Il #rogodilibri e l’apoteosi dello scrittore

Valerio Evangelisti, foto segnaletica by Finzioni

[Riprendiamo dal suo blog e da PrecarieMenti un testo di Valentina Fulginiti che ci sembra, come suol dirsi, di importanza cruciale.
Qui viene proposta una delle possibili sintesi dei molti discorsi abbozzati su Giap (e ovviamente non solo) negli ultimi tempi:
– l’analisi del “Book Bloc” e del suo impatto immaginifico;
– la critica del dispositivo che “cattura” Saviano e dopo ogni “fuga” lo ri-trasforma in simbolo;
– le riflessioni seguite al “memorandum” di WM1 sul “New Italian Epic”;
– il dibattito su quale ruolo possa avere lo scrittore nella ricerca di una “cornice” che avvicini e accomuni tutte le lotte in corso.
Insomma, è un testo importante. Merita di essere diffuso, e merita di essere discusso. Leggere con calma e attenzione, please.]
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1. Where have all the writers gone?

In Sotto gli occhi di tutti (2004), Valerio Evangelisti formula alcune riflessioni assai critiche sugli intellettuali e scrittori italiani a lui contemporanei: Prosegui la lettura ›

Bologna, Preganziol, Padova: scioperi operai e #rogodilibri, la lotta va avanti

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Benvenuti a Preganziol. Foto di Alberto Sebastiani

A Khaled Said e a tutti gli insorti in Nordafrica e nel Medio Oriente
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[WM1:] Provo ad aggiornare i nostri lettori su quanto è successo nelle ultime 72 ore sul fronte del “rogo di libri” veneto, e su come questa mobilitazione abbia incrociato altre lotte, in particolare lo sciopero generale dei metalmeccanici.
Riguardo alla battaglia che portiamo avanti da ormai due settimane, una cosa la possiamo dire subito: abbiamo vinto il primo round. Ma procediamo con ordine. Prosegui la lettura ›

Scrittori contro il rogo

Su Carmilla, un “proclama” degli Scrittori contro il rogo. Andate a leggerlo di là. Qui riproduciamo solo la premessa:

Il testo che segue è stato redatto da una sorta di “coordinamento” formato da scrittori, critici, blogger, pubblicisti, redazioni di riviste letterarie (on-line e cartacee). Hanno contribuito autori che figurano nella “lista nera” veneta e autori che non vi figurano ma sono solidali coi “proscritti”. E’ un documento liberamente appropriabile e sottoscrivibile da chiunque. Se sei uno scrittore (o qualcosa di simile) e sei contro il rogo, allora sei con gli Scrittori contro il rogo. Prosegui la lettura ›

Aggiornamento sul Ritorno di Beorhtnoth + news #rogodilibri

Mentre alcuni integralisti cattolici, “ex”-fascisti pidiellini e furbetti leghisti vogliono mettere al bando i nostri libri dalle scuole e dalle biblioteche del Veneto, i media ecclesiastici si occupano con serietà del nostro lavoro. In particolare del lavoro sull’eredità e il pensiero di J.R.R. Tolkien.
Sul sito de “La Compagnia del Libro” – trasmissione di TV2000, il canale televisivo della CEI – è uscita un’ottima recensione de Il Ritorno di Beohrtnoth figlio di Beorhthelm, scritta dal vicecaporedattore Saverio Simonelli, germanista e autore di diversi saggi su Tolkien. La riproponiamo qui sotto.
Anche sul quotidiano pontificio, L’Osservatore Romano”, si è parlato della pubblicazione. Lo ha fatto Claudio Testi, il 19 gennaio scorso, chiamando in causa anche L’Eroe Imperfetto. Clicca qui per leggere il pdf.
Quando si tratta di un grande bistrattato e misinterpretato come Tolkien non c’è da meravigliarsi che in ambiti così diversi nasca interesse per il lavoro che WM4 sta facendo da qualche tempo su questo autore. Evidentemente l’esigenza di liberare l’opera di Tolkien dalle incrostazioni ideologiche fascistoidi coinvolge persone, studiosi e appassionati di varia provenienza. Come è giusto che sia.
Invece, per quel che riguarda la stampa laica, un mese fa è uscita un’intervista a Wu Ming 4 su “l’Unità”, firmata da Roberto Arduini. Riproponiamo pure quella.

PROMEMORIA Per chi si trovasse a Roma e fosse interessato all’unica presentazione del volume curato da WM4, l’appuntamento è il 31 gennaio, alla Feltrinelli di Via del Babuino 40, ore 18.00. Saranno presenti anche Roberto Arduini e Saverio Simonelli. Ovviamente, si parlerà anche della vicenda #rogodilibri.

PROMEMORIA 2 Riguardo a quest’ultima vicenda – finita anche su Le “Monde” e sulla Süddeutsche Zeitung – per giovedì 27 gennaio, h. 17, alcuni cittadini hanno indetto una manifestazione di fronte alla biblioteca comunale di Preganziol (TV), quella da cui erano scomparsi (e, dopo un servizio del TG3, sono “miracolosamente” riapparsi) i libri di Roberto Saviano. Un’occhiata qui per gli sviluppi più recenti. Vi anticipiamo che il livello è molto, molto basso: dita sporche di marmellata, linea di difesa non-siamo-stati-noi, tentativi di ritorsione. Come a livello nazionale, ma con meno riflettori.

PROMEMORIA 3
Qui i prossimi appuntamenti pubblici in cui si parlerà anche del #rogodilibri. Prosegui la lettura ›

Ma chi è questa Donazzan che vuole il #rogodilibri? Andiamo a vedere?

[ También en Español ]

Chi è la tizia che dichiara i nostri libri “diseducativi”, pontifica sul “bisogno di buoni esempi, non di cattivi maestri” e chiede ai dirigenti delle scuole del Veneto di mettere al bando centinaia di titoli e – soprattutto – i loro autori? Chi è costei? Fuori dal Veneto, si sa solo che è l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, e che è del PdL. Ma a parte questo, che è l’involucro, chi è Elena Donazzan?
Beh, per fare un esempio, è quella dentro il cerchio:

BUONI ESEMPI

Valdobbiadene (TV). Commemorazione dei “marò” del Battaglione N.P. della X Mas. Foto senza data né didascalia, tratta da “Littorio”, periodico della Federazione R.S.I. di Treviso, n.7, luglio-settembre 2010.

Anche nel trevigiano la X Mas fu responsabile di rastrellamenti, torture ed esecuzioni di partigiani, persino dopo la Liberazione. L’episodio più noto è l’eccidio di Crocetta del Montello, 28 aprile 1945. Prima di essere uccisi, i partigiani catturati,

«nudi fino alla cintola, uno alla volta, venivano posti con la schiena su di un piccolo sgabello e il loro corpo gettato all’indietro, finché il capo non sfiorasse il terreno e fino ad assumere la posizione a bilancia. Poi costoro, sempre a torso nudo. venivano frustati con un nerbo e poi venivano portate delle latte di benzina per sottoporli alla tortura del fuoco. Gli interrogatori cominciavano alle ore venti e continuavano ininterrottamente fino alle tre del mattino ed io sentivo le grida di coloro che venivano interrogati, unite a colpi di pistola.» (deposizione di Adriano Calabretto al processo contro Junio Valerio Borghese e altri, febbraio 1948).

Eh, già. L’assessore Donazzan viene da un certo ambientino, e se lo porta dietro. La rete è piena di interessanti immagini, bizzarri resoconti, roboanti dichiarazioni, curiosi aneddoti. Molti la conoscono per l’intenzione di regalare copie della Bibbia a tutti gli scolari del Veneto (e paga Pantalone!), ma non è che uno degli episodi. Qui possiamo comporre solo un breve florilegio (grazie a Lello Voce per gli input). Invitiamo altri a cercare / raccontare.
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Il #rogodilibri e la sottovalutazione del pericolo. Un’analisi

También en Español

di Wu Ming 1

Non si potrà mai segnalare e linkare abbastanza l’articolo in cui Massimo Carlotto spiega che l’indignazione anti-Battisti degli amministratori/epuratori veneti è falsa come una moneta da mezzo centesimo, e quindi l’offensiva contro i libri sgraditi e soprattutto contro i loro autori, massacrati mediaticamente ad hominem, prescinde totalmente dalla questione sbandierata. Come dimostra l’epurazione silenziosa dei libri di Saviano e di Paolini, per motivi che al caso Battisti sono estranei.
Proviamo a fare un quadro della situazione. Prosegui la lettura ›

Aggiornamento sul #rogodilibri veneziano: cosa siamo riusciti a fare

Su Carmilla, articolo redazionale: resoconto di 48 ore di mobilitazione + riflessione sul mobilitarsi in rete (e non solo) + una prima, piccola vittoria.
Titolo: “A Venezia… un gennaio nero shocking”.
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Rif. “Da Venezia partono i roghi di libri. Vogliamo fare qualcosa?”
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ATTENZIONE, AGGIORNAMENTO DEL 19 GENNAIO:

FOLLE ESCALATION CENSORIA IN VENETO – DIFFONDETE PER FAVORE
L’assessore all’istruzione della regione Veneto, Donazzan (Lega), scriverà ai presidi di tutti gli istituti perché “non diffondano tra i giovani” gli autori in “lista nera”. C’è l’escalation, la presa di distanza della Zaccariotto era solo un palliativo, e in ogni caso l’hanno scavalcata.
La notizia è sul “Corriere del Veneto” di oggi, a pag. 5
Qui Lello Voce spiega la cosa.
A questo punto, devono muoversi gli studenti. Oltre a #nogelmini, ci vuole #nodonazzan.