Esattamente dieci anni fa, l’8 settembre 2015, annunciammo qui su Giap una «giornata di storia e musica a Bologna, nella contrada “patria del ribelle”».
La contrada in questione era, ed è, la Cirenaica. Lì, durante l’occupazione tedesca, visse sotto falsa identità il comandante partigiano Ilio Barontini, nome di battaglia «Paulus». Lì c’erano la sede clandestina del CUMER – Comando unico militare Emilia Romagna – e la mimetizzatissima tipografia della Resistenza bolognese.
Spiegammo che varie soggettività residenti o attive nel quartiere intendevano «far rivivere, in uno dei rioni più interessanti e peculiari di Bologna, storie di resistenza al colonialismo italiano e al nazifascismo. A partire dalle storie evocate dai doppi nomi di quelle vie…
Via Sante Vincenzi
già via DernaVia Giuseppe Bentivogli
già via Bengasi
…e dal toponimo stesso del rione, vero e proprio “relitto” dell’epoca coloniale: la Cirenaica. Come la regione della Libia orientale dove nel 1929-31 il fascismo commise un genocidio su vasta scala […]»
La giornata del 27 settembre, tra camminate, letture, concerti e «guerriglia odonomastica», fu l’atto di nascita del cantiere culturale Resistenze in Cirenaica, «progetto di progetti» da cui sono germogliate tante prassi. In questa sede ci limitiamo a citare:
■ la sistematica mappatura dei toponomi coloniali italiani, mappatura dal basso che si è avvalsa delle segnalazioni di centinaia di persone;
■ le contronarrazioni nei luoghi intitolati a «medaglie d’oro» che però si rivela oro degli stolti;
■ la celebrazione – ogni 19 febbraio, anniversario della carneficina fascista di Addis Abeba – di Yekatit 12, giornata in ricordo dei crimini del colonialismo italiano.
Eccetera eccetera.

Bologna, 27 settembre 2015. Wu Ming 2 racconta la storia della partigiana Vinka Kitarovic in via Libia, appena rinominata dal basso «via Vinka Kitarovic».
RIC non si occupa “solo” di memoria ma di come l’oblio collettivo del nostro colonialismo contribuisca ad alimentare i razzismi e neocolonialismi di oggi, la strage di migranti nel Mediterraneo, la depredazione di risorse del Sud globale da parte di multinazionali italiane, la partecipazione dell’Italia a guerre d’aggressione.
Da cinque anni RIC è uno dei nodi della Federazione delle Resistenze, che aggrega diverse realtà sparse per l’Italia.
Per celebrare i dieci anni di RIC e i cinque della Federazione, il 12, 13 e 14 settembre si terrà a Bologna – in Cirenaica, ovviamente – un festival diffuso. Molti gli appuntamenti, e anche Wu Ming sarà della partita.
Il programma completo è qui. Ci si vede nella contrada.