
Le lotte contadine della prima metà del Novecento sembrano ormai vicende di un passato lontanissimo, sterilizzate in formule da sussidiario o epigrammi di addetti alla nostalgia.
Eppure, mai come negli ultimi anni si è tornati a parlare di agricoltura: di come coltivare la terra e goderne i frutti senza passare per lo schiavismo, il caporalato, la grande distribuzione organizzata, lo sperpero di energie e combustibili fossili, l’annullamento dei rapporti umani, la prigionia dei semi e il cibo elitario. In Italia nascono cooperative di braccianti e le terre incolte vengono occupate come non accadeva… dal tempo delle lotte contadine.
Lotte che tornano alla mente, come termine di paragone, anche in altri settori, primo fra tutti quello della logistica, dove la violenza padronale, la guerra tra poveri, le condizioni di lavoro, i ricatti e le forme di lotta fanno pensare… al tempo delle lotte contadine.
Ma che succedeva, di preciso, in quel tempo? E quanto indietro bisogna tornare, per ritrovarlo? Prosegui la lettura ›

Questo autunno quindi le uscite dell’officina Wu Ming saranno ben due: Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi Stile Libero, in uscita il 31 ottobre) e Il Ritorno dei Cantalamappa (ElectaJunior). Due libri che apparentemente non hanno niente a che fare l’uno con l’altro, ma… in realtà sono più apparentati di quanto possa sembrare.




1. Domenica mattina, alle 10:15, la presentazione del progetto 