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Guerra d’Etiopia

Il vittimismo fascista nelle città italiane: storia di una lapide.

di Wu Ming 2

Il 18 novembre di ottantacinque anni fa diventavano operative le sanzioni commerciali decise dalla Società della Nazioni contro il Regno d’Italia, dopo l’invasione fascista dell’Etiopia. Due giorni prima, il Gran Consiglio del Fascismo decideva che in tutti i municipi del paese doveva essere murata una lapide a ricordo dell’assedio economico.

Si dispose che le targhe fossero scolpite su una lastra di marmo di Carrara, in tre diverse dimensioni, ma con il medesimo stile e la stessa iscrizione:

18 novembre 1935, XIV. A ricordo dell’assedio / perchè resti documentata nei secoli / l’enorme ingiustizia / consumata contro l’Italia / alla quale / tanto deve la civiltà / di tutti i continenti.

Il testo era in linea con il tipico vittimismo all’italiana, gonfiato dalla propaganda di regime, dal momento che l’embargo durò appena otto mesi e fu tutt’altro che “enorme”, visto che vari paesi lo aggirarono, trovarono scuse e cavilli, mentre altri – come gli Stati Uniti – nemmeno facevano parte della Società delle Nazioni. Prosegui la lettura ›

#Bologna, 3-4 marzo 2017: ritorna Resistenze in Cirenaica. Il colonialismo italiano di ieri, l’imperialismo italiano di oggi | #4MBO

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A Bologna il 4 marzo sarà giornata di mobilitazione in difesa degli spazi autogestiti. In tutta la città si svolgeranno iniziative a sostegno delle esperienze minacciate, in primis XM24. Per quel weekend stavamo già organizzando al Vag61 la due-giorni di fine inverno di Resistenze in Cirenaica. Coglieremo la palla al balzo, e la voce di questo collettivo di collettivi si unirà al coro «diversamente intonato» che ne canterà quattro ai poteri della città.
Ecco il programma della due-giorni. Prosegui la lettura ›

RESISTENZE in Cirenaica. Un cantiere di narrazioni tra Africa e partigiani (a Bologna)

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Il volantino. Clicca per ingrandirlo.

La sera del 12 giugno, dalle h.19:30, ci ritroviamo al VAG61, via Paolo Fabbri 110, nel rione Cirenaica di Bologna, per una grande cena di finanziamento. Raccoglieremo fondi per il progetto «RESISTENZE in Cirenaica», di cui vi stiamo per parlare. La cucina sarà nelle sapienti mani della rete Eat The Rich. Niente prenotazione, si arriva e si mangia. Offerta libera. Prosegui la lettura ›

Affile, Grazianilandia. L’eredità razzista e il mausoleo delle sfighe

Graziani semi-ignudo, 1937

Graziani con le chiappe al vento, 1937. Clicca per ingrandire.

di Wu Ming 1

E’ accaduto il mese scorso. Ad Affile, piccolo comune a est di Roma, la giunta di «centrodestra» – chissà quando ci libereremo di quest’eufemismo! – ha inaugurato un sacrario dedicato a Rodolfo Graziani (1882 – 1955).
Graziani – che è sepolto nel locale cimitero – fu governatore della Cirenaica durante la «riconquista» fascista della Libia (1930-31), comandante del fronte sud durante l’invasione dell’Etiopia (1935-36), viceré d’Etiopia nel biennio 1936-37 e comandante delle forze armate della Repubblica di Salò durante la guerra civile del 1943-45.
L’edificio – di una bruttezza e mediocrità da rimanere soffocati – è costato 130.000 euro sborsati dai contribuenti, fondi che la Regione Lazio aveva stanziato per altro uso. Il Comune li aveva chiesti per la riqualifica del parco di Radimonte e per un generico sacrario “al Soldato”, progetto senz’altro discutibile ma non equivalente alla commemorazione di Graziani, che pare non fosse menzionato in nessun documento.
Il podestà Il sindaco Ercole Viri si è difeso dicendo che «ad Affile quando si dice “il Soldato” si intende solo Graziani». Ah, beh, non fa una piega. Prosegui la lettura ›