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Lars von Trier

La salvezza di Euridice / 2a parte: Una termodinamica della fantasia (parr. 0-4)

The Balloon, racconto di Donald Barthelme analizzato ne La salvezza di Euridice di WM2

[Prosegue la pubblicazione a puntate settimanali del saggio di Wu Ming 2 che chiude il nostro libro New Italian Epic. Narrazioni sguardi obliqui, ritorni al futuro (Einaudi Stile Libero, 2009). Questa è la seconda puntata. La prima è qui.]
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2. Una termodinamica della fantasia

Dunque, riassumiamo.
Il mondo è piccolo, ma denso come un frattale. Per non andare alla deriva, cerchiamo di essere persone informate dei fatti.
Ci ingozziamo di notizie, per ritrovarci con più domande di prima e le poche risposte, troppo fredde per confortare il cuore. Allora semplifichiamo tutto, per abbandonarci a una fede: una realtà di comodo, facile da maneggiare, che seppellisca il tumulto.
E non ci sarebbe forse nulla di male in questa volontà di credere, se non che la nostra fede potrebbe essere la realtà di comodo di qualcun altro, il risultato di un’ipnopedia. Una buona storia, raccontata bene, è sufficiente a nascondere la trappola. Ma una buona storia, raccontata bene, può anche essere l’antidoto che ci serve. Prosegui la lettura ›

La salvezza di Euridice / 1a parte: Il “mondo nuovo delle storie”

L'Orfeo di Monteverdi

[La salvezza di Euridice, scritto da WM2, è il saggio che conclude il libro più odiato dai nostri detrattori, New Italian Epic. Narrazioni, sguardi obliqui, ritorni al futuro (Einaudi, gennaio 2009). LSdE è un testo a cui teniamo molto, il più vicino a una compiuta dichiarazione di poetica del collettivo Wu Ming: spiega cosa sono per noi le narrazioni, come vogliamo svolgere la funzione di narratori, quali convinzioni stanno alla base del nostro lavoro in rete etc. Per un sovraccumulo di impegni, non lo avevamo ancora messo on line; oggi iniziamo a colmare la lacuna. Lo pubblicheremo su Giap in tre puntate settimanali. Buona lettura.
Sopra, frontespizio de L’Orfeo di Claudio Monteverdi, in un’edizione veneziana del 1609, particolare.]

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Quando si racconta una storia, è molto raro anticipare il finale.
Nello scrivere un saggio, invece, bisogna elencare da subito le principali conclusioni, i risultati della ricerca, così chi legge può decidere se vale la pena arrivare in fondo.
Stretto fra le due esigenze, proverò a dire qualcosa senza dire tutto.
Il testo che segue si divide in tre capitoli. Prosegui la lettura ›