La storia fatta coi piedi (mozzati), ovvero: 7 errori di metodo nella ricerca delle «nuove #foibe»

Marc Bloch

Marc Bloch (1886 – 1944)

[Un piccolo vademecum per affrontare polemiche e campagne mediatiche a tema storico. Questo “eptalogo” è stato letto e distribuito oggi a Udine, durante la conferenza stampa di Resistenza Storica sulla presunta «foiba o fossa comune di Rosazzo» (l’ormai famigerata «foiba volante del Friuli orientale»). Sette punti che riteniamo utili anche al di là del caso specifico. Buona lettura.]

di Wu Ming

Tutti quelli che negli ultimi due mesi, nel territorio tra Udine e Gorizia, si sono riempiti la bocca con l’espressione «verità storica» o – peggio ancora – con «verità» senza aggettivi, dovrebbero leggere un libro, un saggio breve e di agile lettura considerato una pietra miliare della riflessione sulla ricerca storica. Si intitola Apologia della storia o Mestiere di storico, lo scrisse uno dei più grandi studiosi del Novecento, Marc Bloch.

Bloch era membro della Resistenza francese. Fu arrestato dalla Gestapo nella primavera del 1944, torturato e infine fucilato insieme ad altri 26 partigiani.  Apologia della storia uscì postumo, nel 1949. In quel libro, Bloch parla del metodo critico, di come maneggiare i documenti storici e di come nascano i falsi e gli errori.

Tra i primi insegnamenti che si possono trarre leggendo Bloch, ci sono questi:
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Periferia, degrado, RUSPA! La serata di #Bolzano che non è piaciuta a Lega, Casapound… e altri

Da sinistra: Flavio Pintarelli, Giuliano Santoro, Valerio Renzi e Wolf Bukowski. Immagine tratta da Salto.bz , testata on-line sudtirolese bilingue.

Da sinistra: Flavio Pintarelli, Giuliano Santoro, Valerio Renzi e Wolf Bukowski. Immagine tratta da Salto.bz, testata on-line sudtirolese bilingue.

A cura dell’Accademia della Ruspa.

Il 9 marzo, nella pienissima aula magna di un liceo bolzanino, tre autori Alegre (e giapsters) – Giuliano Santoro, Valerio Renzi e Wolf Bukowski – hanno parlato di «Periferia, Degrado, RUSPA!». Erano coordinati da Flavio Pintarelli, blogger (e giapster); la serata era promossa dall’associazione Dada Rose.

È stata l’occasione, come sentirete dire a Flavio nella registrazione, di posare uno sguardo esterno sull’ombelico Bolzano. Un ombelico di cui su queste pagine si è parlato più volte e in cui si annidano, quale lanugine: Prosegui la lettura ›

Blu, i mostrificatori e le sfumature di grigio. Una nostra riflessione su Internazionale

La cancellazione di Occupy Mordor, 12 marzo 2016

Bologna, XM24, 12 marzo 2016. La cancellazione di Occupy Mordor. Foto di Michele Lapini.

Sul sito di Internazionale, una sintesi della nostra posizione sulle ultime vicende bolognesi: street art, Blu, il potere a Bologna, la mostra Roversimonksy & Co. L’abbiamo scritta tenendo conto degli ultimi sviluppi.

Ringraziamo tutte le persone che da giorni stanno discutendo qui su Giap e in giro per la rete. I vecchi thread li abbiamo chiusi per evitare l’entropia, la discussione prosegue qui sotto.

#IlPiccoloRegno di Wu Ming 4 è in libreria. Ecco il primo capitolo in anteprima

Il Piccolo Regno

1. Il vecchio mulino

Era un edificio di mattoni rossi, nascosto dagli alberi e immerso nel silenzio. Sembrava un luogo abbandonato.
Julius si spinse in avanscoperta, ignorando gli avvertimenti di Ariadne. Io e Fedro fummo lasciati alla retroguardia, e arrivammo nello spiazzo davanti al mulino con cautela, guardandoci attorno. Le finestre erano chiuse, nessun cane da guardia, niente panni stesi. La ruota però girava e andammo a vederla. Quel moto perpetuo e circolare, con il suo mormorio liquido, aveva qualcosa di inquietante.
«A cosa serve?» chiese Fedro.
«A far girare la macina,» rispose Julius.
«E dov’è?»
«Dentro. Dove credi che sia?»
«Possiamo vederla?»
Ci scambiammo un’occhiata. Poi ci guardammo attorno. Un uccello palustre pescava nell’acqua bassa vicino alla riva; le rane guizzavano; le libellule volteggiavano tra i giunchi. A ciascuno la sua preda. Silenzio. Avremmo potuto essere gli unici esseri umani al mondo.
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#Bologna, giovedì 17 marzo, benefit per i denunciati durante l’azione con #Blu

Nel grigio dipinto da Blu

Rilanciamo dal sito di XM24:

«Quanto sa essere sciocco il potere quando ci si impegna? Siamo stati denunciati dalla polizia mentre cancellavamo l’opera di Blu! E con questa ci conquistiamo la denuncia più stravagante e imbecille dell’anno!»

Così scrivevano i compagni del Laboratorio Crash la mattina di sabato scorso, e c’è poco da aggiungere: se disegni sui muri ti denunciano, se cancelli i disegni ti denunciano… ma solo se non fai parte del «popolo delle spugnette», dei vari Retake e comitati «anti-degrado». In quel caso, il tuo è spirito civico da premiare.

Mentre tutti si chiedono se Bologna d’ora in poi sarà “più brutta”, noi diciamo che una terribile bellezza è nata. L’azione di sabato ha gettato i poteri locali nello scompiglio. Per la prima volta da tanti anni, si vedono alcune “eminenze” costrette a uscire allo scoperto e giustificarsi. Oggi chi ha voluto a ogni costo la mostra Roversimonksy & Co. è sulla difensiva.

Qui nel Principato di (Roversi) Monaco, si parte e si torna insieme. Per far sentire ai compagni denunciati la solidarietà del nostro mondo, e per raccogliere fondi per le spese legali, abbiamo organizzato una serata benefit. Prosegui la lettura ›

Ovest. 25 anni di lotte #NoTav in Val di Susa – di Wu Ming 1, terza e ultima puntata

Venezia, Canale della Giudecca, 8 marzo 2016. Foto di Michele Lapini

Venezia, Canale della Giudecca, 8 marzo 2016, h.12:20. Foto di Michele Lapini. Clicca per vedere una galleria della battaglia navale (ma solo dopo aver letto il racconto!)

Quando si dice il tempismo: proprio mentre i carabinieri fanno nuove perquisizioni in Val di Susa e la Procura di Torino sottopone nuovi attivisti a misure cautelari, su Internazionale arriva l’ultima puntata della miniserie di Wu Ming 1 sui No Tav, con fotografie di Michele Lapini.

Stavolta si racconta di vigneti, di frane incombenti, di condizioni di lavoro nel cantiere-fortilizio, di gabinetti, del SAP che si lamenta dei gabinetti, di violenza poliziesca, di un compressore caduto per la patria, di una finta aggressione per le strade di Torino, di una delle più grandi collette di tutti i tempi, del Groundhog Day di Matteo Renzi e infine di una battaglia navale a Venezia, da dove rientriamo in camminata lunare, con dei salti di sei metri ci vedete avanzare.

Un sentito grazie alle compagne e ai compagni di Alpinismo Molotov, che hanno fatto da lettrici e lettori di prova, e anche qualcosa di più.

Solidarietà al Nucleo Pintoni Attivi, alla Credenza di Bussoleno, al presidio No Tav di Venaus e a tutte le colpite e i colpiti da questa nuova operazione.

WM1 sarà di nuovo in valle sabato sera e domenica mattina – 19 e 20 marzo – ed è disponibile per qualunque benefit o iniziativa di sostegno.
[AGGIORNAMENTO: Sabato 19/03 h.18:30 reading in Piazzetta del Mulino, Bussoleno]

Intanto, buona visione.

P.S. Per chi non le ha ancora lette, qui la prima e la seconda puntata.

Street Artist #Blu Is Erasing All The Murals He Painted in #Bologna

blu03

Action against the rich and powerful who take street art off the street. English version below.]

Il 18 marzo si inaugura a Bologna la mostra Street Art. Banksy & Co. – L’arte allo stato urbano, promossa da Genus Bononiae, con il sostegno della Fondazione Carisbo. Tra le opere esposte ce ne saranno alcune staccate dai muri della città, con l’obiettivo dichiarato di «salvarle dalla demolizione e preservarle dall’ingiuria del tempo», trasformandole in pezzi da museo.

Il patron del progetto è Fabio Roversi Monaco, già membro della loggia massonica Zamboni – De Rolandis, magnifico rettore dell’università dal 1985 al 2000, ex-presidente di Bologna Fiere e di Fondazione Carisbo, tuttora alla guida di Banca Imi, Accademia di Belle Arti e Genus Bononiae – Musei della Città. Prosegui la lettura ›