La cognizione del terrore. Ritrovarci tra noi, ritrovare la fiducia che l’Emergenza pandemica ha distrutto

di Stefania Consigliere e Cristina Zavaroni *

Qualcosa si muove. Forse perché a scuole aperte la violenza del lasciapassare è più evidente; o perché le piazze del sabato stanno proseguendo e, pian piano, orientandosi; o per l’effetto epistemologico dell’appello dei docenti universitari; o perché i sindacati di base hanno qualcosa da eccepire; o, ancora, perché i collettivi più lucidi hanno unito i puntini e trovato spaventosa la figura che ne esce.

Ai margini dei parchi e delle piazze dove si ci si ritrova per elaborare collettivamente una critica al presente e scambiarsi strategie di resistenza, si avverte anche altro: l’urgenza di fare i conti con una varietà di esperienze intime che molte e molti – e di certo chi scrive – hanno sperimentato negli scorsi mesi e che ora, finalmente, sono dicibili. Spesso sono le donne a parlarne e, riandando al femminismo degli anni Settanta, la cosa non sorprende. In omaggio a quella stagione, proviamo allora a prendere sul serio quel che ci travaglia e leggerlo in termini politici con l’aiuto di una manciata di autori. Prosegui la lettura ›

Dal Corno alle Scale al Monte Carzolano: iniziative resistenti e scarpinate letterarie sull’Appennino.

Nel primo fine settimana d’autunno sono in programma, sull’Appennino, due iniziative che ci stanno molto a cuore e alle quali siamo felici di invitarvi.

Partiamo dalla seconda, in ordine di tempo. Ufficialmente si tratta di un presidio, al Lago Scaffaiolo, sotto le vette del Corno alle Scale.

Come sapete, ormai da qualche anno, insieme a un numero sempre più vasto di persone e di associazioni, stiamo cercando di bloccare la costruzione di un nuovo impianto di risalita, che raggiungerebbe il rifugio Duca degli Abruzzi, violentando un versante fragile, protetto e ancora indenne. Ne abbiamo parlato in due articoli, qui e qui.

Dopo che il TAR dell’Emilia-Romagna aveva dato ragione ai proponenti dell’opera, abbiamo presentato un ricorso al Consiglio di Stato, che invece ha accolto il nostro appello e ha sollecitato il TAR a fissare un’udienza di merito, per approfondire le nostre osservazioni. In particolare, i magistrati della quarta sezione hanno richiamato un precedente simile al nostro, nel comune di Livigno (SO), dove la ditta Mottolino Spa intendeva smantellare e “adeguare” una seggiovia, di fatto però ampliandola, in un’area soggetta a tutela paesaggistica e di conservazione ambientale. Contro quel progetto si erano espressi il TAR della Lombardia, il Consiglio di Stato e infine le Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Prosegui la lettura ›

Ostaggi in Assurdistan, ovvero: il lasciapassare e noi / Seconda puntata

di Wu Ming

INDICE DELLA SECONDA PUNTATA

6. voci contro il lasciapassare e l’Emergenza
■ Non ci sono più gli shitstorm di una volta
■ Dobbiamo camminare sulla fune giusta
■ La padella e la brace: occhio a non chiedere l’obbligo vaccinale
7. Ritorno a un paesaggio di macerie
■ Lo scambio spettacolare pro Confindustria
■ Primavera 2020, la cultura dalle luci intermittenti al blackout
■ Autunno 2020, la seconda chiusura, lo sconforto, la rabbia
■ 2021, il lasciapassare e poi che altro?
■ Vuoi farti una scarpinata culturale?
■ Suerte, cazzo, suerte!
■ Biblioteche: il fuori diventa dentro e viceversa
■ Kein Mensch Ist Illegal!
8. Calendario settembre-dicembre 2021
Appendice. Rassegna di interventi

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A Facebook non piace «La Q di Qomplotto» (e viceversa). Una piccola storia di algoritmi e mannaie

Titolo di Repubblica on line, 1 settembre 2021.

A fine giugno è capitato al circolo culturale Magazzino Parallelo di Cesena. La notizia è uscita sulla stampa locale – Cesena Today e Il Resto del Carlino –, ma sembrava un singolo episodio.

Il 29 agosto è toccato al CSA Sisma di Macerata. Che ha scritto un bel comunicato, tanto che oltre a linkarlo lo riportiamo qui sotto.

Due punti fanno una linea. Qualcosa stava accadendo e la notizia è arrivata alla stampa nazionale: Matteo Pucciarelli ne ha scritto su Repubblica, Luca Pakarov sul Manifesto.

A quel punto si è scoperto che l’8 luglio era accaduto pure a una terza realtà: l’associazione sarda Argonautilus, che solo collegando la propria vicenda alle altre due ha capito come mai la sua pagina FB era svanita.

Immaginate la sequenza: invitate Wu Ming 1 a presentare La Q di Qomplotto. Fissate la data. Poi create l’«evento» su Facebook e…

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Ostaggi in Assurdistan, ovvero: il lasciapassare e noi / Prima puntata

di Wu Ming

INDICE DELLA PRIMA PUNTATA
0. Introduzione.
1. Il lasciapassare quel che dice non lo fa (e quel che ti fa non lo dice)
■ Come strumento di profilassi il lasciapassare è una presa in giro
■ La gente si stava vaccinando anche senza lasciapassare
■ L’invenzione delle emergenze «medici no vax» e «insegnanti no vax»
■ «No Vax», nemici pubblici e nuclei di verità
2. Il lasciapassare ti convince che la colpa è tua (o meglio: del tuo prossimo)
3. Il lasciapassare non estende l’area del possibile, anzi, la restringe
4. Controllo padronale, invasione della privacy, discriminazione
5. «Tanto verrà applicato all’italiana» e altre belle obiezioni (e benaltrismi)
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Nascita della foibologia. Come una fantasia di complotto antipartigiana è divenuta verità di Stato

Tomaso Montanari

Tomaso Montanari

In questi giorni gli attacchi delle destre a Tomaso Montanari – che ha tutta la nostra solidarietà – hanno riportato in auge (per una volta fuori stagione, cioè lontani dal 10 febbraio ) la querelle sulle foibe. In rete molte persone hanno linkato le inchieste e ricerche apparse su Giap nel corso degli anni, soprattutto a opera del gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki.

A lungo siamo stati davvero in pochi a contrastare – sfidando l’assurda accusa di «negazionismo»* – la narrazione “foibologica”. Narrazione risalente alla propaganda dell’occupante nazista in Istria, poi ripresa e rifinita negli atelier del neofascismo postbellico e divenuta storia di Stato a metà degli anni Zero del XXI secolo, con l’istituzione del Giorno del Ricordo.

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«In viro veritas?» Scarica i capitoli de La Q di Qomplotto dedicati a pandemia, vaccini e complotti

La Q di Qomplotto - copertina

Clicca per scaricare i capitoli «In viro veritas?».

Abbiamo deciso di rendere disponibili in pdf quattro capitoli di La Q di Qomplotto. È una sorta di “miniserie” nel flusso del libro di Wu Ming 1, intitolata «In viro veritas?»* e dedicata alla pandemia di Covid-19, alla critica di com’è stata gestita l’emergenza pandemica e alle fantasie di complotto su Sars-Cov-2 e vaccini.

In linea con l’approccio sviluppato nell’intero libro, tali fantasie di complotto non ci si limita a “smontarle”, ma si cerca di riconoscerne ed evidenziarne – sotto i velami e i panneggi di narrazioni diversive – i nuclei di verità.

Si tratta di una sessantina di pagine. Funzionano come vademecum e sintesi proiettata in avanti del lavoro fatto su Giap dall’inizio della pandemia.

È vero che alcuni ragionamenti, alcuni nodi concettuali sono comprensibili al meglio solo avendo letto i capitoli precedenti, ma pensiamo siano comprensibili in linea di massima anche senza quel prerequisito. E in ogni caso si tratta di pochi passaggi.

Per noi è uno strumento rivolto a tutte e tutti: a chi ha seguito il nostro lavoro e a chi non lo ha seguito e vuole farsene un’idea scavalcando a pie’ pari dicerie e “riassuntini” capziosi. Prosegui la lettura ›