo non sia quest’ultimo un discrimine… comunque ne riporto qui di seguito la seconda parte, perché mi pare possa offrire qualche spunto per continuare la discussione intorno a Point Lenana. Chi volesse leggersela per intero è qui, su Anobii: http://bit.ly/11j2ywO

    […]

    «Questa storia è così, ovunque ti giri trovi alpinisti». Point Lenana è un libro che parla di montagne e di alpinisti, lo fa portando questo mondo fuori dalla nicchia in cui in Italia rimangono sovente rinchiusi i libri etichettati come “letteratura di montagna”, cosa che, fra i tanti, è successo anche a Fuga sul Kenya, non favorendone certo la diffusione. Eppure guardare a come è mutato l’andare per montagne, alla «metafora primaria» del «verso su» e del «verso giù», offre uno sguardo obliquo e sghembo sul mutare di un’intera società; interrogare poi il rapporto unico fra alpinismo e scrittura, fra azione e margini dell’azione, scavare nella rappresentazione di quel intramondo in cui l’alpinismo di svolge, scriverne a propria volta, significa occuparsi anche di cosa cazzo voglia dire sentirsi un essere umano. A questo proposito si rintraccia in Point Lenana un filone dark, esistenzialista, nella figura stessa di Felice Benuzzi, ma soprattutto in quella di Emilio Comici: il più grande scalatore italiano della sua epoca, rivoluzionario del VI grado, personaggio controverso, sfuggevole a ogni tentativo di inquadramento, incline a momenti di blues e cadute profonde nel suo spleen. Le pagine a lui dedicate sono quelle che più mi hanno colpito, per desiderio d’autenticità e per intimità, si potrebbe arrivare a dire di femminilità. A proposito va nominato un personaggio che è citato marginalmente nel testo – almeno in proporzione alla sua influenza da me percepita in filigrana in Point Lenana, un’influenza che possiamo dire determinante – ma a cui Point Lenana stesso è dedicato: Gian Piero Motti, alpinista e scrittore torinese, appartenente con altri alpinisti al cosiddetto “Circo volante”, colui che teorizzò il “Nuovo mattino” – portando nell’alpinismo, praticato e scritto, le spinte libertarie dei movimenti protestatari degli anni Sessanta e Settanta – caratterizzandosi sempre per uno sguardo critico sul suo mondo – quello dell’alpinismo – che è parallelamente anche critica sociale. Negli scritti dell’epoca di Motti – raccolti nel volume I falliti ed altri scritti – si trova la stessa sensibilità umana che Wu Ming 1 Santachiara attribuiscono, a mio parere correttamente, a Comici, ma anche al Benuzzi di Non solo sassi contagiato dal relativo bacillo; una sensibilità lontanissima da quella dell’alpinismo eroico con le sue ossessioni da superuomo di derivazione romantica, amplificate poi nella retorica fascista e rimaste intatte in Italia fino alla metà degli anni Settanta. Motti, chiaro e senza lasciare possibilità di fraintendimenti, nel 1974 scriveva: «Sarei felice se su queste pareti potesse evolversi sempre più quella nuova dimensione dell’alpinismo spogliata di eroismo e di gloriuzza da regime, impostata invece su una serena accettazione dei propri limiti, in un’atmosfera gioiosa, con l’intento di trarre, come in un gioco, il massimo piacere possibile da un’attività che finora pareva essere caratterizzata dalla negazione del piacere a vantaggio della sofferenza» (G. Motti, Scandere).

    «E Felice: – I shave him every day.» In qualche modo, Motti – Comici – Benuzzi, seppur separati spazialmente e temporalmente, parlavano la stessa lingua, sia per quanto riguarda la concezione dell’alpinismo (certo, non in modo perfettamente sovrapponibile) che più in generale per una certa tensione a un modo di vivere la vita che è risonante fra loro; questa tensione era anche un’inquietudine, quella che spinge ad andare in montagna e trovare lì, nell’azione e nella realizzazione di vie nuove o da ripetere, un riempitivo per le ansie quotidiane, un senso di pienezza che fa sentire vivi. Nella solitudine e nel silenzio della montagna, distaccati dal vociare e dagli eventi mondani, l’azione può diventare feticcio e a volte, come scriveva Motti, “onanismo” o “masturbazione spirituale”, distacco solipsistico, dipendenza. L’azione concentrata, come scrisse Benuzzi, distrae, ma non risolve, l’azione che “realmente guarisce, non esiste”, è illusione, perché all’azione “non bisogna domandarle di più di quello che può dare”; la conclusione di Benuzzi è doppiamente rivoluzionaria quanto lapidaria: fare dell’azione concentrata “un’idolatria è folle”, “esiste il campo di concentramento, ma non l’azione concentrata!”. Questa consapevolezza maturata da Benuzzi nel salire e poi scendere dal Monte Kenya, nel riconsegnarsi al campo e accettare la condizione di prigioniero di guerra, rappresenta il limite all’idea stessa del condurre una vita al di fuori della possibilità – parafrasando Sartre – di decidere cosa fare con ciò che ci è stato fatto. Il rapporto del singolo con il tritacarni della storia, quella dalla esse maiuscola, che consuma le singole esistenze e a cui il gesto individuale di distinzione, se non quando proprio di dissenso, paga pegno, ricadendo sulle spalle di chi lo compie con coraggio e responsabilità, è il costo della libertà. Motti e Comici, al di là del possedere la consapevolezza così ben esposta da Benuzzi, scelsero il suicidio, mascherato o meno che fosse (Se [Comici] fosse sopravvissuto alla depressione senza farsi saltare le cervella…); stesso epilogo lo incontriamo in Point Lenana nelle 118 persone suicide nella Trieste redenta del 1920; in Giùan Balletto che con Benuzzi aveva raggiunto la Punta Lenana; nelll’alpinista Matthias Zurbriggen di cui Benuzzi scrisse una biografia; in Antonia Pozzi, poetessa alpinista.

    «La testa scoperchiata e il cielo dentro.» Point Lenana è un libro che scuote dal torpore, dal tedio, in una parola dall’alienazione, esorcizzando il suicidio che è riparo, senza condanne e senza puntare il dito contro la fragilità umana, rivestendola anzi di un valore politico; la scelta – la consapevolezza delle scelte – e le conseguenze di questa, là fuori dai nostri regni formato cranio, segnano l’intero arco temporale di una vita e, per chi diffida del pensiero sistematico, rendono la vita almeno dignitosa, una buona vita spesa a non dimenticare che “azione è uscire dalla solitudine” (L. Pintor).

  14. Grazie per questo libro, un sogno per chi come me ama la letteratura alpinistica. Fuga sul Kenya l’avevo pure in casa, e ne avevo letto brani nelle antologie di scrittori di montagna. Al momento ho pure una figlia in Kenya, ma questo è solo un caso.
    Continuo ad incontrare storie che conoscevo già, ma è solo un piacere ritrovarle, e inserite nella realtà più ampia dello scorso secolo, non limitate al récit d’ascension con tutti i suoi limiti.
    Cercherò di scriverne meglio quando l’avrò finito, peccato che non ci sia nessuna presentazione accessibile (Brescia e dintorni), perché le riflessioni sull’andare in montagna (because it is there) che nascono dalla lettura sono molte e stimolanti.

    • Ciao Chiara, grazie! In realtà sono stato a Pisogne circa due settimane fa, ma da Brescia città nessun invito. Sarò a Bergamo dopodomani, ma mi rendo conto che è già tutt’altra faccenda :-)

  15. Commento “on reading”.

    Ho letto fuga sul Kenya, fantastico, ora sogno le montagne e non vedo l’ora di viverle.

    Ora ho da poco iniziato a leggere Point Lenana… non mi è piaciuto immediatamente, o meglio ho capito poco alcune parti dove si parla del libro stesso. Avevo una voglia matta di sapere di più di Benuzzi e mi sono trovato pagine iniziali dove Wu Ming 1 ha divagato un po’ troppo. Sono state soddisfatte le mie curiosità sulla sua avventura, ma non era quello che volevo immediatamente dopo la lettura del libro di Benuzzi.

    Poi il libro ha uno strappo, nel corso della scalata del monte arriva parte della storia del Kenya, arrivano i Mau Mau, il libro prende forza, prende vigore, un colpo sullo stomaco.

    I Wu Ming si occupano di storia e di storie nascoste, ma la vera potenza narrativa arriva quando trattano storie (almeno a me) personalmente poco note, per non dire sconosciute. Una forza che arriva impetuosa in queste pagine di Point Lenana, brividi che ho avuto con Q. Per ora complimenti.

    Per i prossimi progetti, dopo la storia della rivoluzione francese, avete in mente di raccontarci storie molto meno conosciute? non che scrivere della rivoluzione sia negativo, per me sarà sicuramente una scoperta, ma ho voglia di qualcosa di taciuto, tipo non so… un romanzo ambientato in Africa, una sorta di Manituana che racconta del Kenya, di colonialismo, di rivoluzione. Per me sarebbe una bella idea.

  16. A seguito della presentazione di #PointLenana a Pisogne, segnalo qui su Giap la registrazione completa dell’audio della serata.

    Breve introduzione mia, a seguire Maurizio Vito, Christian Arnoldi e Wu Ming 1.

    Poche le domande dal pubblico dopo tutti questi interventi, interessante però sentire cosa risponde WM1: prima sul ruolo che personalità/pensiero/scritti di Gian Piero Motti hanno avuto su Point Lenana e, rispondendo alla domanda successiva, su alcune questioni di “traduttologia” in relazione a Point Lenana.

    L’audio al link seguente:
    http://bit.ly/1aRDxvZ

  17. […] al giro di boa del tour: 30 presentazioni alle spalle, 30 ad attenderci. Ricordiamo che il calendario è qui. In questo speciale, troverete molte nuove recensioni di Point Lenana e l’audio della […]

  18. Ciao. Solo a titolo informativo per tutti quelli che hanno un cane e avevano intezione di fare la camminata ai Sibillini del 20 luglio…i cani non sono ammessi.

    Questa la mail che mi hanno mandato:
    “Gentile Luca,
    purtroppo non è possibile portare il cane, anche se al guinzaglio, sul sentiero che percorreremo il 20 luglio (sentiero E15). Trova tutte le informazioni a riguardo in questo documento:
    http://www.sibillini.net/attivita/regolamenti/2013_disposizioneCani.pdf

    Per quel che mi riguarda, forse rinuncero’ a malincuore alla camminata, soprattutto per protesta contro queste regole assurde che impediscono la libertà della camminata in montagna…tra un po’ mettiamo un “eliminacode” all’inizio dei sentieri, come alle poste, e magari selezioniamo chi puo’ camminare e chi no. Capisco la tutela della natura, ci mancherebbe, ma se tengo il cane al guinzaglio, che problema c’è? Dal mio punto di vista, ci sarebbero molti frequentatori di sentieri che meriterebbero il guinzaglio molto più dei cani

    • Kuka,
      come leggi nel regolamento, i sentieri in cui è vietato portare il cane sono molto pochi e la scelta non è casuale. Si tratta di luoghi con un equilibrio fragile e che quindi vanno preservati il più possibile (es. laghi di Pilato). Andare in montagna significa anche rispettarla e rispettare alcune regole che la tutelano. Sono sicuro che con il tuo cane non avresti causato nessun danno ma in ogni caso ti assicuro che queste norme hanno un senso e sono applicate anche agli animali a due zampe.

      Per il resto questa discussione ha poco a che fare con l’evento in se in quanto le regole non sono dettate dall’organizzazione ma dall’ente che vigila sulla splendida montagna che ci ospita.

      Ciao, spero che ci vedremo comunque il 20 luglio.

      • A me non sembra per niente che abbia poco a che fare con l’evento ma che sia un’infomrazione basilare che come organizzazione avreste dovuto dare prima. Se non avessi chiesto informazioni, mi sarei fatto 200 chilometri da roma per venire sui sibillini e poi scoprire che non potevo partecipare all’evento…mi sarebbe alquanto dispiaciuto oltreche’ un dispendio di soldi e tempo inutili

        • Se hai letto il regolamento potrai facilmente vedere che è entrato in vigore il primo luglio scorso (8 giorni fa), molte settimane dopo la decisione di organizzare l’evento e la sua pubblicizzazione. Non appena abbiamo visionato il regolamento lo abbiamo segnalato nella pagina del nostro sito relativo all’evento.
          Se hai avuto problemi mi dispiace, ma ti assicuro che non era nostra intenzione.

          Per completezza riporto l’intro del regolamento redatto dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini:

          “I nostri amici a quattro zampe possono accompagnarci quasi ovunque lungo le piacevoli passeggiate nel Parco, con l’unica accortezza di tenerli sempre guinzaglio, una norma, questa, finora vigente nell’intero territorio nazionale e che tutela anche i nostri cani da possibili aggressioni da parte dei cani da pastore e della fauna selvatica, un rischio sempre possibile negli ambienti naturali e di montagna.
          Non dobbiamo dimenticare, però, che, soprattutto negli ambienti più sensibili, il cane è anche un fattore di rischio nei confronti della fauna tutelata: in questi ambienti, come sotto indicato, l’accesso dei cani non è consentito. “

  19. […] WM1 e Peruffo hanno deciso di partire uno dei prossimi giorni per il Vajo Scuro, orrido di roccia, guglie, canali e verticalissime pareti, sentiero alpinistico tra i più belli e selvaggi delle Piccole Dolomiti, passaggio iniziatico per tutti gli alpinisti vicentini e un tempo parziale ramo delle vie di passo che proteggevano da gambe indiscrete uomini che non volevano farsi prendere. Nei pressi della parte mediana del vajo inizia l’antico e quasi sepolto Sentiero dei Contrabbandieri. […]

  20. […] di un’intervista che WM1 ha rilasciato a Radio Onda d’Urto di Brescia. Ricordiamo che il calendario delle presentazioni è qui. Buona lettura e buon […]

  21. Io ad esempio è un tot che penso a cosa potreste fare se un bel dì v’incamminaste sulla via di Santiago di Compostela… e ci penso ancor di più dopo la lettura di Point Lenana che è arrivato in un momento in cui, come dire, quasi mi aspettavo uscisse… o ci speravo…

  22. […] Le prossime date, insieme a quelle delle presentazioni "normali" (ehm…) da qui a fine ottobre, sono nel calendario. In questo nuovo speciale, il più ricco da quando è uscito il libro, […]

  23. Io domani in Val Rosandra ci sono. Dettagli e orari verranno dati stasera? Oppure c’è già un programma?

    • L’orario preciso lo stabiliamo stasera, ai presenti verrà comunicato direttamente e per gli altri lo twitteremo con hashtag #PointLenana. Il ritrovo sarà con ogni probabilità al Premuda.

  24. Spero davvero che i sudtirolesi accorrano numerosi alla presentazione di #PointLenana a Bolzano mercoledi’ prossimo. L’Alto Adige compare cosi tante volte nel racconto (da Emilio Comici in Val Gardena a Felice che fa da mediatore tra Austria e Italia negli anni 60), ma soprattutto il libro offre degli spunti di riflessione sui temi dell’ irridentismo e della connivenza con i regimi che andrebbero approfonditi finalmente anche in Sudtirolo. Complimenti e in bocca al lupo!

  25. Per chi vuole venire al Cippo Comici in Val Rosandra (#Trieste), camminata a tema #PointLenana, appuntamento alle h. 10 al Rifugio Premuda.

  26. […] Oggi, dopo quattro mesi e mezzo (e quarantotto presentazioni su settanta in calendario, qui le date fino a fine ottobre), il tour è diventato la prosecuzione del libro con altri mezzi, un’opera transmediale […]

  27. Accidentaccio! Da Milanese volevo venire il 1° ottobre a Pavia ma qui c’è Jewish & the city ed Erri de Luca. Qualche notizia in più sul 10 ottobre a Cardano al Campo? Qualche serata successiva in zona Milano?
    Grazie. Sono scelte difficili.
    Andrea

  28. […] Nuovo speciale su Point Lenana e tutto quel che lo circonda e accompagna. Nella scorsa puntata abbiamo definito il tour (de force) “un’opera transmediale” che vive di vita propria e prosegue il libro con altri mezzi.[…]