Ripartenze di fine estate: camminate narranti, presentazioni, spettacoli, uscite editoriali

Marcia sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo, nel paesaggio sconvolto da Italcementi. Un territorio in incredula attesa di una mega-frana e di una mega-onda che sconvolgerebbe il territorio circostante. Gli altri appuntamenti camminanti sono il 2 settembre alla risaia di Ponticelli (BO), il 3 settembre a Bologna, il 18 settembre sui Monti Sibillini. Dettagli nel post qui sotto.

L’ultimo mese dell’estate 2022 ci trova ancora al lavoro sul primo romanzo collettivo del nuovo decennio e nel nuovo scenario. Il nostro primo libro post-pandemia. Siamo al terzo giro di bozze, ormai dovrebbe esser quasi fatta. Ci muoviamo verso l’inizio, perché, come diceva quel tale, «l’inizio è davanti a noi». La scrittura di un libro è la sua preistoria, la sua storia comincia quando esce nel mondo. In fondo, vale per chiunque di noi.

In quest’ultimo scampolo della preistoria di UFO 78, per l’ennesima volta riprendiamo un po’ di fili e aggiorniamo su certi giri di ruota, su un po’ di quel che si muove intorno a noi, nella Wu Ming Foundation. Nei prossimi giorni e settimane sono in programma camminate – 28 agosto sopra il lago d’Iseo, dal 2 all’11 settembre attraverso il territorio bolognese, 18 settembre sui Monti Sibillini – e presentazioni in Italia e Francia, nonché varie uscite editoriali. Nel frattempo sono apparse alcune importanti interviste. Prosegui la lettura ›

Morte di un giallista bolzanino: un mystery editoriale in una provincia estrema e incompresa

Sul sito della RAI dell’Alto Adige sono disponibilile prime due puntate tutte le quattro puntate del podcast – per la precisione, un radiosceneggiato – Morte di un giallista bolzanino.

[Aggiornamento 06/03/2023: da oggi Morte di un giallista bolzanino è anche su RaiPlaySound.]

La storia raccontata è quella dello scrittore Marco Felder, ed è al tempo stesso un dietro-le-quinte e un ponte gettato tra i romanzi della coppia Andreetto-Pispisa Tutta quella brava gente e La parola amore uccide*, entrambi editi da Rizzoli, oltre a contenere riferimenti che saranno compresi appieno leggendo il nostro UFO 78, che uscirà a ottobre per i tipi di Einaudi. Prosegui la lettura ›

Strategie del reincanto. Come uscire dal sortilegio del capitalismo? Dialogo tra Loredana Lipperini, Mariano Tomatis e Wu Ming 1

Elba Book Festival, 20 luglio 2022. Il direttore artistico Marco Belli, Loredana Lipperini e Mariano Tomatis in un momento clou della serata. Foto di Eleonora Carta.

La sera del 20 luglio 2022, a Rio nell’Elba, per la precisione in piazza Matteotti, Loredana Lipperini, Mariano Tomatis e Wu Ming 1, pungolati dal direttore artistico di Elba Book Festival Marco Belli, hanno discusso di incanto, “disincanto” neoliberale, reincanto (e scorciatoie verso reincanti tossici), meraviglia, magia, fantasmi e molte altre cose, a partire dai loro libri più recenti, rispettivamente: Nome non ha (Hacca Edizioni), Incantagioni (Nero) e La Q di Qomplotto (Alegre).

Durante la serata sono stati eseguiti un numero di mentalismo e un rituale per evocare il fantasma residente in quella piazza.

Un resoconto dell’evento, a botta ancora calda, l’ha fatto Mariano sul suo blog.

Grazie a Elba Book, e a tutte le persone che hanno reso possibile l’incontro.

Ecco l’audio completo. Si può ascoltare/scaricare direttamente qui e su Radio Giap Rebelde, la nostra audioteca disponibile su Archive.org, Apple Podcasts e ovunque si decida di inserire il feed.

Strategie del reincanto – Durata: 1h 35′

Strategie del Reincanto – Durata: 1h 35′

Di nuovo in marcia: Alpinismo Molotov, il territorio aggredito, i sollevamenti della terra

I sollevamenti della terra, manifesto.

Dal 2014 il logo di Alpinismo Molotov mostra il profilo di una montagna dentro una bottiglia incendiaria con lo stoppaccio pronto a essere acceso.

Oggi andare in montagna vuol dire questo: attraversare un territorio infiammato e febbricitante, un paesaggio in pieno sconvolgimento. Il surriscaldamento causa siccità, provoca crolli e stragi e appicca incendi quasi indomabili.

Tutto questo ha ripercussioni atroci in pianura. La Marmolada che viene giù e l’Adriatico che risale il Po in secca – l’acqua salata ha già raggiunto Taglio di Po, tra pochi giorni arriverà a Bottrighe – sono due immagini della stessa crisi.

Il territorio si trasforma rapidissimo, mostrandosi sempre più fragile. Eppure il capitalismo non smette di aggredirlo. In montagna lo fa con nuovi trafori, nuovi impianti di risalita, nuove colate di asfalto e cemento, nuove cattedrali nel deserto di roccia, nuovi «grandi eventi».

Un tempo «andare in montagna» volle dire unirsi alla guerra partigiana. Anche oggi per noi l’andare in montagna è legato al conflitto. Rifiutiamo una pratica alpinistica ed escursionistica presuntamente “pacificata”. Siamo dentro una bottiglia incendiaria, e si va in montagna per esserne sempre più consapevoli. Consapevoli che il nemico, l’invasor, è il capitalismo.

Dopo un rallentamento post-pandemico, Alpinismo Molotov annuncia la propria ripartenza. Lo fa sul suo blog, riprendendo i fili di molti discorsi e comunicando la propria adesione a «I sollevamenti della terra», la marcia contro le grandi opere che nei giorni dal 2 all’11 settembre attraverserà il territorio bolognese, dalla Bassa al Corno alle Scale (quota 1945).

Oltre alla marcia, ci saranno altre camminate a tema organizzate direttamente da AM, che le annuncerà e spiegherà nei prossimi giorni e settimane. Il blog torna in piena attività, ci si rimette in cammino. Buona lettura.

Che cos’è la Wu Ming Foundation?

Altopiano di Macereto (MC), camminata di Alpinismo Molotov durante la festa «Diverso il suo rilievo», 3 giugno 2018, fotografia di Michele Massetani.

Nuova fase, nuova pagina di presentazione. Di quelle che sui blog si aprono cliccando «About» o «Chi siamo». Ché molte e molti ancora non sanno, o non si orientano, o vogliono avere il «quadro della situazione». Buona lettura e buone ricerche.
También en castellano. Also in English. En français aussi.

A proposito del Po in secca, dell’«emergenza idrica» e di come raccontare quel che sta accadendo

Questa foto è del 2017.

Ci investe l’ennesima ondata di immagini del Po in secca, e ogni volta i media fingono stupore. Si parla di «emergenza idrica», ma l’espressione evoca uno stato di improvvisa eccezionalità ed è perciò falsante, sottilmente eufemistica e diversiva.

Ricordiamo che il futuro del Po, del suo delta, delle terre che circondano il suo corso tra Emilia e Veneto è proprio il tema del progetto Blues per le terre nuove, che Wu Ming 1 ha descritto qui.

Ricordiamo l’apparente paradosso di quel territorio: la siccità, insieme alla subsidenza del suolo e ad altre dinamiche in corso, agevola l’ingresso dell’Adriatico, che nel frattempo si innalza per lo sciogliersi dei ghiacci polari. La mancanza d’acqua prefigura un mondo sommerso. Di questo non parla nessuno. Riportiamo alcuni stralci del testo linkato sopra:

«L’Adriatico reclama già la costa. Ogni tanto divora decine di metri di spiaggia in un sol colpo irrompendo negli stabilimenti balneari. Lo fa sempre più spesso. In una di quelle occasioni, nell’inverno 2018, sul quotidiano La Nuova Ferrara ho letto l’ossimoro “fenomeni eccezionali sempre più ricorrenti”.

L’Adriatico reclama i corsi dei fiumi. Il Po è indebolito dalla siccità, dalla scomparsa dei ghiacciai e nevai alpini, dall’incuria… Durante l’estate il mare è più alto e più forte, e risale il fiume per chilometri e chilometri, creando problemi all’agricoltura – con quell’acqua non puoi irrigare i campi – e pericoli per la falda potabile. Nel 2017 l’intrusione ha toccato i diciotto chilometri, superando l’asta della Romea. Il record risale però al 2006, quando l’ingressione fu di trenta chilometri e mandò in tilt l’acquedotto di Taglio di Po. Dai rubinetti usciva acqua salata. Prosegui la lettura ›

Attenzione: la proiezione bolognese di A noi rimane il mondo trasloca al cinema Jolly


La proiezione bolognese di A noi rimane il mondo è spostata dal cinema Lumière al cinema Jolly, via Marconi 14 (per i foresti: poche centinaia di metri di distanza). L’orario resta uguale, le 18:30 di oggi.

Al Lumière c’era già il tutto esaurito ma continuavano ad arrivare richieste, così la direzione del Biografilm Festival ha optato per il Jolly, che è molto più capiente. È quindi ancora possibile comprare il biglietto in prevendita e probabilmente anche alla cassa.

Per chi invece non può venire, ricordiamo che il documentario di Armin Ferrari sarà disponibile sulla piattaforma MyMovies.it, nella sezione del Biografilm, per tre giorni a partire dalle h.19 di domani, 13 giugno.

Per quanto riguarda possibilità di vederlo nel resto d’Italia, altri festival a parte, dipenderà anche dall’esito del crowdfunding di Altrove Films.

Al termine ci si sposterà in piazzetta Pasolini, al BiograBook, dov’è confermata la chiacchierata post-visione con esponenti di Resistenze in Cirenaica, Alpinismo Molotov e Nicoletta Bourbaki.