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Podemos

La Spagna, un paese incantato che esiste solo in Italia. Da Viva Zapatero! al «bel gesto» sull’#Aquarius

L’abbagliante Pedro Sánchez, nuovo premier socialista spagnolo.

di Victor Serri *

Ancora una volta la Spagna riempie le prime pagine italiane. La mozione di sfiducia al conservatore Rajoy ha fatto diventare premier il socialista Pedro Sánchez e così per Left «la Spagna vede rosso», mentre per Il manifesto è semplicemente «Cambio».

Scompare la questione catalana, già passata di moda, e si torna alla visione idilliaca della Spagna pre-crisi del 2008. Dai mille feriti del referendum dell’1 ottobre ci separa meno di un anno, e sembra che tutto si sia già risolto con un nuovo governo. È chiaramente una narrazione distorta, che nega la complessità dei processi politici, istituzionali e di movimento.

Quest’idea della «Spagna felice» ha cominciato a formarsi una quindicina di anni fa. Prosegui la lettura ›

Ada Alcaldesa. Occhi puntati su #Barcelona

La nuova sindaca di Barcellona Ada Colau. È quella al centro, trascinata per le braccia dalla polizia.

La nuova sindaca di Barcellona Ada Colau. È quella al centro, trascinata per le braccia dalla polizia.

[Mentre nella città in cui viviamo, Bologna, le autorità sgomberano occupazioni – anche abitative – in modo forsennato (ben 3 sgomberi negli ultimi 4 giorni) e buttano in mezzo alla strada famiglie con bambini; mentre il nuovo questore fa clintìstvud davanti allo specchio e il declinante sindaco spara dichiarazioni retrive; mentre in Italia l’Armata dei Sonnambuli, mesmerizzata da un piazzista di Rignano sull’Arno, invoca Legge, Ordine & Decoro, a Barcellona il movimento di lotta per la casa vince le elezioni comunali e una nota “facinorosa” – una che a Bologna il sindaco Merola coprirerebbe di insulti – diventa sindaca. Riceviamo e pubblichiamo questo resoconto, fatto a botta calda e dal vivo degli eventi, da due compagni italiani che vivono là. Buona lettura.]

di Gabriele D’Adda e plv

Scriviamo ancora con l’entusiasmo addosso e il ricordo fresco di una notte indimenticabile. Dopo anni in cui il sistema politico è stato dominato da partiti corrotti, dal capitalismo sfrenato e dalle ingiustizie sociali che hanno portato la città ad avere i record di sfratti in tutta Spagna, Barcellona ha scelto di cambiare volto, eleggendo come alcaldesa Ada Colau, ex portavoce della PAH (Plataforma de los Afectados por las Hipotécas) e ora leader della lista civica di Barcelona en Comù. Fino all’ultimo nei sondaggi si è trattato di un testa a testa con Xavier Trias, sindaco degli ultimi 4 anni e esponente di CiU, storico partito di centro-destra e baluardo della politica indipendentista catalana. Prosegui la lettura ›