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Toni Negri

Ecco l’agosto che solve e scinde (Un po’ di news)

In attesa della seconda parte del “flusso di coscienza” di WM1 sugli Yo Yo Mundi (e ovviamente non solo), alcune novità e segnalazioni per chiudere il mese di luglio. In agosto Giap non si fermerà, ma i post si faranno più radi.

Qui una lunga e densa intervista a Wu Ming 2 su Il sentiero degli dei, ambiente e territorio, la lotta No Tav e molto altro.

A proposito di No Tav, ecco una mini-riflessione fresca fresca (fatta al volo stamane su Twitter), dopo il successo della marcia da Giaglione a Chiomonte, che ha segnato un “cambio di passo”, spiazzando politici, media asserviti e forze dell’ordine. Cose molto simili le ha scritte Carta, in modo meno aforistico.

Qui un’intervista radiofonica a Wu Ming 1 su Anatra all’arancia meccanica, trasmessa da Radio Beckwith un paio di settimane fa.

Aiuto, ce sta  lu diavulu ‘n televisiuni!

Pochi giorni fa, su “Saturno” – inserto culturale de Il Fatto quotidiano, diretto da  Riccardo Chiaberge, uno che anni fa scrisse di noi: “Dura Ming! Non dura, non possono durare!”, recentemente ha informato ridacchiando i suoi lettori che Anatra all’arancia meccanica era “un flop” (13.000 copie vendute in tre mesi e miglior successo di critica della nostra carriera) e nel settembre scorso se l’è presa con Gad Lerner perché aveva ospitato all’Infedele il malvagio Toni Negri, brrrrrrrr! – su “Saturno”, dicevamo, un tizio ci ha tirati in ballo in una polemica mal condotta, scrivendo cose a dir poco inesatte sul nostro conto.
Nei commenti in calce al post, per conto dell’intero collettivo, WM1 – come ha scritto su Twitter eFFe della rivista on line Finzioni – “si leva gli schiaffi dalla faccia”.
Non è nostra intenzione ri-intervenire in quello spazio.

Su All About Jazz, una bella recensione di Altai, l’album degli Skinshout + Xabier Iriondo, possibile colonna sonora del romanzo da cui prende il titolo. Dettagli e ascolti qui.

Toni Negri sull’autostrada, ovvero: tirannia del tempo e momento utopico


Il 19 aprile scorso Wu Ming 1 è intervenuto all’ incontro “Conflitto, rivoluzione, potere, immaginario”, organizzato a Roma dal collettivo Militant.
L’intento di Militant era gettare luce sul tema di un “immaginario comune” di sinistra, tra attivismo politico e lavoro artistico/intellettuale. L’idea era di sollecitare interventi molto diversi per impostazione e linguaggio, da parte di tre persone differenti per età, genere, percorsi di vita e attività “militante” nei rispettivi ambiti d’intervento. I relatori dovevano essere WM1, il collega – e nostro traduttore – Serge Quadruppani (proveniente dal mondo libertario e dell’ultragauche francese) e Geraldina Colotti (scrittrice, poetessa e redattrice del Manifesto, proveniente da esperienze di lotta armata e carcere duro). Prosegui la lettura ›