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Esternazioni

Con i lavoratori della #logistica | Resistere a #Granarolo e ai padroni «buoni»

Ultima scena del film Lo squalo

Ne abbiamo scritto su Internazionale ormai svariati mesi fa; da allora la lotta dei facchini della logistica e, di conseguenza, la repressione si sono fatte ancora più intense e radicali. Soprattutto a Bologna e soprattutto alla Granarolo, ma anche in altre parti d’Italia. L’episodio recente che ha spinto il direttore della rivista Giovanni De Mauro a scrivere dell’argomento in prima persona è infatti accaduto a Milano: il pestaggio del sindacalista Fabio Zerbini da parte di una squadraccia padronale, o mafiosa, o entrambe le cose. Prosegui la lettura ›

Il giorno in cui Putin liberò #Trieste. Dietro la nostalgia del Kaiser, gli affari dello Zar

Putin libera Trieste

[Dato che i post precedenti hanno suscitato reazioni isteriche (*), siamo ben felici di proseguire la nostra inchiesta sul neoindipendentismo triestino – o meglio, sulla sfuggente organizzazione che vuole rappresentarlo di fronte al mondo, il Movimento Trieste Libera.
E’ giunto il momento di approfondire certe liaisons lobbistiche e affaristiche, per mostrare cosa vi sia dietro la facciata del Rathaus di cartapesta e i cumuli di paccottiglia nostalgica sull’Austria Felix (bigiotteria non meno reazionaria e strumentale di quella irredentofascista sulla Trieste «Italianissima»). Non è difficile trovare la direzione oltre la fuffa, basta seguire l’immortale consiglio:
FOLLOW – THE  – MONEY!!!рубль;;Ξ!!€!?!‡копе́йка‰!№♠♠!!!]

di Tuco (Martino Prizzi)

«Penso de gaver le balle piene de sta italia, che no fa altro che asecondar baluba, zingani, politici coroti, lesbiche, culatoni…. Che cojoni che go… Quando el Territorio Libero?» (dal profilo FB di un indipendentista, 19 novembre 2013)

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Da Ronchi «dei Legionari» a Ronchi dei Partigiani. Di cos’è il nome un nome?

Da Ronchi a Fiume

di Marco Barone (guest blogger)

Nel centenario dell’inizio della Grande guerra, questo articolo affronta nodi simbolici ed eredità odierne della cosiddetta «impresa di Fiume». Evento che, per linguaggio, stile, retorica e violenza, fu un’anticipazione del fascismo e un anello di congiunzione tra le due guerre mondiali.

Partendo dalla Calabria raggiungeremo Fiume per poi fermarci a Ronchi dei Legionari, provincia di Gorizia. Attraverso una lettura critica dell’impresa di occupazione fiumana e del personaggio D’Annunzio, metteremo in discussione la denominazione «dei Legionari», cercando di restituire la giusta dignità a un luogo, a una comunità, a una cittadina che ha lottato contro il fascismo, per quella libertà che va difesa anche attraverso i simboli, proprio quello che ci accingiamo a fare. Prosegui la lettura ›

Stay FICO, Stay Hungry. Oscar Farinetti e la «Disneyland del cibo» a #Bologna, Eataly

FICO Bologna

di Wolf Bukowski (guest blogger)

Nonostante Bologna vanti il secondo Apple Store per grandezza d’Italia e sia dunque ben avvezza agli immortali precetti dello «stay hungry, stay foolish», ha la pretesa, per entusiasmarsi, di vederli declinati in qualcosa di più familiare. Tipo, per capirci: fatti una bella mangiata e sparale grosse. Ecco: così funziona.

E in effetti in giro ce n’è una bella grossa. Si chiama FICO. Prosegui la lettura ›

«Morti di fama», un pamphlet di Giovanni Arduino e Loredana Lipperini

Morti di famaQui su Giap non l’avevamo ancora segnalato, lo facciamo adesso. Sabato 2 novembre u.s., al Modo Infoshop di Bologna, Wu Ming 1 e Loredana Lipperini hanno presentato Morti di fama. Iperconnessi e sradicati tra le maglie del web (Corbaccio, 2013, € 12,90), scritto da Loredana medesima insieme a Giovanni Arduino. Un pamphlet tanto agile quanto utile e  importante in questa fase, soprattutto ora che Twitter ha fatto il nido in borsa.
La presentazione è stata ricca di storie, di dati, di spunti. WM1 ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dagli anfibi su una vicenda molto amplificata dai media fancazzisti la settimana scorsa, roba che riguardava Lou Reed, i consuetamente impresentabili Savoia e il compagno Gaetano Bresci, sempre vivo nei nostri cuori.
Per l’audio completo della serata – durata: un’ora e ventiquattro minuti – linkiamo Lipperatura, che a sua volta linka Radio Giap Rebelde. Commenti di là, grazie.
Nel mentre, ricordiamo che Morti di fama è anche Prosegui la lettura ›

Il Movimento #Trieste Libera cosa pensa delle esternazioni pazzoidi di chi usa il suo nome sul web?

Dalla pagina Facebook ufficiale del Movimento Trieste Libera, ieri

Dalla pagina Facebook ufficiale del Movimento Trieste Libera, ieri. Clicca per ingrandire.

Ormai una settimana fa abbiamo pubblicato un lungo articolo di inchiesta sul neoindipendentismo triestino. Non solo sull’organizzazione che afferma di rappresentarlo in toto, il Movimento Trieste Libera, ma sull’intrico di interessi, il groviglio di temi, il miscuglio di umori che il recente riaffiorare della tematica al tempo stesso rivela (a chi decide di analizzarla con serietà) e copre (a chi si accontenta della facciata).

L’idea di dedicare spazio a quel che sta succedendo a Trieste è stata di Wu Ming 1, che con quella città intrattiene da undici anni uno stretto rapporto. La sua compagna di vita è triestina (di Opicina/Opčine, per la precisione); insieme, e con la loro bimba, trascorrono a Trieste diversi mesi all’anno; WM1 ha studiato a fondo la storia della “Venezia Giulia” nel Novecento e ha dedicato alle vicende triestine tra 1918 e 1947 buona parte del suo ultimo libro, Point Lenana, scritto insieme a Roberto Santachiara. Prosegui la lettura ›