
«Sconfiggi i bianchi con il cuneo rosso», litografia di El Lissitzky, 1919.
Segnaliamo e linkiamo le più recenti recensioni di Proletkult uscite in rete. Ci sembra che tutte colgano aspetti del romanzo, sfaccettature e temi che ci siamo sforzati di metterci dentro. Questo non può che farci grande piacere.
Dalla pagina Facebook Vento Storico:
«Forse l’intento degli autori è semplicemente quello di andare oltre a schematiche contrapposizioni storiche. Non è un caso forse che nella narrazione venga rievocato il X Anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, fonte di tafferugli e scontri tra l’opposizione e il governo. Al dì là del fascino del protagonista, infatti, Bogdanov non sta né con l’opposizione né con Stalin. Forse i Wu Ming vogliono semplicemente dirci che a poco più o poco meno di un secolo dagli eventi narrati abbiamo bisogno di riappropriarci di quelle suggestioni, del sogno di società socialiste sviluppate e di quel clamoroso fermento culturale che caratterizzò l’epoca storica delle rivoluzioni proletarie.
E, se come nella scienza dell’organizzazione di Bogdanov “L’arte serve a organizzare le esperienze” questo ne è sicuramente un ottimo esempio.»
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Dal sito Resistenze Internazionali:
«Le discussioni tra Bogdanov, Lunaciarskij e Nadezhda Krupskaja, vedova di Lenin, forniscono ad esempio, lo spunto per interessanti riflessioni sulla natura dell’arte sotto al socialismo, sul carattere “proletario” della nuova cultura statale, sul ruolo e sulla libertà dell’individuo nella produzione artistica.»
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