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satanismo

I Satanisti ammazzano al sabato – di Selene Pascarella, terza e ultima puntata

[Nella terza e ultima puntata della sua inchiesta (qui → la prima e la seconda), Selene Pascarella si interroga su quali siano i vizi di procedura, oltreché di mentalità degli inquirenti, che trasformano la «pista satanica» in un dispositivo – questo sì – diabolico, nel senso etimologico del termine.
L’origine di «diabolico» è infatti nel verbo greco διαβάλλω, che significa «mettersi in mezzo», «interferire», «separare», «seminare zizzania», ma anche «diffamare» o «ingannare». Di interferenze, seminagioni di zizzanie e diffamazioni queste storie sono piene zeppe, come di azioni tese pervicacemente a separare (διαβάλλειν) l’impianto accusatorio da qualunque realtà fattuale.
Ma come smontare il dispositivo, unendo ciò che viene a forza separato e al contempo separando ciò che viene a forza unito? Un esempio di efficace “contronarrazione” viene fornito nell’ultimo paragrafo. E sulle risposte da dare ai complottismi noi, Selene e, in generale, l’intera Wu Ming Foundation continueremo a lavorare. Buona lettura. WM]

di Selene Pascarella *

INDICE DELLA TERZA E ULTIMA PUNTATA

1. Avvocati del diavolo

2. Lo spin-off diabolico del «dottore di Perugia»

3. Rossella, Meredith e la Rosa Rossa

4. Doppi livelli e panico satanico

5. Il veleno e la medicina collettiva Prosegui la lettura ›

I Satanisti ammazzano al sabato – di Selene Pascarella, 2a puntata (di 3)

Il sogno del PM e la suadente melodia della pista satanico-esoterica.
[Louis-Léopold Boilly, «Il sogno di Tartini», incisione, 1840.]

[Dopo la prima puntata, pubblicata giovedì scorso, l’inchiesta di Selene Pascarella entra nel vivo della cronaca nera e giudiziaria italiana degli ultimi decenni, fino a prendere di petto la più celebre tra le «piste esoteriche» e/o «sataniche»: quella relativa al «Mostro di Firenze», una teoria del complotto contestata da gran parte degli addetti ai lavori ma divenuta verità giudiziaria con le condanne dei cosiddetti «compagni di merende». Verità giudiziaria alla quale si è arrivati seguendo le «dritte» di alcuni «esperti del mondo occulto» e indossando particolari “occhiali”, e che si ferma alle soglie di un mai rinvenuto «secondo livello», quello dei mandanti. È solo l’inizio della ricognizione, che proseguirà nella terza e ultima puntata. Buona lettura. WM]

di Selene Pascarella *

INDICE DELLA SECONDA PUNTATA

1. Gli orecchini del diavolo

2. Caccia alle streghe a Bitonto


3. Sbatti Lucifero in prima pagina


4. La bufala della Trinità


5. Occultisti, acidi e satanisti con la F


6. Sulla scena del crimine (satanico)


7. Occultisti vs. acidi, lotta generazionale all’inferno


8. Il Mostro e la pista esoterica


9. Tritolo & Beretta, una pista esoterica di copertura

10. Cerchi magici e piramidi tronche


11. Il metodo dei cacciatori di streghe

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I Satanisti ammazzano al sabato – di Selene Pascarella, 1a puntata (di 3)

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[Dopo l’inchiesta di Wu Ming 1 dell’ottobre scorso, che a sua volta aggiornava un lavoro avviato più di vent’anni fa quando ci chiamavamo Luther Blissett, riprendiamo il discorso sulle teorie del complotto e su come affrontarle, ospitando su Giap una miniserie in tre puntate scritta da Selene Pascarella.
Cosa succede quando, in un corto circuito tra informazione e indagini, gli inquirenti credono a una teoria del complotto a tema esoterico/satanico e la trasformano in una «pista» e poi in un teorema giudiziario?
Si vedrà, leggendo, che non siamo molto distanti da quel che Arthur Miller scrisse nel suo dramma Il crogiuolo, ambientato a Salem, Massachusetts, nel 1692. E si vedrà che, anche in Italia, la ricezione acritica di un certo complottismo ha condizionato alcune tra le più note istruttorie – e i relativi dibattimenti – della storia giudiziaria recente. Buona lettura.]

di Selene Pascarella *

INDICE DELLA PRIMA PUNTATA

1. Satana S.p.A e la sua «ombra»
2. Col favore delle tenebre, il (presunto) modus operandi satanista
3. I numeri della bestia
4. Di esperti senza titoli e database fantasma
5. Lucifero e le storie «sghembate»
6. Il satanista che fece incazzare Mussolini

«Chi sono, allora, i satanisti, e quali sono le loro credenze?
La loro è la setta di cui si parla di più in questo paese, la più attaccata, la più bestiale e, tuttavia, la meno capita fino a oggi»
– Peter Haining, I fatti del satanismo moderno, 1969)

Scolarette che pianificano di sterminare quindici compagni di classe con un tagliapizza, strage di gatti neri con l’unica colpa di andare in giro la notte di Halloween, minori vittime di abusi sessuali in un crescendo di disperate richieste di aiuto (quindici al giorno, cinquemila all’anno!) rivolte agli specialisti della lotta al demonio. Un giro superficiale sui motori di ricerca fotografa un’Italia atterrita dal maligno. Prosegui la lettura ›

Affinità e divergenze tra #QAnon e… noi. La seconda puntata dell’inchiesta di Wu Ming 1 sulle nuove teorie del complotto

C’è chi vede una sequenza di 0 e 1… e chi vede una sequenza di LOL.

Da oggi sul sito di Internazionale si può leggere anche la seconda puntata del racconto-inchiesta di Wu Ming 1 intitolato → Come nasce una teoria del complotto e come affrontarla. Ricordiamo che la prima è qui.
Il nuovo sottotitolo è: «Dal caso Pizzagate a QAnon, alla “fasciosfera” italiana: smontare le teorie del complotto è facile. Il difficile è far cambiare idea a chi ci crede. Ecco alcune indicazioni utili.»

L’inchiesta è aggiornata a venerdì 26 ottobre, all’arresto di Cesar Altieri Sayoc, accusato di essere il MAGAbomber, l’uomo che ha spedito pacchi-bomba a Soros, alla CNN, a Obama, Hillary Clinton, Robert De Niro e altri.
Soltanto un giorno dopo, la strage alla sinagoga di Pittsburgh ha segnalato per l’ennesima volta quali spiriti infestino la società americana e non solo.

Al contrario di quanto si è detto a caldo, Cesar Sayoc e Robert Bowers non sono seguaci di QAnon. Ciò che fa QAnon è rielaborare i due episodi all’interno della propria teoria del complotto, sostenendo che i pacchi-bomba e l’attacco alla sinagoga sono messinscene, parte di un’operazione false flag dei satanisti, dei pedofili, di Soros.

La narrazione di Wu Ming 1 prosegue da dove si era interrotta, andando avanti e a ritroso. In un coup de théâtre, entra in scena una nostra vecchia conoscenza: Luther Blissett.

E ce n’è anche un’altra. L’occhio di Carafa.

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Come nasce una teoria del complotto e come affrontarla – di Wu Ming 1, su Internazionale, 1a puntata

Il role model di chi crede a QAnon?

True detective nella finzione: Rust Cohle.

Da oggi sul sito di Internazionale si può leggere la prima puntata di un racconto-inchiesta di Wu Ming 1 intitolato → Come nasce una teoria del complotto e come affrontarla. Sottotitolo: «Dal caso Pizzagate a QAnon, alla “fasciosfera” italiana. Da dove viene l’idea che i leader del Partito democratico americano siano satanisti e pedofili? Capirlo è importante anche per noi.»

«QAnon» è una teoria del complotto nata nel 2017, forse partita come burla, che in poco tempo si è estesa fino a inglobare diverse teorie precedenti. Quando, nell’estate 2018, i mezzi di informazione mainstream si sono accorti che stava accadendo qualcosa, QAnon era ormai una superteoria del supercomplotto e una storia di successo. Successo non solo ideologico, ma anche commerciale. Nel frattempo, aveva già ispirato azioni armate e forse contribuito ad appiccare uno dei più gravi incendi della storia americana.

Ci sono tutte le condizioni perché una narrazione simile a QAnon – o una sua diramazione – faccia presa anche in Italia.

Pochi giorni fa, a Trieste, il consigliere comunale Fabio Tuiach – ex-Lega, ora Forza Nuova – ha proposto una mozione contro l’artista Marina Abramovic, definendola «nota satanista». È un riferimento a Pizzagate, teoria del complotto nata nel 2016, poi inglobata in QAnon. Da noi ha contribuito a diffonderla nei social Marcello Foa, oggi presidente della Rai. Giusto per far capire a che punto siamo. Prosegui la lettura ›