
In occasione del Festival di Internazionale a Ferrara, dove presenteremo Timira insieme a Igiaba Scego e a uno stuolo di lettori adolescenti, vi proponiamo il download gratuito del romanzo in quattro formati differenti. Prosegui la lettura ›

In occasione del Festival di Internazionale a Ferrara, dove presenteremo Timira insieme a Igiaba Scego e a uno stuolo di lettori adolescenti, vi proponiamo il download gratuito del romanzo in quattro formati differenti. Prosegui la lettura ›

Madrid, due giorni fa: #25S contro il massacro sociale, marea umana di fronte al Parlamento.
[In occasione dello Hobbit Day, nell’anno di uscita del primo film ispirato a Lo Hobbit, pubblichiamo il testo di un intervento tenuto alcuni anni fa a un convegno internazionale della Tolkien Society. L’autrice, Ty Rosenthal, è una fan neozelandese di J.R.R. Tolkien, che partendo dall’intuizione di più celebri studiosi (Hammond e Scull) sostiene –  immagini e citazioni alla mano – una tesi molto interessante ma poco approfondita dalle nostre parti. Vale a dire l’influenza diretta che William Morris, la pittura dei Pre-Raffaeliti e il movimento Arts and Crafts esercitarono su Tolkien, sulla sua visione estetica e narrativa.
 In Italia non ci si è impegnati granché a indagare il legame tra Tolkien e una delle poche fonti di ispirazione letteraria da lui esplicitamente riconosciute: William Morris (forse, ipotizziamo, a causa dell’irriducibilità di questa figura ai parametri politico-culturali nostrani). Ty Rosenthal lo fa con la semplicità della lettrice amatoriale, andando a leggere i testi e soprattutto considerando Tolkien anche come artista figurativo e come calligrafo.
 Ci sembra un buon modo di festeggiare il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, quello di incoraggiare un punto di vista diverso su Tolkien, sulla sua formazione artistica, inserendone l’opera in un phylum culturale in buona parte ancora da indagare.] Prosegui la lettura ›
 
Parco della Biblioteca civica “Don Gilberto Pressacco”, Codroipo (UD), 24 agosto 2012:
 Funambolique e Wu Ming 1 a “Musica in Villa”, un’iniziativa Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli.
 Versione live – extended & radically improvised – dell’album Arzèstula (2011), ispirato all’omonimo racconto tratto da Anatra all’arancia meccanica, Einaudi, Torino 2011.
 Per contatti, date, congratulazioni: funambolique CHIOCCIOLA yahoo PUNTO it
 Per dire, è abbastanza una vergogna che ‘sta cosa non l’abbiamo ancora suonata a Bologna. Le realtà cittadine – e dei dintorni – soffrono, e col cazzo che s’offrono :-) Prosegui la lettura ›

Al ritorno dopo la pausa estiva, eccoci di nuovo in pista con il calendario d’autunno.
 Come già detto qualche mese fa, siamo in una fase di scrittura molto intensa: il collettivo al completo è al lavoro sul secondo volume del Trittico iniziato con Manituana, mentre WM1 (con il comandante Roberto Santachiara) è in dirittura d’arrivo per Point Lenana. Prevedendo un autunno molto caldo, ci eravamo tenuti liberi quasi esclusivamente per le presentazioni di Timira – romanzo meticcio e per i reading musicali. Da un paio di settimane, tuttavia, stiamo declinando qualunque proposta di incontro pubblico da qui alla fine del 2012, perché l’agenda è ormai stracolma e non c’è modo di farci entrare nient’altro. Quello che segue, pertanto, è il nostro calendario definitivo, fatti salvi i dettagli che via via aggiungeremo ai vari appuntamenti.
 Fanno eccezione pochissimi incontri che non hanno ancora una data precisa: Prosegui la lettura ›

Italia Italia Italia.
 Dice: il Che mi è caro e non è morto mai.
 Dice: in tanti lo fischiano io continuo a cantarlo.
 È il mio eroe di Alamo
 e la vita è battaglia all’ultimo sangue
 alle volte capita di dover fare
 di potere rischiare e di dover cadere.
 Hanno memorie rapide e leggere
 i mandarini di casa nostra. Prosegui la lettura ›
 
 Bengasi, di Augusto Genina, 1942
Ne abbiamo discusso tempo fa su Identica (contiene spoiler)
“Bengasi” e “Cirenaica” sono nomi che in Italia pronunciamo con troppa inconsapevolezza. E invece, prima di farlo, dovremmo lavarci la bocca col sapone. In Cirenaica gli abusi, le ruberie, le deportazioni di massa e i massacri compiuti dal nostro imperialismo sono a monte di una lunga catena di eventi che, serpeggiando, si allunga fino alle ultime 48 ore.
 A Bologna, “la Cirenaica” è un rione della prima periferia est, diviso a metà da Via Libia, e chissà in quante altre città la toponomastica ricorda i tempi in cui la Libia era “nostra”.
 Nel 1911 festeggiammo il cinquantenario dell’Unità d’Italia invadendo quelle terre; solo vent’anni dopo terminammo di “riconquistarle”; dieci anni dopo le riperdemmo (ma nel ’42 il film di Genina terminava con un auspicio che oggi è diventato un “what if”). Prosegui la lettura ›