Non torneranno i prati. La Guerra dei Cent’anni da #100anniaNordest a «Resistenze in Cirenaica»

Consegna delle ceneri

Lo abbiamo detto in molte salse fin da quando è iniziato il centenario. Lo ha detto Wu Ming 1 scrivendo e presentando Cent’anni a Nordest, lo abbiamo sviscerato in discussioni – Daesh, le nostre città, la guerra dei cent’anni – e interviste – I nodi irrisolti del Nordest – e lo abbiamo detto presentando L’Invisibile ovunque. La Grande guerra è adesso. Quel conflitto è ancora in corso, e non solo “sottotraccia”. È conflitto aperto, perché le vecchie contraddizioni, quelle del 1919, sono riesplose.

Per capire le guerre che si stanno combattendo ai bordi dell’Europa e dentro l’Europa – Siria, Iraq, Nord Kurdistan, Ucraina – serve la longue durée, la lunga gittata dello sguardo. Serve la storia. E servono, come abbiamo detto migliaia di volte, sguardi obliqui, approcci laterali e “cubisti”, che scompongano la visione frontale imposta dal mainstream. Prosegui la lettura ›

Il mito di Roma nell’immaginario vittimista italiano – di Wu Ming 1

Quando c'era Lui, sì, ma Lui chi?

– Eh, quando c’era Lui…
– Lui chi?
– Come «Lui chi»? Lui, Cesare!
– Ma questo qui è Putin…
– Appunto, Lui! Se ci fosse Lui come quando c’era Lui…

[WM1:] Giusto un anno fa pubblicavo, qui su Giap, alcuni appunti sul vittimismo come pietra angolare dell’ideologia italiana. Appunti che fecero molto, molto discutere. Quel post si concludeva con la formula: «[Continua]». E adesso, infatti, continua.

Sull’ultimo numero di Nuova Rivista Letteraria, interamente dedicato a nazionalismi, fascismi e razzismi, c’è un mio pezzo che porta avanti, in un modo che spero inatteso, la riflessione su quel tema. Potete scaricarlo da qui in pdf, come teaser per l’intera rivista, che merita.

Ne approfitto per segnalare che: Prosegui la lettura ›

L’#InvisibileOvunque: storia di una copertina

CRW Nevinson, Column on the march, 1915

CRW Nevinson, Column on the march, 1915

Ci è capitato spesso, nei primi incontri intorno al nuovo libro, di rispondere a domande sull’immagine di copertina.

– Dove l’avete trovata?
– Chi sono i due tizi?
– Quello a destra è un uomo o una donna?
– E’ un fotomontaggio, vero?
– Ma quelle che cavolo sono? Orecchie da Topolino?

Diciamo subito che le ricerche per la cover, questa volta, sono state più lunghe e travagliate del solito. Prosegui la lettura ›

La tregua di Natale | Primo singolo da Schegge di shrapnel del Wu Ming Contingent

La tregua di Natale è il primo brano (si dice ancora singolo?) che abbiamo deciso di farvi ascoltare,  pescandolo dalle nove tracce di Schegge di shrapnel.
Il testo è tratto dall’intervista a un reduce cameranese della Grande Guerra, raccolta ormai trent’anni fa da Alberto Recanatini e pubblicata nel volume Di che brigata sei? La mia ha i colori di Camerano… (Camerano, 1994). Ringraziamo l’autore del libro che ci ha permesso di utilizzare il testo, aggiungendo anche qualche particolare sull’identità del testimone. Prosegui la lettura ›

La rinazionalizzazione delle masse. Editoriale di Wu Ming 1 per «Nuova Rivista Letteraria»

Manifestazione del partito di estrema destra ungherese Jobbik.

[È appena uscito il n. 2 (nuova serie) di Nuova Rivista Letteraria, semestrale fondato da Stefano Tassinari. Se il numero precedente era interamente dedicato alle Grandi Opere Inutili e Imposte, questo ha come tema i nazionalismi, i neofascismi e la cultura di destra oggi. Ne avevamo già anticipato l’indice, oggi riportiamo l’editoriale di WM1.

Il numero è acquistabile sul sito delle Edizioni Alegre, in tre soluzioni: da solo, con l’abbonamento annuale o in pacchetto con il libro di Valerio Renzi La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee.

Il prossimo numero, previsto per la primavera 2016, sarà interamente dedicato a comunità utopiche, visioni rivoluzionarie, fallimenti e successi di esperienze comunitarie, processi reali di costruzione di società dal basso, dalla Val di Susa al Chiapas al Rojava, passando per Sons of Anarchy, le utopie del nemico (il modello di società di Daesh e il mito del Califfato), le fabbriche recuperate e quant’altro. Sempre cercando la letteratura nel conflitto sociale e il conflitto sociale nella letteratura.] Prosegui la lettura ›

L’#Invisibileovunque. Audio e immagini della serata al Vag61 di #Bologna

Illustrazione di Claudio Madella. Clicca per vedere e comprare l'artwork ispirato a L'invisibile ovunque e Schegge di Shrapnel.

Illustrazione di Claudio Madella. Clicca per vedere e comprare l’artwork ispirato a L’invisibile ovunque e Schegge di Shrapnel.

Una sala strapiena, anzi, due sale contigue strapiene. Trecento persone dentro e almeno un altro centinaio che cerca di ascoltare da fuori, dal piazzale. Così si presentava il centro sociale Vag61, rione Cirenaica di Bologna, la sera dell’11 dicembre scorso.

Col Vag61, si sa, abbiamo un rapporto di stretta collaborazione. Le iniziative – nostre e non solo – riescono sempre bene, quindi è il primo posto a cui abbiamo pensato per la presentazione de L’invisibile ovunque e il reading/concerto del Wu Ming Contingent Schegge di Shrapnel.  Vero, ormai la gente non ci sta più, si era già visto un anno e mezzo fa con L’Armata dei Sonnambuli, ma è un problema risolvibile. La prossima volta potremmo organizzare due serate consecutive, come a teatro, con prenotazione facoltativa ma consigliata. Vedremo.

La presentazione dell’11 dicembre è stata sui generis: non un dibattito, ma una performance, il «racconto dei racconti» de L’invisibile ovunque. Per essere più precisi, il racconto illustrato di tre movimenti del libro: Secondo, Terzo e Quarto.  In questo post proponiamo l’audio della serata, corredato dalle immagini proiettate e commentate. Potete ascoltare in streaming o scaricare tutti gli mp3 in un’unica cartella zippata. Buon ascolto e buone visioni. Prosegui la lettura ›

23 dicembre 1990, la strage di via Gobetti. 25 anni di amnesia razzista a #Bologna

Lapide per Tatino e Patrizia

[23 dicembre 1990: i killer della Uno Bianca uccidono in via Gobetti. Un comunicato di Resistenze in Cirenaica, la proposta di una camminata e di un presidio civile.]

Sono passati 25 anni dalla strage al campo nomadi dell’ex Fornace Galotti, una delle imprese più truci della Banda dei fratelli Savi. Una delle date meno ricordate della scia di sangue lasciata dagli ex poliziotti. Resistenze in Cirenaica propone di ricordare le vittime davanti al Cippo all’ex Fornace Galotti. Prosegui la lettura ›