Oggi «Mensaleri» arriva nelle librerie. Con tre citazioni in esergo.

La Vergine col Bambino, dal dittico di Melun di Jean Fouquet (circa 1450) riprende l’iconografia della Madonna del Latte, che ha un posto centrale nella trama – e nel villaggio – di Mensaleri.

È arrivato il giorno, l’approdo di Mensaleri sugli scaffali delle librerie. Se non ce lo trovate, chiedete. Così magari lo tirano fuori dallo scatolone dei nuovi arrivi. E se invece una libreria in legno e mattoni è troppo distante da dove abitate, allora visitatene una online. Come Bookdealer, che mette in Rete i rivenditori indipendenti.

Dopo le anticipazioni sulla copertina e sul primo capitolo, l’ultima riguarda le citazioni in esergo, che sono tre.

La prima è tratta da un Dialogo sui massimi sistemi socialista e repubblicano. Compariva a puntate, senza firma, sul settimanale Lotta di classe, «organo centrale del Partito socialista dei Lavoratori italiani». In questo caso si tratta del capitolo dedicato al cottimo, pubblicato sul numero 15, anno III, del 14-15 aprile 1894.

Voi borghesi, quando cercate il vostro vantaggio, siete chiaroveggenti e sinceri; quando cercate il vantaggio comune, v’illudete e mentite.

La seconda epigrafe è contenuta nel testo di una relazione. Venne presentata al Congresso internazionale degli infortuni sul lavoro e delle assicurazioni sociali, che si tenne a Milano nel 1894. S’intitola Dei mezzi di prevenire gli infortuni e garantire la vita e la salute degli operai nell’industria del cotone in Italia. A pronunciarla fu Silvio Benigno Crespi, l’uomo che ampliò e sviluppò sull’Adda il villaggio operaio che ancora porta il nome della sua famiglia.

La casa operaia modello deve contenere una sola famiglia ed essere circondata da un piccolo orto, separata da ogni comunione con altri.

Infine, la terza citazione è presa dal monumentale Quadri della natura umana. Feste ed ebbrezze, capolavoro di Paolo Mantegazza, stampato a Milano nel 1871. Uno dei primi studi di etnobotanica su piante come la coca, l’oppio, il mate, «l’hagahuasca», nonché su centinaia di bevande alcoliche e altre sostanze derivate.

Un uomo solo, per quanto potente, per quanto ricco di sensi e di denaro, non può fare una festa.

E a proposito di feste, ci si vede in giro a parlare del libro e di molto altro, a partire da Roma, il prossimo 8 ottobre, al centro sociale Brancaleone.

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