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Notizie

Per Roberto Sassi (1960 – 2023)

Roberto Sassi

Soltanto poco fa ci è arrivata una notizia tremenda, una vera randellata. Sabato 15 luglio è morto all’improvviso, a poco più di sessant’anni (magnificamente portati) Roberto Sassi, amico e compagno bolognese che conoscevamo da una vita – dai primissimi anni Novanta – e con cui il confronto è sempre stato fecondo. Non sappiamo bene cosa sia successo, ci dicono che è morto di colpo mentre passeggiava nel parco dell’Arboreto, nei pressi di casa sua.  Prosegui la lettura ›

Radio Giap Rebelde | Due apparizioni di Ufo 78 e una di Se vi va bene bene se no seghe, tra Pisa e la Valsusa

Giuliana Misserville

■ La mano sinistra delle luci in cielo

Il 29 marzo scorso Wu Ming 2 ha presentato Ufo 78 alla libreria Tra le righe di Pisa, in dialogo con la critica letteraria Giuliana Misserville, nell’ambito della rassegna «Passione aliena».

Giuliana ha reso disponibile la registrazione come puntata del suo podcast «La mano sinistra» – il nome è un chiaro omaggio a Ursula K. LeGuin – e noi, con grande piacere, segnaliamo. Buon ascolto.

Ufo 78 a Rivalta di Torino, presentazione ad alta densità ufologica e punk.

Il 29 giugno Wu Ming 1 – introdotto da Paolo Fiorino del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) e in dialogo con Filo Sottile – ha presentato Ufo 78 a Rivalta (TO), nello spazio “Libri tra i fiori”. Un appuntamento della rassegna «Serre d’estate». Prosegui la lettura ›

In marcia con gli Ent. L’importanza delle lotte a Bologna contro il Passante, il cemento e il «green»

Il «green» – nemico del verde, avanguardia di asfalto e cemento – visto da Nicolò Balestrazzi.

«Non ci compete governare tutte le maree del mondo, bensì mettercela tutta a sostegno degli anni a noi assegnati, estirpando il male dai campi che conosciamo, in modo che chi vivrà dopo abbia terra sana da coltivare. Del tempo che farà non siamo noi a disporre.» (J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, RR, V. IX)

INDICE
1. Immagini e discorsi del post-alluvione: la «regione-modello» nella melma
2. Conseguenze di cemento e arboricidio: l’esempio del Savena
3. La lotta al «Passante di Bologna» dopo le piogge
4. Come ti “compenso” l’ecocidio
■ Pugno d’asfalto in guanto di velluto verde
■ Cementificare per «salvare il suolo»
5. «Ogni giorno qualcosa»: un ecosistema di lotte a Bologna
■ Due insegnamenti della lotta No Tav
6. La lotta al Passante è di portata nazionale ed europea
7. Materialismo fantastico
8. Verso il 17 (e 18) giugno

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Coraggio, fantasia e… pentolame! A Bologna si accendono le contestazioni contro il malterritorio

[Ieri, durante la «Giornata mondiale dell’ambiente», la classe dirigente bolognese ha subito due contestazioni da parte dei movimenti contro il malterritorio, la cementificazione e le grandi opere che stanno per abbattersi sulla città, in primis il cosiddetto «Passante di Bologna».

Da tempo esponenti della giunta e lo stesso sindaco Lepore devono fare i conti con simili proteste, ma quelle di ieri venivano dopo le recenti alluvioni, e soprattutto dopo i penosi, sguaiati tentativi – da noi documentati – di negare l’evidenza. L’evidenza di politiche che hanno devastato il territorio. Il fatto che le azioni siano avvenute nel giro di poche ore, mandando all’aria i rituali della farlocca «partecipazione» à la bolognaise, segnala che i responsabili del malterritorio non possono più metterci la faccia impunemente.

La prima contestazione, a cui eravamo presenti, ha interrotto e infine fatto saltare un momento di smaccato greenwashing, organizzato all’auditorium Enzo Biagi della centralissima Sala Borsa. Titolo della cerimonia: «Bologna missione clima. Salute, diritti ed economia alla prova della crisi climatica». Le officianti erano la vicesindaca Emily Clancy e Anna Lisa Boni, che sarebbe l’assessora a… Mica facile dirlo, gli assessorati non hanno più un nome, solo interminabili, barocchi elenchi di improbabili deleghe. Ecco quelle di Boni: «Fondi europei, cabina di regia PNRR, coordinamento transizione ecologica, patto per il clima e candidatura “Città carbon neutral”, relazioni internazionali» C’era anche, collegata da Baltimora, la virologa Ilaria Capua (mah!).

La seconda contestazione è avvenuta subito dopo, pochi chilometri più a sud, a un incontro pubblico sul cosiddetto «Nodo di Rastignano», una bretella d’asfalto il cui cantiere si è insediato al parco del Paleotto dopo un violentissimo disboscamento… per poi essere spazzato via dalla piena del Savena. L’incontro, però, non aveva il fine di ridiscutere l’opera con cittadine e cittadini, ma di spiegare che l’indiscutibie ripresa dei lavori non avrebbe interrotto la viabiità. C’erano la sindaca di Pianoro Franca Filippini e – collegata via telefono – Valentina Orioli, assessora a Bologna con deleghe a «Nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico, valorizzazione dei beni culturali e Portici Unesco, cura del patrimonio arboreo e Progetto impronta verde». C’erano anche altri amministratori della cintura bolognese e della Città metropolitana, ma il ruolo principale era stato ritagliato per «i tecnici dell’impresa esecutrice dei lavori». Impresa curiosamente mai nominata, nemmeno nella locandina dell’evento. L’anodino ordine del giorno non ha retto al fuoco di fila di interventi e domande puntuali, a cui tecnici e politici hanno risposto da un lato chiamando i carabinieri, dall’altro farfugliando e non andando oltre il «si deve fare».

Alcune persone presenti a entrambe le azioni hanno scritto un dettagliato resoconto della giornata, che ci sembra importante proporvi. Buona lettura. WM] Prosegui la lettura ›

«In apparenza la battaglia è persa». Valerio Evangelisti e l’immaginario secondo noi

Il 25 maggio 2023, nella sala Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, abbiamo tenuto una conferenza in ricordo del collega e compagno Valerio Evangelisti (1952-2022). Con noi c’era l’attore Marco Manfredi, che ha letto alcuni brani scelti ad hoc.

Il focus era sugli scritti di critica letteraria e culturale di Valerio, raccolti una ventina d’anni fa nella Trilogia di Alphaville. La casa editrice Odoya ne ha da poco riproposto un’ampia selezione curata da Alberto Sebastiani e intitolata Le strade di Alphaville. Conflitto, immaginario e stili nella paraletteratura.

Ci siamo concentrati su quel che pensava Valerio della cosiddetta «letteratura di genere» o – termine coniato per sminuire ma che negli scritti “alphavilliani” è rovesciato e riconnotato –  «paraletteratura».

Naturalmente, non potevano non esserci riferimenti a quel che stava accadendo negli immediati dintorni: le alluvioni, le devastazioni, le manifestazioni più eclatanti della crisi climatica in corso. Prosegui la lettura ›

Non è «maltempo», è malterritorio. Le colpe del disastro in Emilia-Romagna

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malterritorio romagnolo

La narrazione che imperversa sulle alluvioni in Emilia-Romagna è  tossica e nasconde le responsabilità reali. Responsabilità che non sono del «meteo». E nemmeno, genericamente, del «clima», termine usato da amministratori e giornalisti più o meno come sinonimo di «sfiga».

Le piogge di questi giorni stupiscono, sembrano più eccezionali di quanto non siano, perché arrivano dopo un inverno e un inizio di primavera segnati da una protratta, inquietante siccità. E di per sé non sarebbero affatto «maltempo», concetto fuorviante, deresponsabilizzante e dannoso. Come diceva John Ruskin, «non esiste maltempo, solo diversi tipi di buontempo». A essere mala è la situazione che il tempo trova.

Veniamo da lunghi mesi a becco asciutto: montagne senza neve, torrenti e fiumi tragicamente in secca, vegetazione e fauna in grave sofferenza, contadini disperati, prospettive cupe per l’estate prossima ventura (già quella scorsa è stata durissima)… In teoria, le piogge dovremmo accoglierle con giubilo. Prosegui la lettura ›