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Inchieste

Don #Inzoli manda avanti l’avvocato. Solidarietà a Matteo Pucciarelli

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[Prosegue l’inchiesta di Giap sull’uso politico di querele e cause civili. Stavolta Luca Casarotti si occupa dell’ultima mossa di don Inzoli, uno dei potenti del mondo CL, per quindici anni presidente del Banco Alimentare, condannato dalla stessa Chiesa cattolica per abusi su minori.

Siamo stati tra i primissimi (e pochissimi) a occuparci della vicenda fuori da Crema, dove la notizia è rimasta a lungo confinata. Sono dovuti trascorrere sette mesi dal nostro post perché il suo nome apparisse nei media nazionali, dopo la sua imbarazzante comparsata a un convegno omofobo, occasione che ha radunato in una sola sala milanese il jet set catto-camerata-leghista lombardo.

Chiariamo un punto: noi abbiamo denunciato per anni – erano i tempi del Luther Blissett Project – gli abusi giornalistici e giudiziari generati dall’isteria di massa sulla pedofilia. Abbiamo fatto contrinformazione, ci siamo occupati di persecuzioni mediatiche, ingiuste detenzioni, condanne frettolose. La pece e le piume non sono dunque parte del nostro percorso. Il giudice, lo sbirro, il giustiziere che agita un cappio, l’indignato in zona Cesarini… Sono ruoli che lasciamo volentieri ad altri. Il punto era ed è un altro: abbiamo iniziato a seguire il caso perché i media nazionali, in piena concordia multipartisan, lo hanno fin da subito sepolto nel silenzio. Per lunghi mesi nessun grande mezzo di informazione ha dato la notizia – piuttosto rilevante per la vita pubblica! – che un boss ciellino, capo carismatico di un ente caritatevole di quelli che tutti hanno l’istinto di difendere, era stato riconosciuto dalla chiesa stessa colpevole di gravi abusi.

L’impressione, davvero forte, è che Inzoli sia stato tutelato dai media, e con impressionante serratezza di ranghi. Caso più unico che raro, in circostanze del genere. Chiunque altro – magari innocente – lo avrebbero spolpato vivo, lui invece restava innominato, persino nei giorni in cui le pagine si riempivano di chiacchiere sui preti pedofili.

Tutto ciò emanava cattivo odore, forse di «larghe intese», chissà… e a dire il vero lo emana ancora. Sì, perché dopo l’affaire del convegno milanese, tutti hanno parlato di Inzoli, ma descrivendolo perlopiù come un pretonzolo qualsiasi. Pochi hanno ricordato le sue cariche, i suoi incarichi nel braccio economico di CL, le sue amicizie ai vertici del mondo politico e nel cuore del capitalismo italiano.

Matteo Pucciarelli ha perforato quel velo, soprattutto nell’intervista al parlamentare di SEL Franco Bordo. Intervista che, come state per leggere, a Inzoli ha dato molto fastidio. Buona lettura – WM] Prosegui la lettura ›

Per smontare la macchina delle panzane sul caso #Marò. Dodici punti di Matteo Miavaldi

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[Proseguiamo la disamina critica del caso Marò riprendendo da East on line, freschi di pubblicazione, questi dodici punti del giornalista Matteo Miavaldi, autore del libro I due marò. Tutto quello che non vi hanno detto (Alegre, Roma 2013) e di diversi articoli apparsi qui su Giap. Chi vuole lasciare commenti può farlo sotto il post originale. Buona lettura. WM]

Si preannunciano giorni convulsi, all’insegna della schizofrenia politica, intorno all’annosa questione marò in India. Proviamo a mettere un po’ di punti fermi per orientarci meglio tra le cose che verranno dette e scritte.

Cos’è successo ieri in tribunale?
Gli avvocati di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone avevano intenzione di presentare due istanze separate per prolungare il soggiorno in Italia del primo e far tornare a casa per Natale il secondo. Prosegui la lettura ›

#Evola: fermare il virus!

Julius EvolaSincronicità. Abbiamo ricevuto questo appello poco prima delle ultime notizie che stanno mettendo in subbuglio vasti ambienti della destra romana, “post”-fascista e neofascista, istituzionale e “di sottobosco”. Arresti, perquisizioni, imputazioni per associazione mafiosa… Indagato anche l’ex-sindaco Gianni Alemanno.

L’operazione della Procura di Roma, secondo i giornali, si chiama «Terra di Mezzo». Il riferimento tolkieniano ci è subito risuonato alle orecchie.

Da anni lavoriamo per smontare la strumentalizzazione di J.R.R. Tolkien fatta dall’estrema destra “nostrana”, soprattutto romana, e più precisamente di derivazione “evoliana”. Per dire, uno dei sedicenti massimi “esperti” di Tolkien è segretario della Fondazione Julius Evola.

Ribadiamo che è un unicum in tutto il pianeta: solo in Italia Tolkien era finito in simili luoghi. Quando lo racconti all’estero strabuzzano gli occhi. Prosegui la lettura ›

Wikipedia e la storia deturpata: il caso Presbite

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di Nicoletta Bourbaki (*)

INDICE

14. Introduzione: chi inquina Wikipedia?

13. Rasista mi? Ma se l’è lü che l’è negher!

12. I «Campi dei Merli» delle nazioni

11. Lo schema Rankovic: wikinazionalismo

10. Fascisti? Pfui… Dei ve’i igno’antoni, pa’ola mia. L’irredentismo-chic

9. Un Montenegro al Bar o una Crna Gora ad Antivari? Del perché su wikipedia non si trovano i nomi di certe località

8. Sapevate che Tito era il comandante in capo della RAF? Sapevatelo su it.wikipedia

7. Come la nonna di Tuco divenne irredentista a sua insaputa. Storia di un campo profughi

6. Filibustering

5. Sull’uso disinvolto, altrimenti detto “ad minchiam”, delle fonti. Il caso Djilas

4. E allora le foibe??!!

3. Qui (non) lo dico e qui lo (rin)nego

2. Non solo confine orientale. Come l’antifascista Franco Basaglia divenne repubblichino su it.wikipedia

1. Porzûs

0. Ha un caratteraccio, però… Prosegui la lettura ›

La guerra all’#ISIS, il ruolo del #PKK e la zona autonoma del #Rojava

Kurdistan

Una settimana fa abbiamo diffuso via Twitter, in 30 punti numerati, uno scarno sunto di quel che sta accadendo in Nord Iraq (Kurdistan meridionale) e nella zona autonoma del Rojava (Kurdistan occidentale, in territorio siriano), e cosa colleghi gli eventi delle due zone.

Nemmeno un grammo di quella farina era del nostro sacco. Nulla di originale, sono cose che fuori dall’Italia si dicono ormai ovunque, in reportages, analisi e cronache in tempo reale, ma che i nostri media mainstream tendono a ignorare o sottovalutare.

Non siamo certo esperti o “analisti” di Medio Oriente, siamo persone che leggono, cercano di informarsi. Leggendo dell’ISIS / Stato Islamico e della situazione in Nord Iraq ci siamo accorti di due grandi rimozioni da parte dei commentatori nostrani: il ruolo imprescindibile delle formazioni rivoluzionarie curde e l’esistenza del Rojava.

Solamente in Italia osservazioni tanto basilari e banali potevano risultare “sorprendenti” e avere la circolazione che hanno avuto. Altrove si legge ben di meglio, e stiamo per dimostrarlo. Dopo il momento dell’estrema sintesi, ecco quello dell’approfondimento. Riproponiamo i 30 punti, ri-raggruppandoli per temi e commentandoli, linkando tutte le fonti utilizzate e segnalando gli aggiornamenti.

Prosegue qui. Buona lettura.

N.B. I commenti a questa inchiesta saranno aperti qui sotto tra 72 ore, per dare il tempo di leggere con calma e stimolare risposte meditate e, soprattutto, pertinenti.

Due storie diverse. Le suore di #Trento e monsignor #Inzoli #BancoAlimentare #CL #Meeting14

Monsignor Mauro Inzoli, già presidente del Banco Alimentare (dal 1997 al 2012) e vicepresidente della Compagnia delle Opere.

Monsignor Mauro Inzoli, già presidente del Banco Alimentare (dal 1997 al 2012) e vicepresidente della Compagnia delle Opere.

Dopo un anno di latitanza, riappare un nostro articolo sul sito di Internazionale.  Si intitola «Le suore di Trento».
Nei commenti sotto, la polemica infuria: mentre scriviamo ci sono già 90 commenti ed è la fiera del «non è questo il punto». Non è mai quello, il punto. E poi l’URSS, la Germania Est, la Stasi…

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Ma scusateci se cogliamo l’occasione per scrivere due cosette su don Inzoli (#Inzoli). Non c’entra, sia chiaro. È una storia diversa. Non facciamo collegamenti a cazzo di cane, su… Però cogliamo l’occasione. Giusto un rapido riassunto della vicenda, per chi non l’ha seguita via Twitter.

Il 27 giugno 2014 la stampa di Crema dà una notizia-bomba… che però rimane inesplosa: dopo una prima sentenza risalente al 2012, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha condannato in secondo grado per abusi su minori monsignor Mauro Inzoli, già presidente del Banco Alimentare e vicepresidente della Compagnia delle Opere, più volte mattatore al Meeting di Rimini nonché – si è scritto da più parti – confessore di Roberto Formigoni. Prosegui la lettura ›

Un Link tra Hong Kong e #Bologna? FICO! – I partner della “Disneyland del cibo”.

Delegazione THE LINK al CAAB di Bologna. Foto Borella/Eikon

I partner cinesi del FICO. Delegazione THE LINK al CAAB di Bologna. Foto Borella/Eikon

di Wolf Bukowski (guest blogger)

Nell’insediamento abusivo di Shek Kip Mei un fornello si ribalta, un gioco di bambini cenciosi finisce male, un mozzicone cade su un materasso di paglia. O chissà che altro. In poche ore il fuoco – spietato compagno della miseria abitativa – lascia 53mila profughi cinesi senza tetto. Erano arrivati lì fuggendo dalla guerra civile tra i nazionalisti di Jiang Jieshi (Chiang Kai-shek) e i comunisti di Mao Zedong. Ora guardano impotenti le fiamme, alimentate dal poco che possiedono, illuminare la notte di Natale del 1953 a Shek Kip Mei, nella colonia britannica di Hong Kong. Prosegui la lettura ›