Wu Ming Contingent meets Roma Ribelle!

wmcontingent

– Che si fa domani? Andiamo al concerto del Wu Ming Contingent?
– Un concerto dei Wu Ming? Cazzo dici? Quelli so’ scrittori, mica suonano.
– Invece pare che adesso fanno pure un disco. Cioè, non tutti e quattro. Due di loro con altri due musicisti.
– Vabbe’, ho capito: robe come Cadillac, o Razza Pagana, o il blues di Reinhold Messner. C’è uno che legge e gli altri che ci suonano sotto. Sai che palle… Prosegui la lettura ›

Oggi, settant’anni fa, i fascisti uccidevano Leone Ginzburg

Leone Ginzburg (Odessa 1909 - Roma 1944)

Leone Ginzburg (Odessa 1909 – Roma 1944)

Riproponiamo qui il testo che abbiamo scritto nel novembre scorso per gli ottant’anni della casa editrice Einaudi.

«Questa mia traduzione è nata nelle circostanze seguenti».

Il primo nome che ci è venuto in mente quando dalla casa editrice ci hanno chiesto un pugno di righe – un ricordo, uno spunto, qualcosa – sull’ottantennale della fondazione dell’Einaudi, è quello di Leone Ginzburg. A seguire, quello di Proust. Perché?
Perché nel giro di ventiquattr’ore si celebrano il centenario della pubblicazione di Du côté de chez Swann (14 novembre 1913) e l’ottantennale dell’Einaudi (il giorno dopo).
E perché c’è un collegamento forte tra Leone Ginzburg, la sua persecuzione da parte dei nazifascisti, la tragica fine a Regina Coeli… e la Recherche. Prosegui la lettura ›

Con i lavoratori della #logistica | Resistere a #Granarolo e ai padroni «buoni»

Ultima scena del film Lo squalo

Ne abbiamo scritto su Internazionale ormai svariati mesi fa; da allora la lotta dei facchini della logistica e, di conseguenza, la repressione si sono fatte ancora più intense e radicali. Soprattutto a Bologna e soprattutto alla Granarolo, ma anche in altre parti d’Italia. L’episodio recente che ha spinto il direttore della rivista Giovanni De Mauro a scrivere dell’argomento in prima persona è infatti accaduto a Milano: il pestaggio del sindacalista Fabio Zerbini da parte di una squadraccia padronale, o mafiosa, o entrambe le cose. Prosegui la lettura ›

Loredana Lipperini recensisce «Difendere la Terra di Mezzo»

cbaeihah500px

Ieri su La Repubblica è uscita la recensione di Difendere la Terra di Mezzo scritta da Loredana Lipperini. Molto centrata e potente, a nostro avviso. Si può leggere sul suo blog, QUI. A margine vale la pena far notare che i titolisti di Repubblica non si smentiscono mai. L’ultima volta che Loredana Lipperini si era occupata del lavoro di WM4 su Tolkien era stato nel 2010, con un’intervista a cui era poi stato apposto il titolo “Compagno Hobbit” (sic!). Ieri si è fatto il bis, con un riferimento alla “terza via del fantasy”. Ma che vogliamo farci? Mica vorremo interrompere le vecchie abitudini…

Speciale #PointLenana & #Timira | Emilio Comici Blues e altre storie

Point Timira

Dall’ultimo speciale congiunto Point Lenana / Timira è trascorso un mese. E’ tempo di mettere in ordine i nuovi materiali (audio, recensioni, interviste e quant’altro) e proporre ai lettori una nuova scorribanda nel duplice “oggetto narrativo non-identificato”.

E’ anche tempo di pubblicare il calendario delle nuove presentazioni di Point Lenana.
La scelta di aprile 2014 come mese d’uscita de L’Armata dei Sonnambuli consente a Wu Ming 1 di programmare un’ultima coda di tour (de force), prolungare l’arco fino a congiungere un aprile all’altro (Point Lenana, lo ricordiamo, è arrivato in libreria il 30 aprile 2013, giorno del 43esimo compleanno di uno dei due autori) e protendersi fino a toccare l’ottantina di date. Speriamo che a quel punto sia già in libreria una terza edizione del libro.
What a long strange trip it’s been.
Prosegui la lettura ›

Il giorno in cui Putin liberò #Trieste. Dietro la nostalgia del Kaiser, gli affari dello Zar

Putin libera Trieste

[Dato che i post precedenti hanno suscitato reazioni isteriche (*), siamo ben felici di proseguire la nostra inchiesta sul neoindipendentismo triestino – o meglio, sulla sfuggente organizzazione che vuole rappresentarlo di fronte al mondo, il Movimento Trieste Libera.
E’ giunto il momento di approfondire certe liaisons lobbistiche e affaristiche, per mostrare cosa vi sia dietro la facciata del Rathaus di cartapesta e i cumuli di paccottiglia nostalgica sull’Austria Felix (bigiotteria non meno reazionaria e strumentale di quella irredentofascista sulla Trieste «Italianissima»). Non è difficile trovare la direzione oltre la fuffa, basta seguire l’immortale consiglio:
FOLLOW – THE  – MONEY!!!рубль;;Ξ!!€!?!‡копе́йка‰!№♠♠!!!]

di Tuco (Martino Prizzi)

«Penso de gaver le balle piene de sta italia, che no fa altro che asecondar baluba, zingani, politici coroti, lesbiche, culatoni…. Che cojoni che go… Quando el Territorio Libero?» (dal profilo FB di un indipendentista, 19 novembre 2013)

Prosegui la lettura ›