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Carboneria

Una nota a «Patria e morte» di Wu Ming 1 | Lettera dello storico Luca Di Mauro

Saint Edme

Pagine della prima apparizione su stampa del «Patto sociale costituzionale dell’Ausonia», 1820.

[WM1:] La pubblicazione dei primi appunti sparsi sul vittimismo ha di nuovo attirato l’attenzione sulla mia conferenza del 2011 Patria e morte. L’Italianità dai carbonari a Benigni. Nell’ultimo mese il file audio è stato ascoltato/scaricato migliaia di volte. L’ha ascoltato anche lo storico Luca Di Mauro, studioso delle società segrete ottocentesche e del Risorgimento, che mi ha mandato un’interessante lettera, disamina che diventa perorazione e difesa dei Carbonari, o meglio, dell’ala radicale ed egualitaria della Carboneria. Col permesso del mittente, la pubblico qui sotto.
Ricordo a tutt* che quella sera dopo di me parlò Wu Ming 2, il quale celebrò il centocinquantenario dell’Unità d’Italia… ricordando il centenario della guerra di Libia. La sua conferenza si intitolava Tripoli, suol del dolore e si può ascoltare qui.
[Chi ha letto Timira e Point Lenana capirà subito che quella sera, nella biblioteca di Rastignano, stavamo rovesciando e mescolando sul tavolo materiali di lavoro, dando in pratica anteprime mascherate dei due libri.]

Caro Wu Ming 1,

ti scrivo dopo aver ascoltato la conferenza Patria e morte. L’Italianità dai carbonari a Benigni, spezzone ormai decisamente datato ma di cui vengo a conoscenza solo adesso. Le mie osservazioni, quindi, possono giungere ormai fuori tempo massimo quando gli interessi di chi ha pronunciato quel discorso possono essersi spostati su altri argomenti.

Premetto che, da studioso del Risorgimento, ho molto apprezzato il tuo intervento e quanto sto per scrivere non scalfisce in alcun modo il mio accordo generale sulle cose da te dette ma riguardano unicamente un tassello che hai utilizzato per costruire il tuo discorso: il patto sociale costituzionale dell’Ausonia.
A mio avviso il suo inserimento in un filone risorgimentale nazionalista ed “aggressore” (pur certamente esistente) andrebbe quantomeno ripensato, come un’analisi ed una contestualizzazione del testo possono dimostrare. Prosegui la lettura ›

Patria e morte. L’italianità dai Carbonari a Benigni

Ieri sera, nella gremita sala conferenze della Biblioteca comunale di Rastignano – è una frazione del comune di Pianoro (BO), ma sta subito a ridosso di Bologna ed è de facto un quartiere sud-est della città – Wu Ming 1 e Wu Ming 2 hanno parlato di: Risorgimento, Unità d’Italia, patria e tricolore, Inno di Mameli, Benigni a Sanremo, idiozie leghiste e neo-borboniche, “Italiani brava gente”, familismo amorale, avventure coloniali italiane del XIX e XX secolo, guerra di Libia, Tripoli bel suol d’Amore, l’exploit dell’anarchico Masetti alla caserma Cialdini di Bologna, manovre e “sabbiature” intorno all’Armadio della vergogna, crimini di guerra italiani in Africa e nei Balcani, Il leone del deserto e Fascist Legacy, Goodbye Malinconia di Caparezza, e chi più ne aveva più ne metteva. Prosegui la lettura ›