Domenica scorsa, a Bologna, tra le cinquecento e le seicento persone hanno riempito il piazzale dell’XM24 per assistere al racconto del murale di Blu ormai noto come “Occupy Mordor”. Si tratta di una vera e propria “barricata artistica” a difesa di uno spazio sociale minacciato dalla gentrification del quartiere Bolognina. Dove sedevano tutte quelle persone, il Comune di Bologna vuole realizzare una rotatoria, spianando un terzo del centro sociale.
Blu – che ha affrescato un’intera facciata della Tate Modern di Londra e sull’Observer è stato inserito tra gli autori delle 10 migliori opere d’arte di strada al mondo – ha opposto allo scempio un paradosso, regalando all’XM24 e alla città intera un’opera il cui mero valore economico, con ogni probabilità, supera quello dell’intervento urbanistico. Quanto al valore estetico, politico e storico, è incalcolabile e incommensurabile. Prosegui la lettura ›
Sbroccare a #Bologna, Merola, Almirante, i due marò e altre storie | Radio Giap Rebelde
La sera dell’11 aprile scorso Wu Ming 4 ha preso parte al dibattito (organizzato da Il manifesto) «La produzione culturale a Bologna: progettare spazi tra mercato e libertà». Il luogo era il rutilante salone del consiglio provinciale, dentro Palazzo Malvezzi, via Zamboni 13. Ecco l’audio dell’intervento. Dura sedici minuti.
InCreDiBol Bologna. Invasioni marziane, paura del conflitto e imposizione di una «monocultura»
InCreDiBol Bologna. Invasioni marziane, paura del conflitto e imposizione di una «monocultura»
Il dibattito è partito ingessato – nel senso ospedaliero del termine – poi ha preso un po’ di vita e colore sulle guance, ma a un certo punto si è trasformato in una sorta di Marat/Sade, sfociando in un clima di «sbrocco» ben rappresentativo dell’andazzo in città. Prosegui la lettura ›
A #Bologna l’epilogo è ancora da scrivere! #OccupyMordor e #votiAmoscuolApubblicA
Domenica. Alla Bolognina. Contro un potere che vuole distruggere uno spazio comunitario di laboratori, arti, musiche e mestieri, per ancora una volta asfaltare e ancora una volta cementificare. Clicca la locandina per ingrandirla. Questa la versione stampabile. E già che ci siamo… Prosegui la lettura ›
Fionde contro carri armati: la disfida di #Bologna riguarda l’Italia #OccupyMordor
Ecco il nostro nuovo articolo per il sito di Internazionale. Riguarda ancora il referendum bolognese del 26 maggio, che sta decisamente valicando i confini cittadini (la situazione in città è grottesca, leggere per credere, se non vivessimo qui riusciremmo persino a trovarla divertente). Ricordiamo a tutt* che Bologna va tenuta d’occhio, questa città ha anticipato molte tendenze e scelte politiche che poi hanno avuto esiti devastanti Prosegui la lettura ›
Aspettando «Point Lenana»: Felice Benuzzi racconta in TV la sua «fuga sul Kenya» (1987)
Un reperto più unico che raro: intervista a Felice Benuzzi (1910-1988), alpinista, scrittore e diplomatico, autore del libro Fuga sul Kenya (1948, riedito da Corbaccio nel 2012) e tra i protagonisti del libro Point Lenana di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara (Einaudi, in libreria dal 30 aprile 2013).
L’intervista è tratta da Prigionieri, documentario ideato e realizzato da Massimo Sani nel 1987 e trasmesso dalla Rai in tre puntate: «L’odissea», «La scelta» e «Ultimo inverno». Prosegui la lettura ›
Primavera migrante. CARA, ENA, Dublino II e gli altri tabù di una stagione che non arriva
Qualche giorno fa abbiamo segnalato nei commenti e su Twitter una riflessione intitolata “Silenzi, apartheid democratico e futuro delle lotte”. Ci sono sembrate parole importanti perché mettono in atto, su larga scala, un ribaltamento narrativo irrinunciabile: guardare al “terremoto politico italiano” con gli occhi di chi non ha potuto votare, e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Prima delle elezioni, discutendo con Giuliano Santoro del suo libro Un Grillo Qualunque, WM2 ha dichiarato che c’è almeno una categoria di persone, per le quali l’affermazione del M5S non avrebbe certo portato un cambiamento positivo: i migranti.
Martedì scorso, due articoli sul Manifesto di Raffaele K. Salinari (sull’espulsione di minori stranieri non accompagnati) e di Alessandro Dal Lago (sulla ripresa degli sbarchi a Lampedusa) sottolineavano l’urgenza di un ribaltamento narrativo del tutto analogo.
Ci siamo detti allora che era giunto il momento di mettere insieme ricorrenze, episodi e rimandi per provare a raccontare altrimenti, da una prospettiva migrante, questa presunta “nuova stagione” della politica italiana.
Lo abbiamo fatto per il nostro spazio sul sito di Internazionale. Il risultato lo trovate qui.
Radio Giap Rebelde: Arzèstula a #Bologna, #Amianto, Bartleby lo scrivano
Sabato 6 aprile, al Teatrino degli illusi di Bologna, Funambolique & Wu Ming in “Arzèstula Free Form Live”.
Arzèstula è un racconto scritto da Wu Ming 1 nel 2008, parte dell’antologia di racconti Anatra all’arancia meccanica (Einaudi, 2011).
Nel corso degli anni è stato tradotto in diverse lingue, persino in coreano.
Prodigi della globalizzazione: oggi a Seul qualcuno sa che in ferrarese «cinciallegra» si dice arzèstula (ma in questi giorni avrà ben altro a cui pensare). Prosegui la lettura ›