
di Luca (già Wu Ming 3)
Prendete questo commento come un intervallo.
Un time out di questa straordinaria discussione-elaborazione collettiva, per la quale non si può che ringraziare ciascuno.
Non ho seguito la manifestazione di sabato.
Venerdì 14, verso mezzogiorno, ho avuto un infarto.
«Infarto miocardico acuto st-elevato a sede infero-posteriore trattato con angioplastica primaria e stent non medicati multipli della coronaria destra.»
E’ una roba che dura di più di quanto uno immagina, almeno io, per nulla istantanea. Tanto da farmi supporre, ora, di averne avuti degli altri. E le indagini cliniche lo confermerebbero pure.
Alle tre mi stavano infilando in corpo qualsiasi cosa, sembravo un puntaspilli, ero sveglio, e il dottore mi parlava e lavorava di sonde millimetriche e palloncini infinitesimi dentro arterie e cazzi vari. Mi faceva un po’ la radiocronaca del match, e alla fine ho pure visto gli highlights con le azioni più belle. Bravo dottore, m’ha salvato il cuore e il culo, il resto si vedrà. Da venerdì, è ufficiale, sono un anziano. L’età non conta.
Veniamo a noi.
E’ fascista l’infarto? No, meglio, è nichilista l’infarto?
Cazzo, mi voleva uccidere! Bastardo.
Si trattava con ogni evidenza di una minoranza di stronzi che ha occupato le mie arterie mentre tutto il resto del sangue manifestava e scorreva gioioso e pacifico nel mio organismo. Ecco un primo punto. Gli organismi fanno fatica a tollerare, a gestire, ad assorbire, i conflitti.
Le società, gli aggregati umani, le collettività, NON sono organismi. Sono entità altrettanto complesse, che però potrebbero, se allenate, gestirli meglio, addirittura fare dei conflitti uno tra i principali fattori di sviluppo.
Ma poi, torniamo a quei fottuti bastardi: da dove sono spuntati, chi cazzo li ha chiamati? Cosa ci facevano a casa mia? Per di più con intenzioni omicide verso il sottoscritto.
Merde. Sterminiamoli tutti. Fotografiamoli e facciamoli arrestare.
Ecco, io invece direi che è il caso di ragionarci su. Perchè c’è una storia. Ci sono cause che vengono da lontano, e altre che interagiscono sulla contingenza immediata. Perchè i tempi sono lunghi, a differenza di ciò che ci fanno credere, e spesso i conti si pagano in differita. Ma si pagano sempre.
E noi, come è sacrosanto, la crisi non la vorremmo pagare.
Anche se sappiamo che non sarà così. Che non è così.
E allora? Solita domanda: cosa rimane?
Accenno la mia inutilissima e parzialissima ipotesi.
Non ci sono bicchieri.
Né vuoti, né pieni, né mezzi.
Le cose si muovono, e continueranno a farlo. In nessun caso le governeremo.
Però si può fare la propria parte senza rassegnarsi che tutto vada alla cazzo di cane. E lavorare per questo significa accettare i tempi lunghi, molto lunghi.
L’ho già scritto altre volte qui. La catastrofe c’è già stata. E prima che politica ed economica, essa è stata culturale.
Chi ha davvero a cuore (bah) le cose deve moltiplicare i luoghi come questo, che sono preziosi non tanto per gli ottimi contenuti, quanto per la modalità, l’attitudine, la pedagogia – che sembra una brutta parola – con cui invita al confronto, alla discussione, alla crescita e alla condivisione.
E al conflitto, cazzo. Anche il nostro, soprattutto il nostro.
E non solo dentro la rete. Anzi, servono soprattutto fuori.
Sono ancora troppo pochi.
Però le cose si muovono. Il 15 ottobre è già passato.
Serve una nuova alfabetizzazione. Emotiva e politica.
Non basterà una generazione a svolgere il compito.
Ma si potrebbe essere fieri di cominciare.
Occupy everything.
State bene.
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@Wu Ming un abbraccio a WM4, WM1, WM2 (ché li conosco meglio) per la fatica di qs momento.
@luca in bocca al lupo e grazie per tanti interventi e per le chiacchiere di Maggio sulla filosofia coi bimbi.
Ben tornato Luca. Pensi e scrivi maledettamente bene!
Un abbraccio virtuale ai Wu Ming tutti.
Buona lotta Luca, c’è sempre bisogno di compagni come te per rimediare allo sfascio culturale di cui parli e far ripartire la lotta. Non fare stronzate eh!
In bocca al lupo!
Di certo la lucidità non ti manca nemmeno in un momento come questo, la salute piena spero seguirà a ruota.
in bocca al lupo, luca
(smrt fašismu, svoboda narodu)
Dico solo in bocca al lupo a Luca/WM3 e grazie a tutto il collettivo per il lavoro che sta facendo
Queste parole gettano uno sguardo sulle cose che chiamarlo obliquo è dire poco! :)
in bocca al lupo a tutti i corpi che resistono e lottano,
C.
…che dire,
seguo molto tutto il lavoro del collettivo, anche se in genere osservo in silenzio, e con attenzione. ma stavolta non riesco a non esprimere, “di tutto cuore” una miriade di auguri a guarire presto e bene per luca.
in bocca al lupo
“Internazionale” ha ripreso questo post:
http://www.internazionale.it/?p=66374&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
Che dire Luca…rimettiti presto. Che in tanti qua abbiamo tanto bisogno del tuo sguardo e dei tuoi consigli, senza i quali – almeno per me è così – spesso parleremmo solo annaspando.
Quello che avevo da dirti, Luca, te l’ho detto in privato.
Quello che avevo da dire sul 15/10, grazie alla vergogna della mia afasia davanti al tuo lucido cuore, l’ho messo di là, nel mucchio dei quasi 400.
Stammi sano, ci servi tanto quanto i tuoi indispensabili compadres.
e c’ha ragione girolamo: ci servi, stacci bene.
«Se non sapremo dare vita a esperienze non effimere di resistenza e costruzione di forme pratiche di convivenza e produzione sociale, verremo travolti» (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=4575)
In bocca al lupo Luca, e grazie. Grazie a tutti i Wu Ming, per tutto.
In bocca al lupo Luca, straquoto quanto detto da Adrianaaaa, ci “servi” e parecchio!
Non so se l’infarto è fascista ma so che il ciclo che il cuore compie – riposo, contrazione, riposo – si chiama rivoluzione: ho passato tante notti sveglia chinata ad ascoltarne una. Sono passati anni e c’è ancora.
Ti abbraccio.
Take care, bro. Fai perbene.
Luca, tieni alta la guardia e continua a scrivere.
Un abbraccio ad alto contatto.
in bocca al lupo luca
un abbraccio
Ringrazio anche io tutti voi. Ieri parlando con un’amica dicevo che Giap dovrebbe essere dichiarato “patrimonio nazionale” :-)
[…] si incancrenisce. I quotidiani sull’anomalia delle donne violente: qui e qui. Due. Un altro 15 ottobre (e un abbraccio forte a Luca, da parte mia). Tre. A proposito di narrazioni e di rete che poco […]
@Luca
Non ti conosco, ma ti ho “studiato” tanto, come ho fatto con gli altri (quando ancora non li conoscevo). Quindi ci tengo a inviarti da qui il mio augurio. E un sonoro vaffanculo a quel bastardo che si è infilato a casa tua.
Gaia
Anch’io commento per la prima volta, sono un lettore quotidiano ma silente.
In bocca al lupo a Luca, per il resto c’è tempo.
Un augurio di pronta guarigione Luca!
Bellissima questa analisi ;)
grazie di questo bellissimo articolo, con cui concordo, anche so ho una visione un po’ diversa di come sono andate le cose in piazza.
per quello che è successo il 15 non lo so, comunque l’infarto è senz’altro fascista! auguri di pronta guarigione e poi
http://www.youtube.com/watch?v=wyjNRmSPVMM
In bocca al lupo, Luca, anch’io aspettavo un po’ le tue parole e quando sono arrivate…che dire, grazie per essere venuto qui, a farci sentire che esiste un “noi”, e grazie a tutti i WM per tutto
un abbraccio
paola
Quando si dice metterci anima e corpo: questa è biopolitica, biofilosofia, biopoesia.
Grazie per condividere poeticamente (come da traduzione in Stella del mattino) e politicamente la tua esperienza drammatica declinandola al futuro, al comprendere le cose, per me un grande esempio di comportamento (*materialistico* ?)
““Don’t mourn, organize!” – Joe Hill
anche un cuore forte può far fatica a sostenere un animo grande. un abbraccio compagno!
Di catta e di briga vanno guglielmi bui nel bosco, pedrini e contenti, si inseguono e di me(gli)o ci sara’!
È un po’ ridicolo, io non ti (la?) conosco se non come un una serie di parole che appaiono di tanto in tanto su un sito “web”, ma mi dispiace.
Sarà che quella serie di parole porta un senso che trovo maledettamente importante.
Stai bene.
In bocca al lupo Luca, davvero.
Per quanto sembri strano a dirsi, vi sento compagni di lotta molto forti, incredibilmente vicini. Se sono arrivato a certe elaborazioni lo devo a voi(wuminghi o ex).
Luca rimettiti in piedi, che di compagni come te non si può fare a meno.
“Mi rivolto, dunque mi diramo” Così dovrebbero parlare gli uomini al rogo che eleva la loro ribellione.
René Char
Il mio segno di rispetto, di amore. Per te, Luca, per voi, WuMing, e per tutti coloro che, partecipando di questo spazio e di questo tempo, rendono sempreverdi le mie diramazioni.
Sara
“Le società, gli aggregati umani, le collettività, NON sono organismi. Sono entità altrettanto complesse, che però potrebbero, se allenate, gestirli meglio, addirittura fare dei conflitti uno tra i principali fattori di sviluppo.”
Questo passaggio dell’intervento di Luca è chiarissimo. I travisamenti, francamente, non me li spiego.
non aggiungo altro all’analisi del trafiletto: bastano i punti elencati da WM1 per dimostrare lo squallore (umano e intellettuale) in cui si agita chi l’ha scritto…
Come si diceva una volta, ricevere attenzioni non proprio gradevoli dalla stampa di destra è sempre motivo d’orgoglio.
Caso mai immeritato.
L.
@WM1,
riformulo: mi riferivo allo squallore del trafiletto.
scusatemi!
ma poi il fascismo non e’ (anche) rimozione del conflitto? l’ idea che ci sia una comunita’ (ad es. quella nazionale) armoniosa e a-conflittuale, la cui armonia viene turbata da qualche estraneo (ad es. l’ extracomunitario), non e’ tipico del fascismo?
Di la verita’, lo smalvino ti e’ venuto al rigore del Bayern. :-) Spero che sia tutto ok…
Grazie di tutto a tutti e 5
Un abbraccio
[…] this Wu Ming blog post, plus anything I’ve been reading over the last […]
[…] Here’s part of a comment from the Wu Ming blog post […]
gli accampati di trieste festeggiano la giornata delle forze armate:
http://www.youtube.com/watch?v=T-3zfXht6LY
http://www.youtube.com/watch?v=j-XWIY5fRrA