
«ASSENTE!»
[Tra i nostri “limiti potenzianti”, tra le constraintes che il collettivo Wu Ming si è imposto per circumnavigarle in modo creativo (es. il non andare in TV), c’è anche il non avere profili né pagine su Facebook. Non abbiamo dunque esperienza diretta di quel che racconta la nostra amica Claudia Boscolo, saggista e studiosa di letteratura. Nondimeno, o forse a maggior ragione, troviamo interessante e meritevole di dibattito la lettera aperta con cui motiva la propria diserzione dal dispositivo zuckerberghiano. Per questo ve la proponiamo. Il titolo qui sopra è nostro, come pure la scelta dell’immagine e la didascalia. Buona lettura. WM]
di Claudia Boscolo
Sono stata su Facebook per sette lunghi anni, durante i quali ho interagito, ho condiviso, ho riso e ho pianto con tante persone, ho stretto amicizie importanti, ho ritrovato amici del passato che mi mancavano e che mi dispiaceva avere perso, ma sono anche stata contattata da persone da cui per fortuna ero riuscita a svincolarmi. Insomma, al solito, tutto il buono e il cattivo di questa piattaforma, a cui in fondo devo tanto. Sette anni però sono lunghi, e l’energia che ho speso lì dentro è molta, per cui ritengo di dover accomiatarmi con una serie di riflessioni circostanziate. Prosegui la lettura ›
 
 



 [Per capire quali mostri si nascondano in certi discorsi contro il “degrado” delle nostre città e in difesa del “decoro”,  nulla di meglio che osservare il fenomeno dall’ultimo lembo nordorientale d’Italia, Trieste, dove tutte le tendenze si manifestano più estreme, con contenuti più espliciti e contorni più netti. Lo abbiamo detto in molte salse: il Nordest – e soprattutto l’estremo Nordest – è un osservatorio privilegiato. Più volte abbiamo esaminato retoriche e tendenze nazionali a partire da come si manifestano ed esprimono nelle zone ex-“irredente”. Di recente, abbiamo analizzato lo “sdoganamento” nazionale di Salvini e la nascita del fascioleghismo partendo da quel che è avvenuto a Gorizia il 23 maggio. Anche stavolta vi proponiamo un bel “caso di studio”. Buona lettura.]
[Per capire quali mostri si nascondano in certi discorsi contro il “degrado” delle nostre città e in difesa del “decoro”,  nulla di meglio che osservare il fenomeno dall’ultimo lembo nordorientale d’Italia, Trieste, dove tutte le tendenze si manifestano più estreme, con contenuti più espliciti e contorni più netti. Lo abbiamo detto in molte salse: il Nordest – e soprattutto l’estremo Nordest – è un osservatorio privilegiato. Più volte abbiamo esaminato retoriche e tendenze nazionali a partire da come si manifestano ed esprimono nelle zone ex-“irredente”. Di recente, abbiamo analizzato lo “sdoganamento” nazionale di Salvini e la nascita del fascioleghismo partendo da quel che è avvenuto a Gorizia il 23 maggio. Anche stavolta vi proponiamo un bel “caso di studio”. Buona lettura.]
