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antifascismo

Stasera a «Su la testa!», il n.3 dei «Quaderni di Cirene»: cosa fare dei relitti fascisti?

Quaderni di Cirene n.3, numero speciale sui relitti fascisti.Oggi alle h.18:30, al Vag61 di Bologna, con la presentazione del libro di Davide Conti Gli uomini di Mussolini comincia il festival antifascista «Su la testa!».

Questa prima serata è interamente gestita da Resistenze in Cirenaica. E infatti, dopo la cena di autofinanziamento, presenteremo anche la nostra nuova autoproduzione, il n. 3 dei Quaderni di Cirene, interamente dedicato ai «relitti fascisti» nelle nostre città: architetture, monumenti, nomi di vie e piazze.

QdC#3 ha 138 pagine, è aperto da Predappio Toxic Waste Blues di Wu Ming 1 ed esibisce in copertina la partigiana bolognese Irma Bandiera, «Mimma», 1915-1944. Leggendo si capirà il perché.

Chi non può essere a Bologna in questi giorni può ordinare il terzo quaderno qui.
(Volendo, anche i primi due.)

Dopo la presentazione, reading/concerto con Wu Ming 1 e Bhutan Clan Electro Dept. Letture da Predappio Toxic Waste Blues e da Un serpente in giugno di Jadel Andreetto.

Ecco un assaggio delle musiche composte ad hoc per l’evento, seguito dall’editoriale di QdC#3. Prosegui la lettura ›

Resistenze in #Bolognina: clandestinità e lotte operaie alle Officine Minganti, 1920 – 1970

Bolognina Est, domenica 19 novembre 2017. Wu Ming 1 racconta la storia delle Officine Minganti nel cortile delle officine stesse, oggi un centro commerciale in agonia.

[WM1: Lo scorso 19 novembre, una domenica, si è svolta a Bologna la giornata «Bolognina in Fucina», organizzata da Concibò in collaborazione con svariati collettivi, associazioni, compagnie teatrali e scuole. Resistenze in Cirenaica ha aderito all’evento dei «cugini» e vi ha preso parte con racconti e un reading musicale. Durante il trekking urbano alla Bolognina Est, nel cortile delle Officine Minganti ho raccontato storie di lotta di classe e resistenza antifascista dentro e intorno alla fabbrica, dal «Biennio rosso» fino alla morte della padrona, Gilberta Minganti, nel 1970. Mezzo secolo di storia in una quarantina di minuti, con l’ausilio di effetti sonori (una sirena manuale da allarme aereo, pezzo originale della seconda guerra mondiale). Diverse persone mi hanno chiesto dove si potesse leggere quel che avevo raccontato, così ho tratto dai miei appunti un testo leggibile e lo propongo qui, per chi c’era e per chi non c’era. In calce al post indico le fonti, quasi tutte disponibili on line. Buona lettura.]

1. Zucca, Casaralta, Bolognina Est

La storia della Bolognina comincia con il piano regolatore del 1889, che prevede una nuova zona manifatturiera a nord della stazione. Stazione inaugurata trent’anni prima, nel 1859.
È un punto d’inizio teorico: solo nel 1908 sorgerà l’insediamento di case popolari, il primo di Bologna.
Tuttavia, quest’area dove siamo adesso – indicativamente tra via di Corticella e via Ferrarese – ha una storia precedente e anche molto lunga. Era storicamente nota come «Casaralta», toponimo antico che troviamo già in documenti del XIII secolo e sul quale ora non posso dilungarmi.
Oggi è normale includere quest’area nella Bolognina, a volte viene chiamata «Bolognina Est», espressione che però include tutta la parte di rione che sta a est della direttrice via Matteotti – Piazza dell’Unità – via Corticella e arriva fino a via Stalingrado. Se guardiamo sulla mappa i contorni della Bolognina, quella linea la taglia proprio a metà. Prosegui la lettura ›

#Predappio Toxic Waste Blues. Terza e ultima puntata

Dettaglio dalle tavole del progetto museografico per l’ex-Casa del Fascio di Predappio: l’«installazione morfica».

Note su Predappio, il progetto di museo nell’ex-Casa del Fascio, i monumenti, la violenza neofascista, la Legge Fiano e altro

di Wu Ming 1

[Se non hai letto le prime due puntate, sono qui: 1 – 2]

INDICE DELLA TERZA PUNTATA

6. Il metodo e il (de)merito

7. Generatore automatico di clichés «post-antifascisti»
  • 7a. Genesi della submacchina
  • 7b. «Il fascismo è finito settant’anni fa»
  • 7c. «Troppo a lungo si è taciuto di…»
  • 7d. «Il fascismo ha fatto anche cose buone»
  • – Le politiche sociali
  • – «Non c’era criminalità»
  • – «Le cose funzionavano»
  • – La bonifica dell’Agro Pontino
  • – Guarda che bella la Casa del Fascio
8. Architettura e monumenti del regime: un dibattito falsato

9. Un progetto museografico ambiguo e sciatto
  • 9a. L’importanza di tenere il culo in strada
  • 9b. Il mostro della lacuna nera
  • 9c. Se c’è qualcosa che non c’entra è la Germania

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Antifascismo e anticapitalismo nell’Italia di oggi. Note sul conflitto surrogato e quello vero

antifascismo

[Un’anticipazione del capitolo 6 di Predappio Toxic Waste Blues. Fa parte della terza e ultima puntata, che uscirà mercoledì 15 novembre, ma è leggibile autonomamente. Le prime due puntate sono qui. Buona lettura.]

di Wu Ming 1

È orribile doversi occupare dei fascisti, di chi li sdogana, di chi li corteggia, di chi ci beve lo spritz assieme. Si vivrebbe meglio, senza tutti costoro, senza doverne scrivere. Negli anni scorsi, in effetti, molti hanno proposto di ignorarli: non ragioniam di lor ma guarda e passa, «non abbassiamoci al loro livello», «se li contesti gli fai pubblicità» ecc. Una fallacia logica dietro l’altra, per una linea di condotta nefasta.

«Non mi abbasso al loro livello». Come i bimbi che si coprono gli occhi e credono che, così facendo, il mondo intorno scompaia. Mentre non si ragionava di lor, i fascisti suonavano il piffero e si tiravano dietro la gente. Lasciando fare i fascisti  o addirittura isolando chi li contrastava, magari ripetendo, senza capirla minimamente, una frase di Pasolini sul «fascismo degli antifascisti»  si è permesso loro di allargarsi e conquistare spazi. Prosegui la lettura ›

#Predappio Toxic Waste Blues. Seconda puntata (di 3)

Welcome to Predappio

Welcome back!

Note su Predappio, il progetto di museo nell’ex-Casa del Fascio, i monumenti, la violenza neofascista, la Legge Fiano e altro

di Wu Ming 1

[Se non hai letto la prima puntata,  eccola qui.]

INDICE DELLA SECONDA PUNTATA
1. In marcia verso il museo
2. Frassineide

«Durante la presentazione dei diari di Mussolini a Predappio, quando uno dei relatori ha consigliato a un altro di non sentirsi in dovere di essere sempre, in ogni momento, antifascista […] dal settore della sala dove c’erano sindaco e consiglieri è partito un forte applauso, l’unico a scena aperta.» Fondazione Alfred Lewin *

«I frammenti del nostro passato occidentale, culturale e ideologico, di cui il fascismo si servì per i propri scopi, sono pronti e attendono ancora di essere plasmati in una nuova sintesi, anche se in modo diverso. Il nazionalismo, la forza essenziale che in primo luogo rese possibile il fascismo, non solo sopravvive ma acquista vigore: è sempre la principale forza coesiva tra i popoli e le nazioni. Quegli ideali di politica di massa su cui il fascismo costruì il suo stile politico sono vivissimi, pronti ad assorbire e a sfruttare i miti idonei.» George L. Mosse **

«Mi pare che scegliere Predappio [per un museo del fascismo] sia proprio andare in cerca di rogne.» Mario Isnenghi ***

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#Predappio Toxic Waste Blues. Prima puntata (di 3)

La Casa del Fascio di Predappio

Predappio. La Casa del Fascio (e «dell’Ospitalità», welcome!). Fotografia di Jadel Andreetto. Clicca per ingrandire.

Note su Predappio, il progetto di museo nell’ex-Casa del Fascio, i monumenti, la violenza neofascista, la Legge Fiano e altro

di Wu Ming 1

INDICE DELLA PRIMA PUNTATA

1. Bennywise (20 settembre 2017, mercoledì)
2. Come si è arrivati a questo?
3. La Legge Fiano a Predappio, ovvero: l’«acqua passata» e lo stupor
X. Una nota giuridica sull’apologia di fascismo – di Luca Casarotti

«Predappio è Mussolini»
Giorgio Frassineti
, sindaco di Predappio *

«Sono andato avanti, e ora sono al traguardo. So già che ci saranno polemiche. Ma so già anche che la storia un giorno dirà che avevo ragione.»
Giorgio Frassineti
, sindaco di Predappio **

«Se rischio di far danno, sono il primo a tirarmi indietro.»
Giorgio Frassineti
, sindaco di Predappio ***

«A me, ormai, il termine “antifascista”, considerando anche chi lo usa con più forza e frequenza, fa venire subito in mente la DDR.»
Marcello Flores
, storico, presidente del Comitato scientifico del progetto per l’ex-Casa del Fascio di Predappio ****

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