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Flatlandia

Ricordo di #Sancho, che se n’è andato ieri

Sancho Santoni

di Wu Ming 1

Ieri pomeriggio un compagno mi ha scritto da Brescia per dire che Sancho stava morendo. Questione di ore, ormai.

Caduta in picchiata dalle nuvole, bestemmia di stupore… Ma come? Sancho?! Che gli è successo?

E così ho saputo tutto in una volta: il male diagnosticato solo poche settimane fa, un tumore già esteso, più nulla da fare. Ieri pomeriggio, il coma.
Ho informato i miei compadres, condividendo con loro il mio sgomento.
Ieri sera, Sancho se n’è andato. Aveva 57 anni.

– La stessa età di Stefano. – ha commentato WM4, intendendo Stefano Tassinari, che ci ha lasciati nel 2012.

Ieri sera ho pianto io, qui a Bologna, davanti a questo schermo. Posso solo immaginare come si sentano le compagne e i compagni là a Brescia. Prosegui la lettura ›

#PointLenana, raffica estiva di recensioni e commenti

L’ultimo tratto lo coprimmo su uno stradello di cemento. Dopo tre giorni su terreni irregolari, quel cambio di passo mi spezzò il ritmo e mi stracciò le gambe. Alla fine arrivammo al rifugio della stazione meteo. Il mio umore era all’insegna del chi-me-l’ha-fatto-fare, ma in quel momento mi girai e, in fondo al lungo sentiero percorso, vidi la montagna, il massiccio già lontano, azzurro, levitante sul verde degli alberi. Mi resi conto che solo dieci ore prima ero stato lassú, proprio in cima, e il mio umore trasmutò, e quelle dieci ore mi sembrarono niente. Niente.

Alla fine arrivammo al rifugio della stazione meteo. Il mio umore era all’insegna del chi-me-l’ha-fatto-fare, ma in quel momento mi girai e, in fondo al lungo sentiero percorso, vidi la montagna, il massiccio già lontano, azzurro, levitante sul verde degli alberi. Mi resi conto che solo dieci ore prima ero stato lassú, proprio in cima, e il mio umore trasmutò, e quelle dieci ore mi sembrarono niente. Niente. (Foto di Roberto Santachiara, clicca per ingrandire)

E’ come se Point Lenana non fosse uscito a fine aprile ma a metà luglio, tanti sono i lettori che lo stanno scoprendo adesso. Forse c’era bisogno di un po’ di tempo, per molti c’era uno “scoglio” da superare, una comprensibile esitazione: “Un libro che parla di montagna?!” Anche per questo era ed è importante presentarlo in giro per l’Italia. Scarpinare, raccontare, sciogliere le diffidenze.
Altrettanto importante era ed è proseguire il libro con altri mezzi, estendere il suo mondo con un incessante lavoro collettivo in rete (qui su Giap, su Twitter, su Tumblr, su Pinterest…) e con ripetute escursioni a tema. Diversi lettori hanno potuto discutere di Point Lenana mentre “ci mettevano il corpo”, vivendo un’esperienza fisica, fuori dalla loro zona di comfort.
Ebbene, lo sbattimento paga: il libro è accolto sempre meglio, i riscontri positivi si moltiplicano, ogni giorno riceviamo una nuova recensione. Il passaparola si intensifica e tutto fa pensare che stia per raggiungere il tipping point, l’istante in cui si inarcherà e diverrà autosufficiente. Grazie a tutt* per questo momento di impegno e condivisione.
Qui sotto proponiamo alcune recensioni uscite nei giorni scorsi in rete, su quotidiani e su riviste specializzate, oltre all’audio di un’intervista che WM1 ha rilasciato a Radio Onda d’Urto di Brescia. Ricordiamo che il calendario delle presentazioni è qui. Buona lettura e buon ascolto.
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