Dagli alter ego squatter degli Oblivion, un editoriale canoro clandestino.
«Anatra all’arancia meccanica» in download #AaAM
Un Paese accidentato, le sue montagne. Wu Ming 2 intervista Marco Armiero
Negli ultimi tempi, su Giap, si è parlato spesso di montagne: dal Monte Kenya al Sentiero degli Dei, dalla Val di Susa a Guccini al dissesto idrogeologico. Dato l’interesse per l’argomento, Wu Ming 2 ha pensato di intervistare – in esclusiva per il blog – lo storico dell’ambiente Marco Armiero, attualmente di stanza a Barcellona, autore di A Rugged Nation. Mountains and the Making of Modern Italy: 19th and 20th Century. Prosegui la lettura ›
Tirare Bobbio per la giacca in funzione anti-#NoTav, ovvero: dare il peggio su Twitter
Ieri si è scritta una delle pagine più nere della storia di Twitter in Italia.
Dapprima si sono visti “quelli che benpensano” ingoiare estasiati l’esca gettata dai media, stracciarsi le vesti, agitare cappî e manette perché durante il corteo No Tav dell’altro giorno alcuni dimostranti avevano scritto sui muri di Torino e gettato vernice su determinati bersagli.
Poco tempo fa, sempre a Torino, c’è stato un pogrom in stile Ku Klux Klan, ma non ricordiamo nemmeno un decimo dello sdegno suscitato nel week-end da qualche scritta e chiazza di colore. Prosegui la lettura ›
La più grande carpa d’Occitania
Passarono i villaggi a rastrello una notte d’inverno riempirono di corpi le patrie gattabuie poi ne presero tre a casaccio che grande idea tre a casaccio tra i meno fotogenici li strascicarono in piazza coi ferri ai polsi e alle caviglie li ostentarono su un palco appesi alla loro insonnia come trofei di pesca la più grande tinca del lago Bajkal il più grande pesce gatto della Baja California e declamarono: Questi sono i capi della protesta ecco che fine fanno i leader del terrore alla legge non si sfugge non sperate di ordire trame Prosegui la lettura ›
Post multiplo di #ferragosto: #manovra #twitterisnotFB #NoTav #StephenKing #AaAM
Nelle ore della manovra-massacro, alcune news e segnalazioni accumulatesi nei giorni scorsi.
Sulla manovra, per ora ci limitiamo a riproporre gli scarni pensieri espressi tra ieri e oggi su Twitter.
Il 2012 potrebbe essere il primo anno senza 25 Aprile e Primo Maggio. I Maya ci erano andati vicino. La crisi è il pretesto perfetto. Non stanno sistemando i conti: stanno regolando i conti coi nemici storici: gli operai, l’antifascismo… Licenziamenti facili, fine del contratto nazionale, privatizzazioni selvagge, basta col 25 Aprile… La crisi non c’entra un cazzo. E’ sempre la spinta storica del neoliberismo, e al contempo è recrudescenza e salto di qualità. È una fase diversa rispetto ad anni Novanta e anni Zero. I salti di livello dobbiamo saperli riconoscere e descrivere, il “capirai che novità” alla lunga ottunde.
Sia chiaro: il 25 Aprile si celebra anche l’anno prossimo, che Lorsignori lo vogliano o no. E pure il Primo Maggio. Si lotterà contro i concreti smantellamenti di diritti e conquiste sociali, ça va sans dire, ma al contempo non sottovalutiamo l’offensiva sul piano simbolico, perché apre la via all’ancora-peggio. Prosegui la lettura ›
«Il sentiero degli dei» in ePub e PDF ottimizzato per l’e-reader / #notav
Ehm… Interessa?
[ Aggiunto il 18/07/11:
MOBI (per Kindle) ]
Un grazie di cuore a Paolo Carboni per lo sbattimento. A buon rendere! Grazie anche a Emanuela Zibordi e a Manuel.
Il resto lo abbiamo spiegato l’altro giorno.
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