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Libri

«Chi va in giro lecca e chi sta a casa la lingua je se secca». Il #SentieroLuminoso in tour

Un vigneto alle porte di Campogalliano

Il titolo di questo post è una delle due frasi citate nell’esergo de Il sentiero luminoso, tratta dal romanzo Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. L’ho pescata grazie a un prezioso libro sul rapporto tra Pasolini e il camminare. S’intitola La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini e l’hanno scritto in staffetta, a quattro mani, Fulvio Pezzarossa e Michele Righini. Qui la riprendo perché è iniziato il Tour Luminoso, sorta di quarto viaggio dopo i tre che racconto nel libro: sulle mappe, nel paesaggio e sulla carta. Ora si va per circoli, piazze, librerie.

Il 4 maggio scorso, alla Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, si è tenuta la presentazione luminosa #2, dopo l’esordio al Trento Film Festival. Abbiamo registrato la serata, che ci è sembrata molto stimolante e completa, soprattutto grazie alle domande e alle curiosità di Marco Tamarri, vecchio socio CAI e responsabile del settore cultura per l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese.
Vi proponiamo l’audio della conversazione, suddiviso per temi e domande, con un breve riassunto per ogni botta e risposta. Prosegui la lettura ›

«Il Piccolo Regno» è un romanzo per piccoli?

Mappa del Piccolo Regno

[Riproduciamo su Giap la bella recensione de Il Piccolo Regno apparsa sul blog Parla della Russia. Il giudizio conclusivo ci incuriosisce molto: «Questo a mio avviso non è libro per piccoli, ma per grandi che ricordano cos’è il proprio Piccolo Regno». Ci chiediamo quanto sia diffusa questa impressione tra chi ha letto il romanzo. Ecco, saremmo grati a coloro che vorranno esprimersi su questo qui su Giap.
Ne approfittiamo per segnalare le prossime due presentazioni del libro, entrambe a Milano.
Sabato 14 maggio, ore 18:00, Spazio B**k, via Porro Lambertenghi 20.
Domenica 29 maggio, ore 16:30, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4 ang. via Muratori.]

di Tatiana Larina

Ho comprato Il Piccolo Regno di Wu Ming appena uscito, regalo del coniglio pasquale per il giovane virgulto, ma manco a dirsi l’ho letto io. Divorato. Prosegui la lettura ›

Cippi & Misteri. Il #SentieroLuminoso nel Triangolo Rosso.

CasaleSL

Negli ultimi tre anni, grazie ai post firmati da Nicoletta Bourbaki, ci siamo occupati in maniera sistematica delle falsificazioni storiche, narrative e iconografiche di cui sono stipate le cavità semantiche del nome Foibe. 

Sul finire del Novecento, però, la discarica nazionale delle peggiori panzane da “memoria condivisa” era il cosiddetto Triangolo Rosso, un’area indefinita dell’Emilia, che in origine identificava un piccolo territorio in provincia di Modena e poi s’è allargata fino ad abbracciare i campi e le città che stanno tra Bologna, Reggio Emilia e Ferrara.

A quei tempi, dedicammo molte pagine di un libro – Asce di Guerra – a rimettere in prospettiva le vicende di quelle terre. Torniamo a farlo con Il Sentiero Luminoso, che attraversa proprio il famigerato Triangolo (quello allargato e quello originale, tra Castelfranco, Manzolino e Piumazzo).

A seguire, pubblichiamo un estratto dall’intermezzo Cippi & Misteri, dove una piccola task force indaga sul numero impressionante di vittime e martiri della barbarie comunista nel piccolo comune di Campogalliano: trentanove in tutto. Possibile?

Sicuro. Sentite come. Prosegui la lettura ›

Il #SentieroLuminoso è in libreria. Articoli, presentazioni, voci alla radio.

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Il Sentiero Luminoso arriva oggi nelle librerie della Penisola e già si porta dietro i primi articoli, interviste e un calendario di incontri da qui all’estate.

Per fortuna l’agenda non è ancora satura e chi lo desidera può contattarci per organizzare una presentazione nelle ultime date disponibili.

Qui sotto, oltre a scorrere gli appuntamenti del tour Luminoso, potete ascoltare in podcast le due puntate della trasmissione Boschilla – Il suono del tuo passo, in onda su Radio al suolo, dedicate al progetto di cammino da Bologna a Milano e al relativo libro di Wu Ming 2: una è stata registrata l’anno scorso, subito prima della partenza, l’altra qualche settimana fa, al termine della scrittura. Prosegui la lettura ›

Le #ScheggeDiShrapnel del Wu Ming Contingent, 6 | Come esempio sulla massa

Uomini contro

In questa sesta puntata dello speciale #ScheggeDiShrapnel, dedicato ai testi del disco, ritroviamo il sottotenente medico Gino Frontali, che già avevamo incontrato nella penultima traccia dell’album, Il reumatismo del tenente.
Qui Frontali assiste un soldato, ferito con un colpo di rivoltella alla schiena da un suo superiore, in seguito a un’episodio di insubordinazione. Il soldato muore il giorno seguente, mentre l’ufficiale verrà assolto al processo per omicidio. Prosegui la lettura ›

Il partigiano Marino, Walter Reder e il degrado | Un estratto da Il #SentieroLuminoso per la Liberazione di Bologna.

Bandiera della 63a Brigata Bolero
Nel settantunesimo anniversario della liberazione di Bologna dai nazifascisti – 21 aprile 1945 – vi proponiamo un secondo estratto da Il sentiero luminoso, oggetto narrativo firmato Wu Ming 2, che planerà in libreria la prossima settimana.

Tra le tante storie che il protagonista del libro raccoglie lungo il cammino, molte sono ambientate durante la Resistenza, perché attraversando la Grande Pianura da Bologna a Milano, ci si imbatte nell’antifascismo con la stessa frequenza di canali, rogge e corsi d’acqua.
E poi, come dice Gerolamo, “chi vuol difendere un territorio, non può non confrontarsi con la guerriglia partigiana, che di boschi, torrenti, casolari e città fece il suo campo di battaglia, il suo rifugio e la sua arma segreta”.

Buona lettura e buona liberazione. Prosegui la lettura ›

Fahrenheit e Loredana Lipperini su #IlPiccoloRegno

fabian-society-1Lunga intervista di Loredana Lipperini a Wu Ming 4 sul Piccolo Regno per la trasmissione Fahrenheit (Radio Rai 3), dove si parla di fonti letterarie, Tolkien, fabianesimo, infanzia e molto altro.
Il podcast è qui.
A seguire, la recensione sul blog Lipperatura.
Buon ascolto e buona lettura.

«…Ma c’è molto altro, e di non troppo frequente, secondo me, nella letteratura che si rivolge ai più giovani: ed è, per cominciare, una doppia voce, che riproduce quella di chi ha dieci anni al momento della storia (e della lettura) e insieme si proietta in avanti, in quella che “diventerà” la voce degli ex bambini una volta entrati in un altro regno, quello della Gente Alta, che l’infanzia può solo osservare, ricordare, raccontare. […] Quel che fa la differenza – e risponde implicitamente ai molti interrogativi su cosa sia o meno un buon libro – è, insieme alla storia, la voce. Appunto. Vanno sempre insieme, la seconda non si scarnifica per ammiccare a chi legge, anche se giovanissimo, la prima non si sacrifica a uno stile».