Stella del mattino in classifica (7° nella narrativa italiana)

Maggio 6th, 2008

Secondo i dati forniti da [non possiamo citare l'istituto perché la classifica non è ancora pubblica] relativi alla settimana 27 aprile – 3 maggio, Stella del mattino ha concluso la prima settimana di presenza in libreria piazzandosi al settimo posto della narrativa italiana (24esimo nella classifica generale). E il risultato di SDM è ancor più buono di quel che sembra: il libro è uscito di martedì (29 aprile), giovedì era il Primo Maggio e i giorni successivi sono stati di “ponte”. Non si è trattato di un’intera settimana, ma di cinque giorni, due dei quali quasi-festivi. Grazie di cuore a tutt*!

Ne approfittiamo per segnalare questa lunga e attenta recensione scritta da Saverio Simonelli, pubblicata sul sito “La compagnia del libro”.

Per Lawrence scrivo da solo – Intervista su “Io Donna” del Corsera

Maggio 3rd, 2008

E se il mito d’Arabia avesse incontrato a Oxford tre scrittori, reduci dalla Grande Guerra? L’esercizio di fantasia diventa romanzo. Autore: Federico Guglielmi, uno dei Wu Ming. Il n.4

T.E. Lawrence

di Monica Vignale

Federico Guglielmi (meglio noto come Wu Ming 4) ha incontrato T.E. Lawrence (meglio noto come Lawrence d’Arabia) in Corsica. Era l’estate del 2003. Non capita a tutti, evidentemente, di portarsi in vacanza un memoriale di guerra dato alle stampe sessant’anni prima. Ma si sa come sono gli scrittori. Guglielmi si è lanciato a capofitto nella lettura de I sette pilastri della saggezza, il racconto bellico del colonnello inglese che ha guidato la rivolta araba contro i turchi. E ammette che non è stato per caso. “Qualche mese prima c’era stata l’invasione dell’Iraq. Senza quella coincidenza forse l’idea del romanzo non mi sarebbe venuta”. Il romanzo è Stella del mattino, appena pubblicato da Einaudi nella collana Stile Libero Big.

Quattrocento pagine su Lawrence d’Arabia, uno dei personaggi più affascinanti e controversi di tutti i tempi.
“Un mito più attuale che mai: in Gran Bretagna se ne discute ancora animatamente settant’anni dopo la morte. L’interrogativo è lo stesso di allora: che facciamo col Medio Oriente, liberiamo o sottomettiamo? Del resto gli inglesi, fino a pochi mesi fa, erano asserragliati a Bassora esattamente come nel 1920…”

Read the rest of this entry »

Su Panorama on line, intervista a Wu Ming 4

Maggio 1st, 2008

Molto buona.
Già che c’erano potevano pure linkarci, ma non c’è rosa… :-)
E Jadel che dà del “Lei” a WM4 è straniantissimo, viene da rispondere: “Ma mi facci il piacere!”

PARACINESI E MALETESTE

Aprile 29th, 2008

Il signor Malatesta, uomo dalle troppe certezzeIn calce all’articolo di Stefano Malatesta su Lawrence d’Arabia (La Repubblica 27/04/2008)

Le lezioni di storia possono essere una gran bella cosa per chi fruga nel passato a caccia di vicende accattivanti da tradurre in narrativa. Quando poi le lezioni di storia accompagnano l’uscita di un romanzo storico, verrebbe da ringraziare lo spirito di servizio di chi ce le elargisce. Tanto più che un personaggio ambiguo e discusso come T.E. Lawrence, protagonista di Stella del mattino, ha senz’altro bisogno di essere inquadrato a uso e consumo dei lettori italiani, che magari lo conoscono solo per il famoso kolossal di David Lean e poco altro.

Il problema si pone quando le lezioni di storia sono sbagliate. Ovvero quando si basano su argomentazioni di mezzo secolo fa, ampiamente superate dal dibattito storiografico successivo.

Per quanto riguarda Lawrence d’Arabia sembra proprio che le cose stiano così. Se si legge la postfazione all’edizione italiana de I Sette Pilastri della Saggezza (scritta da Nemi D’Agostino nel 1974 e mai aggiornata dall’editore) o l’articolo di Stefano Malatesta (nella foto) che accompagnava l’anticipazione di Stella del mattino sulle pagine di “Repubblica”, la sensazione è di trovarsi negli anni Cinquanta del secolo scorso. Read the rest of this entry »

Sul blog Erba Mate, lunga intervista a WM4 su Stella del Mattino

Aprile 28th, 2008

Su Repubblica di oggi…

Aprile 27th, 2008

Richard Aldington, poeta, saggista, biografo (1892-1962)…anticipazione di Stella del mattino, di cui viene riportato un capitolo.
Ringraziamo per lo spazio e l’attenzione.
Peccato soltanto che di fianco, a firma di Stefano Malatesta, appaia una colonnina non certo avara di giudizi avventati e, soprattutto, sottilmente liquidatoria nei confronti del libro.
Libro che sarebbe sempre d’uopo leggere, prima di scriverne; e di cui – surtout – non sarebbe male tenere a mente che è un romanzo, non un saggio, e quindi contiene alcune, ehm, trappole.
Mah. Davvero si pensa che basti sfogliare velocemente, orecchiare due cosette sul conto di certi “autori paracinesi” (sic) e fare unico affidamento su una biografia di Lawrence scritta più di cinquant’anni fa (da tempo superata e rimessa in prospettiva a partire da scoperte d’archivio più recenti), per far figura da “esperti”?
Per giunta… sbagliando il titolo dell’unico libro che si cita?
E dar mostra di crogiolarsi in una visione attempata – asfittica ed eurocentrica – della guerra araba, tesa a negare in toto la soggettività “indigena”, non rischia, se non di rovinare, almeno di screziare une certaine réputation da “uomo di mondo”?
E – lo chiediamo a te, lettore o lettrice – non è forse meglio ricevere una stroncatura violenta ma motivata da parte di qualcuno che abbia davvero letto il libro, piuttosto che un giudizietto sbrigativo nascosto in un accrocchio di luoghi comuni e sentenzine snocciolate con tono saccente?
Tutto questo dando a intendere che l’autore del libro (o meglio, gli “autori paracinesi”, ché nemmeno si conosce la differenza tra “Wu Ming 4″ e “Wu Ming”) non sia al corrente di testi che invece furono non l’approdo, ma il semplice punto di partenza delle ricerche, anni fa. Non è certo Wu Ming 4 a non sapere che il dibattito è andato avanti. E’ andato avanti eccome, e più di quanto sospetti Malatesta.
Qui dabbasso, l’articoletto. Nei prossimi giorni, una spiegazione dettagliata dei punti su cui viene fatta confusione. Non che ce ne impippi davvero qualcosa, né pensiamo di potere – coi nostri “poveri” mezzi – contrastare una potenza di fuoco come quella dispiegata stamattina, ma è nei tuoi confronti, lettore o lettrice, che abbiamo il dovere di essere chiari e trasparenti. Anche questo fa parte della nostra pluriennale “inchiesta militante” sull’industria culturale.
(Nella foto: Richard Aldington, scrittore e biografo, 1892-1962)
Read the rest of this entry »

Il folletto del mondo. Come nasce Stella del mattino

Aprile 18th, 2008

A tutt’oggi Lawrence d’Arabia di David Lean (1962) è considerato uno dei dieci film più belli della storia del cinema.
Personalmente sono d’accordo. Non saprei bene dove collocarlo nella mia personale Top Ten, ma certo vi rientra. Cast, colonna sonora, fotografia, regia, sceneggiatura: tutto contribuisce a farne un capolavoro che ancora tiene testa ai kolossal dell’era digitale. E’ talmente vero che alle parole “Lawrence d’Arabia” parecchi di noi visualizzano la faccia di Peter O’Toole, anziché quella del colonnello Thomas Edward Lawrence.
A questo si aggiunga che stiamo parlando di una figura quanto mai controversa, oggetto di biografie e controbiografie, scoop e rivelazioni che si susseguono da decenni. Lady D gli fa un baffo.
Con questa premessa dovrebbe già essere chiaro che per scrivere Stella del mattino ho dovuto prima di tutto aggirare un problema. Si trattava di fare i conti con uno dei personaggi più dibattuti del XX° secolo, grazie al suo best seller – I Sette Pilastri della Saggezza – e a una pietra miliare della storia del cinema.
Inevitabilmente ho optato per raccontare quella vicenda da un punto di vista particolare, scegliendo sguardi diversi, spiazzanti, che mi portassero per quanto possibile lontano dalle immagini fin troppo note.
Tutto è partito da una coincidenza, che a sua volta ne ha chiamata un’altra… e il risultato è il romanzo.
Read the rest of this entry »

La pista di Pollicino

Aprile 15th, 2008

Da un’intervista al Corriere della sera, pagine bolognesi, 12 gennaio 2008:

“Il romanzo si intitola Stella del mattino e lo riteniamo una delle cose migliori uscite dalla nostra officina. Di certo è il più solido dei nostri romanzi solisti, e il più vicino a quelli collettivi. Wu Ming 4 ci lavora da molto tempo, nel corso degli anni ha seminato molti indizi su tematica, personaggi e ambientazione. Ha praticamente “preso appunti in pubblico”, non è difficile riconoscerli e metterli in fila, sono sul nostro sito, formano una “pista di Pollicino”: Lawrence d’Arabia, J. R. R. Tolkien, Robert Graves, la prima guerra mondiale… Teniamo molto a quest’uscita, il libro è scritto da un singolo ma tocca corde che sono care a tutta la band.”

Prologo

Aprile 15th, 2008

La linea dell’orizzonte, netta come un taglio di spada, divide la terra dal blu viscoso che la sovrasta. A perdita d’occhio, pura assenza. Di cose, piante, animali. Un nulla uniforme, senza barriere per lo sguardo. Muoversi o restare fermi non sembra fare differenza. Eppure le ombre cortissime precedono i dromedari, che avanzano sulla superficie lattea con passo inesorabile. Gli esseri umani siedono in bilico, fluttuanti, i volti bendati perché il riverbero non bruci gli occhi. Procedono in fila, muti e ciechi, affidati all’istinto del cammino, lo stesso da mille anni, da quando il primo pellegrino attraversò quella distesa, percependo la propria finitezza, insieme alla sofferenza fisica che lo avvicinava a Dio, il Clemente e Misericordioso.
Read the rest of this entry »

Wu Ming 4, Stella del mattino

Aprile 11th, 2008

Copertina Stella del mattinoIn libreria dal 29 aprile 2008

Il cavaliere è vestito di bianco e nessuno può vederlo in volto. Ha il potere di distruggere ciò che tocca e il dono di essere ovunque. Nessuno sa dove si nasconda, appare e scompare, il deserto è la sua casa, le rocce il suo cibo. E’ come l’aria, è il vento che soffia. Un giorno attraversa il Grande Nefudh, il giorno dopo si bagna nel Mar Morto. Il suo nome vola da un’oasi all’altra. I pellegrini in viaggio verso la Mecca lo avvistano nelle tempeste di sabbia e lo chiamano Iblis, il Diavolo. Tutti lo temono.
Anche tu.

Oxford, 1919. Il Primo conflitto mondiale è appena terminato e una schiera di giovani reduci torna sui banchi universitari. Le ombre dei compagni morti popolano le loro notti e la routine accademica non ha risposte da offrire all’orrore vissuto al fronte.
Da un giorno all’altro l’austera quiete dei college è turbata dall’arrivo di T. E. Lawrence, il leggendario «Lawrence d’Arabia». Partito da Oxford come archeologo e divenuto ispiratore della rivolta araba contro i turchi, l’uomo d’azione ha ora un nuovo incarico: scrivere il memoriale della propria impresa. Read the rest of this entry »