Il presente e il futuro del movimento #notav. Note dopo l’ultimo mese e verso l’8 dicembre – di Wu Ming 1

8 dicembre No Tav

Su notav.info, una disamina scritta da Wu Ming 1.

INDICE

1. La narrazione sì Tav come (scadente) fiction soprannaturale
2. La lotta No Tav è lotta di classe
3. Passiamo in rassegna alcune fandonie:
■ «Amici dei tir!»
■ «Ormai si sta facendo!»
■ «Resteremo isolati!»
■ «Torino si è espressa!»
■ «Retrogradi! Cosa c’è di male nell’alta velocità ferroviaria?»
■ «Grillini!»
4. Il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente
 Torino, 8 dicembre 2018, esserci.

«In un quadro del genere, una manifestazione No Tav non può che essere oggettivamente contro governo e opposizione, cioè contro il partito trasversale del capitale, cioè contro lo stato di cose presente […] Il movimento No Tav è solo, e quindi potenzialmente con tutte e tutti. Oggi ancora non si vede, ma ben presto si vedrà.»

Buona lettura.

Il caso Jolanda Crivelli. Come l’uso di una foto falsa ha falsificato un episodio storico

Hilde Krohn Huse, Hanging in the Woods, 2015.

Nei giorni scorsi la “fasciosfera” italiana ha messo in circolazione l’ennesimo falso. La foto di una performance dell’artista norvegese Hilde Krohn Huse, opportunamente decolorata e sgranata per farla sembrare d’epoca, è stata spacciata per testimonianza di violenze partigiane ecc. ecc. La consueta solfa, insomma, ma puntellata con una falsificazione più plateale ed eclatante del solito.

Diverse pagine e profili FB – e testate registrate come l’immancabile Secolo d’Italia, che l’aveva usata già nel 2017 hanno pubblicato la foto taroccata dicendo che mostrava il cadavere di tale Jolanda Crivelli, ausiliaria repubblichina uccisa a Cesena e «lasciata per giorni appesa a un albero». Prosegui la lettura ›

SI TRAV. Come la militanza #NoTav mi ha dato il coraggio di diventare me stessa / 2

Libera Repubblica della Maddalena, Val Clarea, sera del 10 giugno 2011. Concerto dei Lou Dalfin.

di Filo Sottile La prima puntata è qui.

INDICE
1. Nostalgia di futuro (maggio-giugno 2011)
2. Ancora una volta il personale è politico (ancora una volta 7 giugno 2016)
3. La scoperta del queer (2011-2018)
4. Cerco casa (febbraio 2017)
5. Ogni lotta è tutte le lotte: transfemminismo e No Tav
6. These important years
* Ancora una cosa
* Ringraziamenti

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Frappiglia contro Golia. Cronaca di un convegno negazionista alla Sapienza

Frappiglia e Baloscio.

Frappiglia e il suo fedele amico Baloscio, simpatiche maschere della tradizione abruzzese. Alle loro spalle, il bosco di Sant’Antonio, comune di Pescocostanzo (AQ), anno 2050.

di Andrea Capocci *

Martedì 13 novembre 2018 Eugenio Gaudio, rettore della più grande università d’Europa, ha a disposizione un’ampia scelta su come passare il pomeriggio. Al dipartimento di chimica farmaceutica si svolge il nono Bemm Symposium. Il grande architetto svizzero Mario Botta tiene una lectio magistralis su Francesco Borromini per la facoltà di Architettura. In quella di Psicologia c’è un importante convegno sulle fake news. Al dipartimento di fisica, Cinzia Sciuto presenta il libro Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo. Tutti invitano il rettore per un saluto, pur sapendo che non ha il dono dell’ubiquità. In più c’è anche una riunione del Consiglio di Amministrazione della Sapienza a cui il rettore non può mancare.

Eppure, a uno degli inviti vorrebbe tanto rispondere di sì. È la presentazione di un libro prevista per le 15.30 presso la facoltà di Scienze della Terra. Nonostante l’agenda fitta, Gaudio fa sapere all’ufficio stampa che a quella presentazione parteciperà almeno per un saluto. L’ufficio aggiunge il suo nome alla locandina di presentazione. Qualcuno della segreteria dà un’occhiata al titolo del libro, poi vede il nome del rettore tra i partecipanti. Si gratta la testa e ne parla col capo. Il capo ci ripensa: d’accordo, non ci vado, però voglio che la Sapienza ci sia. Tra i miei vice, i prorettori, ho il nome giusto per sostituirmi.

Alle 15.30 di martedì 13 novembre 2018, alla facoltà di Scienze della Terra tutto è pronto per la presentazione del saggio Clima: basta catastrofismi. Riflessioni scientifiche sul passato e sul futuro , libro collettaneo pubblicato dall’editore 21mo Secolo. La decisione del Rettore di declinare l’invito è stata saggia. Un evento analogo doveva tenersi al mattino al Senato: se all’ultimo momento è saltato, qualche motivo ci sarà. In vari punti della Sapienza, il collettivo degli studenti di biologia ha appeso striscioni di protesta contro l’evento. Il libro che si sta per presentare, infatti, non è un libro qualunque. È un saggio di «negazionismo climatico». Prosegui la lettura ›

SI TRAV. Come la militanza #NoTav mi ha dato il coraggio di diventare me stessa / 1

No Tav, Sì Trav. Cartello apparso Nessun* Norma, pride contro decoro e frontiere, Torino, 28 giugno 2018.

Cartello apparso alla manifestazione Nessun* Norma, pride contro decoro e frontiere, Torino, 28 giugno 2018.

di Filo Sottile

[Filo vive in provincia di Torino, ha 40 anni e una figlia. Ha scritto romanzi, saggi, canzoni e monologhi. Collabora con noi dal 2011 e il suo aiuto è stato fondamentale nella stesura di almeno due libri: Point Lenana e Un viaggio che non promettiamo breve. È una delle voci di Alpinismo Molotov – ha scritto un articolo sull’ailanto divenuto un piccolo “classico” – ed è stata sua la prima spinta a organizzare Diverso il suo rilievo, la festa di AM divenuta appuntamento annuale. Senza Filo la Wu Ming Foundation sarebbe diversa. E viceversa. Ci ha affidato questo racconto di formazione e siamo fieri di presentarvelo. Lo pubblicheremo in due puntate. Lo riteniamo uno dei testi più importanti mai apparsi su Giap. Buona lettura.
Wu Ming, 20 novembre, TDOR – Transgender Day of Remembrance]

INDICE DELLA PRIMA PUNTATA
1. Commento a un commento
2. Alta Felicità (29 luglio 2018)
3. Oggi tocca a me (7 giugno 2016)
4. Dalla prima volta alla militanza (2003-2010)
5. Fra paura e coraggio (ancora 7 giugno 2016)
6. La psicopolizia sogna «pecorella»? (febbraio-marzo 2012)

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#Proletkult, prima ristampa. Grazie a tutte quanti!


La mattina del 6 novembre, a quindici giorni dall’uscita in libreria, Einaudi Stile Libero ha deciso di ristampare Proletkult, dopo una prima tiratura di 35.000 copie. Questo non significa che siano state tutte vendute, ma certo la maggior parte è stata distribuita, su e giù per lo Stivale, ed è già un risultato incoraggiante, per il quale ringraziamo giapsters, lettrici e lettori.

Nel frattempo, è partito anche il ProleTour, con incontri molto partecipati e forieri di novità, mentre si è iniziato a parlare del romanzo in radio, sulla carta stampata e negli spazi online che si occupano di libri.

Qui di seguito, la rassegna di quel che è uscito finora, dopo le primissime recensioni e interviste che già segnalammo ai primi di novembre. Prosegui la lettura ›

Speciale #Contrattacco! Audio di tutti gli eventi + interviste e fotoracconti

Contrattacco, terza serata, presentazione di Jacobin Italia

Vag61, terza serata di Contrattacco, domenica 11 novembre 2018. Comincia la presentazione del primo numero di Jacobin Italia, intitolato «Vivere in un paese senza sinistra». Clicca per aprire lo speciale di Vag61 con le registrazioni di tutti gli eventi.

Dobbiamo ancora riprenderci dopo la gioiosa fatica dei tre giorni, il frastornante senso di comunità, la nube energizzante di chiacchiere, le riunioni-fiume da mane a sera, l’affollarsi di immagini, le agnizioni sorprendenti, vieni qui un momento, ti presento X, su Twitter la conosci come @Y, e il vorticare di libri e riviste, le musiche, i corpi, il caldo umido durante i pienoni, e la voce che la prima sera era squillante si fa sempre più gutturale e raschiata, e i dischi volanti, Posadas, Kolosimo, Angela Davis, le rimpatriate di senzapatria, cazzo, ancora ti vesti da skin come a vent’anni.

La seconda sera, sabato, al Vag61 non potevano esserci meno di cinquecento persone. La Brigata Cucinieri ha servito più di trecento pasti, la fila era lunghissima e per non farla molti si sono sparpagliati per le pizzerie, trattorie e piadinerie della Cirenaica, che non è la regione della Libia ma il rione di Bologna di cui vi abbiamo parlato tante volte qui su Giap. Molti altri sono arrivati dopo cena. E la sera dopo, domenica, c’era ancora un botto di gente.

Il calo di adrenalina è avvenuto a balzi, come una discesa in corda doppia da una vetta alpina. È uno spleen da alpinista tornato in pianura. Grande stanchezza, ma con le ultime energie si scrive il récit d’ascension.

Siamo stati all’altezza della sfida. «Siamo» chi? Siamo noi. «Noi» chi? Noi Alegre, Jacobin Italia, Vag61, Wu Ming Foundation, la metaradio, insomma: noialtri.

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