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Il Piccolo regno

«Il Piccolo Regno» è un romanzo per piccoli?

Mappa del Piccolo Regno

[Riproduciamo su Giap la bella recensione de Il Piccolo Regno apparsa sul blog Parla della Russia. Il giudizio conclusivo ci incuriosisce molto: «Questo a mio avviso non è libro per piccoli, ma per grandi che ricordano cos’è il proprio Piccolo Regno». Ci chiediamo quanto sia diffusa questa impressione tra chi ha letto il romanzo. Ecco, saremmo grati a coloro che vorranno esprimersi su questo qui su Giap.
Ne approfittiamo per segnalare le prossime due presentazioni del libro, entrambe a Milano.
Sabato 14 maggio, ore 18:00, Spazio B**k, via Porro Lambertenghi 20.
Domenica 29 maggio, ore 16:30, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4 ang. via Muratori.]

di Tatiana Larina

Ho comprato Il Piccolo Regno di Wu Ming appena uscito, regalo del coniglio pasquale per il giovane virgulto, ma manco a dirsi l’ho letto io. Divorato. Prosegui la lettura ›

Fahrenheit e Loredana Lipperini su #IlPiccoloRegno

fabian-society-1Lunga intervista di Loredana Lipperini a Wu Ming 4 sul Piccolo Regno per la trasmissione Fahrenheit (Radio Rai 3), dove si parla di fonti letterarie, Tolkien, fabianesimo, infanzia e molto altro.
Il podcast è qui.
A seguire, la recensione sul blog Lipperatura.
Buon ascolto e buona lettura.

«…Ma c’è molto altro, e di non troppo frequente, secondo me, nella letteratura che si rivolge ai più giovani: ed è, per cominciare, una doppia voce, che riproduce quella di chi ha dieci anni al momento della storia (e della lettura) e insieme si proietta in avanti, in quella che “diventerà” la voce degli ex bambini una volta entrati in un altro regno, quello della Gente Alta, che l’infanzia può solo osservare, ricordare, raccontare. […] Quel che fa la differenza – e risponde implicitamente ai molti interrogativi su cosa sia o meno un buon libro – è, insieme alla storia, la voce. Appunto. Vanno sempre insieme, la seconda non si scarnifica per ammiccare a chi legge, anche se giovanissimo, la prima non si sacrifica a uno stile».

#IlPiccoloRegno | Un’intervista, due recensioni e una presentazione

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Prima intervista sul Piccolo Regno, alla trasmissione letteraria “Mulini a vento”, condotta da Simona Cantelmi su Radio Fly Web (quella della CISL…sic!). Si può ascoltare qui.

Questa invece è una bella recensione comparsa sul sito Rapsodic Sachertorte, a cura di Valentina Gamberi:

«…Proprio per questa universalità, per la facilità con la quale il lettore (che ha un buon ricordo dell’infanzia e si sente ad essa ancora legato) si identifica nella storia, si ha l’impressione di non stare all’interno di una storia ambientata nell’Inghilterra tra le due guerre, ma bensì in un universo ibrido, dove nomi inglesi si mescolano a vegetazione, colori, suoni, sogni che appartengono piuttosto a qualche appennino italiano, a qualche casa delle vacanze dove si tornava come da tradizione per raggiungere il proprio gruppo dei pari…»

Last but not least, su Anobii è comparsa una recensione molto positiva, firmata da Armin:

«…Tantissime cose che si incastrano perfettamente a servizio di una trama che in 230 pagine riesce a raccontare splendidamente e dolorosamente l’evoluzione dello sguardo di un ragazzino mentre la dolce campagna inglese in cui tutto accade si trasfigura simbolicamente da bucolica visione frontale a paesaggio reale, capace di far male e perfino di uccidere…»

Insomma intorno al Piccolo Regno qualcosa si muove. Domani pomeriggio, domenica 10 aprile, alle 15:00, al Weekend dei Giovani Lettori, in coda alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, Piazza della Costituzione 6, si terrà la prima presentazione. I posti sono limitati, quindi la prenotazione è d’uopo: Info e prenotazioni: eventi@labidee.it – 051 273861

Quanto è piccolo #IlPiccoloRegno?

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Tra un’azione di arte-guerriglia, un’operazione di debunking sulle foibe, un reportage sui No Tav… Il Piccolo Regno rischia di apparire davvero troppo piccolo.
A una settimana dall’uscita in libreria vale la pena allora dedicargli qualche parola in più. Anche perché è forse il romanzo che più di tutti esce dalla zona di comfort wuminghiana, e nel quale la lettura politica della storia è posta in secondo piano o forse appena sfiorata, per lasciare spazio ad altri elementi. Prosegui la lettura ›

#IlPiccoloRegno di Wu Ming 4 è in libreria. Ecco il primo capitolo in anteprima

Il Piccolo Regno

1. Il vecchio mulino

Era un edificio di mattoni rossi, nascosto dagli alberi e immerso nel silenzio. Sembrava un luogo abbandonato.
Julius si spinse in avanscoperta, ignorando gli avvertimenti di Ariadne. Io e Fedro fummo lasciati alla retroguardia, e arrivammo nello spiazzo davanti al mulino con cautela, guardandoci attorno. Le finestre erano chiuse, nessun cane da guardia, niente panni stesi. La ruota però girava e andammo a vederla. Quel moto perpetuo e circolare, con il suo mormorio liquido, aveva qualcosa di inquietante.
«A cosa serve?» chiese Fedro.
«A far girare la macina,» rispose Julius.
«E dov’è?»
«Dentro. Dove credi che sia?»
«Possiamo vederla?»
Ci scambiammo un’occhiata. Poi ci guardammo attorno. Un uccello palustre pescava nell’acqua bassa vicino alla riva; le rane guizzavano; le libellule volteggiavano tra i giunchi. A ciascuno la sua preda. Silenzio. Avremmo potuto essere gli unici esseri umani al mondo.
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#IlPiccolo#Regno, un romanzo di Wu Ming 4

Mappa de Il piccolo regno

Clicca per ingrandire la mappa.

Copertina de Il piccolo regno

Clicca per aprire la copertina completa con quarta e alette (pdf).

Giovedì 17 marzo esce il nuovo romanzo solista di Wu Ming 4. Si intitola Il Piccolo Regno e qui sotto potete vedere la copertina realizzata da Giulia Rossi. Cliccandoci sopra compaiono anche le alette. E’ un romanzo breve, o un racconto lungo – a seconda dei punti di vista -, per ragazzi dai 10 ai 100 anni. Si potrebbe definire un racconto gotico-rurale, ambientato durante una lunga estate, in un’epoca pre-digitale. C’è la campagna inglese, una banda di ragazzini, un antico tesoro, un fantasma che sconvolge le notti del protagonista e un segreto da scoprire. Chi ha apprezzato Stella del Mattino ritroverà un personaggio famigliare, anche se non è proprio lo stesso. Immancabile: la mappa, quella che trovate qui sopra, che è anche un oggetto del racconto, realizzata da Brochendors Brothers (già autore della cover di Difendere la Terra di Mezzo).

Letture propedeutiche per la Gente Bassa: nessuna in particolare.
Per la Gente Alta: idem. Ma se proprio si dovesse dare una dritta, allora Giro di vite di Henry James, L’età d’oro di Kenneth Grahame e Il Corpo di Stephen King.
Prossimamente, in anteprima qui su Giap, proporremo il primo capitolo del libro.
Stay tuned.