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CAI

«Chi va in giro lecca e chi sta a casa la lingua je se secca». Il #SentieroLuminoso in tour

Un vigneto alle porte di Campogalliano

Il titolo di questo post è una delle due frasi citate nell’esergo de Il sentiero luminoso, tratta dal romanzo Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. L’ho pescata grazie a un prezioso libro sul rapporto tra Pasolini e il camminare. S’intitola La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini e l’hanno scritto in staffetta, a quattro mani, Fulvio Pezzarossa e Michele Righini. Qui la riprendo perché è iniziato il Tour Luminoso, sorta di quarto viaggio dopo i tre che racconto nel libro: sulle mappe, nel paesaggio e sulla carta. Ora si va per circoli, piazze, librerie.

Il 4 maggio scorso, alla Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, si è tenuta la presentazione luminosa #2, dopo l’esordio al Trento Film Festival. Abbiamo registrato la serata, che ci è sembrata molto stimolante e completa, soprattutto grazie alle domande e alle curiosità di Marco Tamarri, vecchio socio CAI e responsabile del settore cultura per l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese.
Vi proponiamo l’audio della conversazione, suddiviso per temi e domande, con un breve riassunto per ogni botta e risposta. Prosegui la lettura ›

Note su scrittura, politica e alpinismo in Italia (1863-1935)

Monumento a Quintino Sella in Piazza Sella, Iglesias

Monumento a Quintino Sella in Piazza Sella, Iglesias

[Questo articolo, in una versione lievemente ridotta, è apparso sul n.5 di (Nuova Rivista) Letteraria. Originariamente inteso come prima parte di un testo più lungo, in realtà non proseguirà, perché il prossimo numero della rivista sarà interamente dedicato a una retrospettiva sul suo fondatore e direttore, Stefano Tassinari, e la cadenza semestrale allontenerebbe troppo la prima parte dalla seconda. In altra forma e con altro stile, la riflessione proseguirà in Point Lenana, l’oggetto narrativo non-identificato che sto scrivendo insieme a Roberto Santachiara. In fondo è giusto così: questa sorta di “panoramica” – pensata come prima introduzione al tema per chi non ci abbia mai riflettuto sopra – nasce dagli appunti che ho preso per quel libro. – WM1] Prosegui la lettura ›

In cima al Kenya col Comandante (Un oggetto narrativo non-identificato)

Scendendo a valle, 27 gennaio 2010
di Wu Ming 1

Si sa che da un paio d’anni stiamo lavorando a un grosso romanzo sulla Rivoluzione Francese, più precisamente sul passaggio storico che va dal Terrore (1793-1794) alla reazione termidoriana, fino ai primi anni del Direttorio. Contiamo di terminare la stesura nel 2013. L’opera fa parte del “Trittico Atlantico” iniziato nel 2007 con Manituana (nostro maggiore successo di critica all’estero, come spiegava tempo fa questo speciale sul sito Einaudi).
E’ senz’altro il progetto più impegnativo che il collettivo sta portando avanti, ma non è il solo: ruotano nella nostra orbita due “oggetti narrativi non-identificati”. Curiosamente, entrambi sono scritti da un Wu Ming + un co-autore che non milita nel collettivo, ed entrambi hanno a che fare con l’Africa: uno con la Somalia, l’altro col Kenya. Prosegui la lettura ›