A Sweepsy (1984 – 2021)

Veronica Siracusano RaffaAbbiamo saputo solo stasera, in ritardo di qualche giorno, della morte di Veronica Siracusano Raffa, ricercatrice e saggista, blogger e compagna. Da poco aveva compiuto 37 anni. Lascia il marito, Marco, e un figlio piccolo, Niccolò, ai quali esprimiamo, per quel che vale, tutta la nostra vicinanza.

La settimana scorso avevamo saputo che Veronica era in ospedale, plausibilmente nella sua Messina. Nessun dettaglio, obliqui accenni a una malattia di cui soffriva da tempo… Avevamo solo capito che la situazione era grave.

L’avevamo incontrata diverse volte. La prima volta a Roma nel 2011, le altre in Sicilia. Di lei ricordiamo il sorriso contagioso, trascinante, un sorriso che si irradiava dagli occhi. L’ultima volta l’ha vista WM1, a Catania, in piazza Federico di Svevia, poco prima di un reading da La macchina del vento. Era il 31 agosto 2019.

Qui su Giap si è sempre firmata «Sweepsy». Stiamo parlando di una delle più affezionate e longeve commentatrici, un pilastro di questa community. Il suo primo intervento è datato 12 aprile 2010, quando il blog era appena nato. L’ultimo è del 16 settembre 2021, nel thread «Ostaggi in Assurdistan». Nel mezzo ci sono quasi duecento interventi, lasciati in prima persona o via pingback dal suo blog.

Sì, perché Veronica aveva uno spazio tutto suo, Sweepsy’s Blog, di cui aveva grande cura e che contiene tanti gioielli, materiale che rimarrà utile a lungo. Appunti presi in pubblico (anche sulla gestione della pandemia, sul flop dell’app Immuni, sulla reclusione domestica ecc.), saggi di analisi materalistica e di classe dei mondi digitali e soprattutto recensioni, tantissime recensioni di libri, che fossero saggi o romanzi: Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff, Espulsioni di Saskia Sassen, Le sorgenti del male di Zygmunt Bauman, Mindf*ck di Christopher Wylie, L’incubo di Hill House di Shirley Jackson e tanti altri. Anche recensioni di recensioni: Sweepsy recensisce Evgeny Morozov che recensisce Shoshana Zuboff. Tutti testi da salvare.

Scritti di Veronica si trovano anche in altri luoghi della rete: nel febbraio scorso era apparso su Rizomatica il suo saggio Stretti tra Popper e Voltaire: il vicolo cieco del liberalismo.

Molte persone avevano interagito con Veronica su Twitter, dove usava il nickname @DocSweepsy.

Da due anni faceva lavoro politico nell’organizzazione trotskista Sinistra Classe Rivoluzione, che l’ha ricordata sulla pagina FB della sua sezione di Roma: «Abbiamo ancora negli occhi il suo sguardo assetato di conoscenza e nuove letture delle prime discussioni, e la tenacia con cui era diventata un riferimento di solidità per il lavoro dei compagni, districandosi fra il pendolarismo, la militanza a distanza e gli impegni di madre di uno splendido bambino.»

Veronica appare anche in alcuni video. Come quello che incorporiamo qui sotto, una puntata del podcast Le frites, dal Belgio e non solo, risalente al maggio scorso, in cui discute di capitalismo della sorveglianza, big data, antropologia dei social, strapotere delle grandi piattaforme, degoogling e quant’altro.


Undici anni di incroci, intrecci, rimandi, riverberi, discussioni, simpatie (e antipatie) condivise…

Ci mancherai, Sweepsy.

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7 commenti su “A Sweepsy (1984 – 2021)

  1. Ho appena letto la notizia e mi spiace tantissimo. Ci siamo incrociati più e più volte con Veronica in questi anni sia su Twitter che su Giap, purtroppo mai dal vivo, è mancata l’occasione. Negli ultimi tempi mi è mancata la forza per portare avanti alcune cose sul mio blog... → [Continua a leggere]
  2. Il mio abbraccio a Sweepsy. Un ricordo, ultime comunicazioni, una dedica.«Ci siamo scritte molto nel corso degli anni e, anche quando non eravamo d’accordo, fra noi c’è stata sempre una dialettica costruttiva e, quantomeno per me, arricchente. Il punto è anche un altro. Con Veronica mi è capitata una cosa... → [Continua a leggere]
  3. Da quando ho cominciato a leggere giap nel lontano 2011 ho sempre trovato Sweepsy in tutte le discussioni importanti. Più tardi l’ho incrociata anche su twitter, dove in questi due anni è rimasta una delle poche menti lucide. Io me ne sono andato da twitter in agosto. Oggi però ho... → [Continua a leggere]
  4. Mi è dispiaciuto tantissimo leggere questa terribile notizia. La ricordo anche io come una compagna sempre gentile, costruttiva e mai inutilmente polemica. Le girai una mia traduzione del lungo commento di Morozov al libro della Zuboff, avendo visto che se ne stava occupando. Ho apprezzato anche io il modo ragionato... → [Continua a leggere]
  5. Non scrivo mai nulla, anche se leggo sempre tutto, da sempre. Penso sempre di non esserne all’altezza. Anche in questo caso il mio contributo non è fondamentale e me ne scuso. Non posso però non lasciare un saluto a Sweepsy. Ci siamo spesso incrociati su Twitter. Ho sempre letto con... → [Continua a leggere]
  6. Non conoscevo Sweepsy se non attraverso queste pagine e non avevamo alcun rapporto, neanche virtuale, eppure quando ieri ho letto della sua morte è stato come se mancasse una persona cara ma sconosciuta, per motivi che mi sono confusamente noti ed ignoti. Cara in un momento in cui ci... → [Continua a leggere]
    • Quella volta Veronica mi scrisse in privato chiedendomi dove fosse il comando per ingrandire il font su WordPress. Dato che via mail non ci capivamo, le scrissi: «se ti va di darmi le credenziali per entrare nella tua dashboard, provo a vedere come fare, poi esco e tu cambi la... → [Continua a leggere]