La bufala grillina sui «#notav che votano Lega», la «mozione No Tav» del #M5S e altre storie di disonestà intellettuale

di Davide Gastaldo * e Wu Ming 1

Sono nuovamente momenti caldi per i No Tav. Gli attacchi e la demonizzazione del movimento sono ripresi, come sempre accade in concomitanza di eventi significativi – in questo caso il Festival Alta Felicità e alcune scadenze legate ad appalti per l’opera. Torna in auge la «violenza No Tav», cosa ampiamente pronosticata da uno di noi nell’intervento «Fuori dalle secche», risalente al marzo scorso.

Quest’anno però la campagna denigratoria si è arricchita di un’accusa, nuova per forma e sostanza: quella di essere «leghisti» e «traditori del movimento 5 stelle».

Ma andiamo per gradi. Prosegui la lettura ›

I Quaderni di Arda – rivista di studi tolkieniani e mondi fantastici

«E sopra tutte le montagne dei Pelóri si levava la cima sulla sommità della quale Manwë pose il proprio trono. Gli Elfi chiamarono Taniquetil la montagna santa, e Oiolossë, cioè Biancore Eterno, ed Elerrína, cioè Coronata di Stelle» – J.R.R.Tolkien, Il Silmarillion

Abbiamo scelto l’acquarello realizzato da Tolkien nel 1928 che rappresenta Taniquetil come viatico per la nascita dei Quaderni di Arda, una rivista italiana dedicata all’opera di J.R.R.Tolkien e ai mondi di fantasia. Avrà una cadenza annuale e il primo numero uscirà a dicembre. Nel board si contano accademici, traduttori, scrittori, nonché alcuni dei più importanti studiosi stranieri della materia tolkieniana.

A guidare la redazione c’è Wu Ming 4. Questo è il sito della rivista:

www.iquadernidiarda.it

La «sinistra di destra», la lotta di classe e il «decoro». Conversazione con Wolf Bukowski e Mauro Vanetti

Copertine de La sinistra di destra e La buona educazione degli oppressi


[Nella primavera scorsa, a distanza di due settimane l’uno dall’altro, sono usciti due libri molto importanti: La buona educazione degli oppressi di Wolf Bukowski e La sinistra di destra di Mauro Vanetti. Libri che dialogano tra loro a più livelli, non a caso molte persone li hanno letti o li stanno leggendo come se fossero due volumi di una stessa opera. Libri dei quali siamo orgogliosi, perché Giap ha fatto da banco di prova per entrambi i progetti: Wolf e Mauro scrivono su questo blog da anni e nelle loro pagine hanno sviluppato riflessioni proposte qui. E che qui ora proseguono: nel lungo scambio che state per leggere, avvenuto via mail nelle ultime settimane, W. e M. riflettono su sinistra, classi sociali, sovranismi, diritti, «sicurezza» e «decoro», partendo ciascuno dal libro dell’altro, “pungolati” da Wu Ming 1 e Luca Casarotti. Buona lettura.]

Wu Ming 1

Allora, come avevamo stabilito, comincia l’autore del libro uscito per primo. Vai, Wolf. Prosegui la lettura ›

«E allora i terremotati? Perché non aiutate loro invece dei migranti, eh?» Ecco un’intervista a chi aiuta entrambi.

Clicca per leggere l’intervista di Terre in Moto a Giovanna Bianco, psicologa, psicoterapeuta e referente del Progetto Sisma di Emergency nel maceratese.

«La prima cosa sulla quale occorre fare chiarezza è che, nonostante i mezzi di informazione se ne siano dimenticati per mesi, la situazione all’interno del cratere non ha mai smesso di essere critica. Lungaggini burocratiche, ordinanze, inefficienza e un generale stato di caos informativo hanno sfibrato un tessuto sociale ed economico già devastato dagli eventi tellurici. Tanto da portare qualcuno a parlare di una vera e propria “strategia dell’abbandono”.»

Così scriveva In punta di sella nell’articolo «#Terremoto, un viaggio che non promettiamo breve. Rapporto dalle Marche a cinque mesi dalla prima scossa». Lo pubblicammo su Giap nel gennaio 2017, ma sembra scritto solo pochi giorni fa.

Non era la prima volta che ci occupavamo del devastante sisma noto ormai con il nome vuoto «Terremoto Centro Italia»: a poche settimane dalle scosse di ottobre 2016 avevamo già pubblicato un pezzo tristemente premonitore: «Non c’è nessun post-terremoto. Rapporto dalle Marche che non fanno più notizia».

Nel febbraio 2017 tornammo a ragionare, stavolta a voce alta, di strategia dell’abbandono: in cosa consiste? Quali interessi serve?

Abbiamo poi partecipato al Terre in Moto Festival, e contribuito a organizzare la seconda festa galattica di Alpinismo Molotov sui Monti Sibillini. Prosegui la lettura ›

La giunta Merola e la pelle di #XM24 (e i suoi muri) – di Wolf Bukowski

di Wolf Bukowski

Come un comico a corto di idee, il sindaco di Bologna Virginio Merola porta avanti la sua scadente imitazione di Salvini, ma le battute gli escono sempre peggio di quelle dell’originale. Se il ministro degli interni, dopo ogni spietato sgombero, ripete la formuletta di successo «La pacchia è finita!», Merola conia invece il pallido «La telenovela è finita». Anche qui la posta in gioco è uno sgombero – quello di XM24 – con cui Merola spera di far dimenticare la serie infinita di fallimenti sociali e urbanistici dei suoi due mandati da sindaco.

La telenovela per Merola sarebbe la trattativa con XM24, trattativa che in realtà non è mai decollata per l’ostinato rifiuto al dialogo da parte dell’amministrazione. Ma la vera telenovela, quella di cui lui e i suoi assessori sono sceneggiatori, registi e protagonisti unici e autoreferenziali, continua a sfornare puntate, e ciascuna si rivela alla bassezza delle aspettative. Prosegui la lettura ›

Per Andrea #Camilleri: le nostre recensioni degli anni Zero

[Negli anni dal 2001 al 2008, in aggiunta a Giap, curavamo una newsletter semestrale, che spedivamo a giugno e a dicembre, cripticamente battezzata Nandropausa. Era un bollettino interamente composto da recensioni; parlavamo, insomma, dei libri che ci erano piaciuti nei mesi precedenti.
Andrea Camilleri fu uno dei nomi più ricorrenti. Tra il 2003 e il 2007 recensimmo La presa di Macallè, Privo di titolo, Le pecore e il pastore, Maruzza Musumeci, Voi non sapete e la lunga monografia curata da Gianni Bonina Il carico da undici, poi ripubblicata col titolo Tutto Camilleri.
Programmaticamente, non recensivamo – anzi, nemmeno leggevamo – i romanzi della serie di Montalbano, perché, allora come oggi, pensavamo che il Camilleri interessante fosse quello dell’altra produzione.
Come tributo all’esimio collega appena scomparso, abbiamo raccolto quelle recensioni, e le riproponiamo qui sotto. Buone letture. WM]
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La narrazione della storia in Wikipedia: pratiche, ideologie, conflitti – di Nicoletta Bourbaki

Così appariva, sul Venerdì del 28/06 scorso, la rubrica nella quale Gad Lerner poneva di nuovo il problema delle pagine di storia sulla Wikipedia italiana.

di Wu Ming

Nicoletta Bourbaki, come ben sa chi segue Giap, è un gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico in rete, sulle false notizie a tema storico, sulla riabilitazione dei fascismi in tutte le sue varianti e manifestazioni. Il gruppo si è formato nel 2012 in seguito a una discussione su questo stesso blog e ha al suo attivo molte inchieste e diverse pubblicazioni. Ha anche scritto Questo chi lo dice? E perché?, una guida alle bufale storiche pensata per usi didattici.

Lo pseudonimo collettivo «Nicoletta Bourbaki» è un détournement transfemminista di «Nicolas Bourbaki», maschilissimo gruppo di matematici francesi attivo dagli anni Trenta agli anni Ottanta del XX secolo.

Nicoletta si è a lungo occupata di come, sulla Wikipedia in lingua italiana, le voci dedicate alla storia del Novecento siano oggetto di continue e pesanti manipolazioni da parte di utenti di destra ed estrema destra. Ciò riguarda principalmente – ma non esclusivamente – le voci dedicate al fascismo e alla Resistenza.

Stiamo parlando di centinaia di voci. L’inquinamento è in corso da anni e, per quanto possa suonare controintuitivo, non procede con vandalismi bensì tramite un esibito formalismo, un rispetto alla lettera – ma sarebbe meglio dire: di facciata – delle regole che la comunità wikipediana si è data per evitare l’aborrito POV [Point of View, la non «neutralità» delle voci]. Prosegui la lettura ›