A poco più di due mesi dall’uscita, con una sola segnalazione sulla stampa nazionale, Mensaleri è stato ristampato e prosegue il suo viaggio. Prima della pausa natalizia avrà messo in fila ventisette tappe in undici settimane di tour. Quindici capoluoghi, di regione o provincia, dodici località «minori» e un solo festival, di quelli che durano più giorni e mettono in fila tanti appuntamenti.
L’impressione è che stia aumentando lo scarto tra una cultura che punta tutto sulla visibilità e una che invece scommette sulla presenza, l’intervento e la partecipazione. La prima non ha la minima idea di quel che accade nella seconda. I confini non sono più quelli tra il mainstream e l’underground, le categorie di un tempo si sono rimescolate. Cresce però la distanza tra chi opera in una bolla mediatica, prestando orecchio solo ai suoi riverberi, e chi si ostina a tenere il culo in strada, senza fingere che sia il paradiso.
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Testi che ritornano, testi che arrivano
Agli incontri con Mensaleri, nei banchetti delle librerie indipendenti, compare spesso un libriccino intitolato Utile per iscopo? La funzione del romanzo storico in una società di retromaniaci. È il testo di una conferenza che Wu Ming 2 tenne all’Università di San Marino, nell’ambito delle Lectures on Memory del 2014. Lo pubblicò, quello stesso anno, la casa editrice del compianto Mario Guaraldi. Si tratta ormai degli ultimi esemplari disponibili, e supponiamo che Fabio Ciancone ne abbia agguantato uno, per poi utilizzarlo come chiave di lettura in una lunga e articolata recensione del romanzo sulle pagine di Stanca, «rivista culturale enciclopedica», dove scrive:
«Mi sembra che Wu Ming 2 riprenda il modo di fare dei naturalisti francesi e consideri la letteratura come esperimento, tentando di indagare attraverso l’atto stesso di scrivere e immaginare una trama le possibilità reali di costruzione di una comunità a partire dal niente. Cosa accadrebbe se in un paesino dilaniato dalla crisi industriale un gruppo di cittadini facesse un corso di teatro e provasse a mettere in scena la propria storia facendo ricerca d’archivio? È la trama di Mensaleri, ma è anche una questione politica, a cui Wu Ming 2 prova a rispondere scrivendo.»
(Fabio Ciancone, La letteratura come disvelamento)
In occasione delle presentazioni, sono usciti svariati articoli e interviste sulla stampa locale. Ne segnaliamo due che si possono leggere gratuitamente online.
Pierfrancesco Pacoda, sul Resto del Carlino, ha individuato nel «tempo vissuto» uno dei temi centrali della vicenda, sottolineando come i villaggi industriali di fine Ottocento siano stati veri e propri laboratori di totalitarismo, prima che il controllo su ogni aspetto dell’esistenza riguardasse intere nazioni.
Marta Herzbuch, sul Piccolo, mette in relazione Mensaleri con Bournville, la città modello costruita intorno alla fabbrica di cioccolato Cadbury’s, vicino a Birmingham, dove si svolge l’omonimo romanzo di Jonathan Coe. Attenzione, però, perché l’articolo contiene almeno un paio di anticipazioni pericolose!
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Estratti di voci dal vivo
Nel primo dispaccio dopo l’inizio del tour, vi abbiamo proposto cinque estratti registrati in altrettanti incontri, per rendere conto di alcuni aspetti del romanzo. Il loro contenuto è stato ripreso nelle presentazioni successive, tra domande e commenti, segno che l’iniziativa è di qualche interesse. Pertanto, continuiamo a riascoltare e dissezionare, e a presentarne un’altra manciata.
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1. La comunità come protagonista
Abbiamo già diffuso su Radio Giap Rebelde l’audio della serata al circolo ARCI «Vie Nuove» di Firenze, in compagnia di Dario Salvetti del collettivo ex-GKN. Ripeschiamo e isoliamo un brano di quel dialogo, perché ci consente di introdurre un argomento che ricorre spesso nelle presentazioni, a proposito del ruolo di protagonista del romanzo.
Consigliando Mensaleri in un reel sui suoi canali, la libreria Centofiori di Milano lo ha definito «un’antisaga familiare», perché mette al centro una collettività più vasta e differenziata di quella definita da legami di sangue. Anche Dario Salvetti ha sottolineato l’importanza della comunità come attore principale della vicenda.
Firenze, 30 ottobre Firenze 30 ottobre
Ecco invece come ha risposto Wu Ming 2 alla domanda diretta di Eleonora Cedaro su chi sia il protagonista di Mensaleri.
Moggio Udinese, 25 ottobre Moggio Udinese, 25 ottobre
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2. Il femminile
Sui personaggi e le protagoniste femminili (compresa la cartiera, soprannominata Carmen, e il fiume Leri, o meglio: la Leri) si è soffermata invece Patrizia Ponzoni, durante il primo incontro della rassegna Halloween senza zucca alla biblioteca Crocetta di Modena.
Modena, 24 ottobre Modena, 24 ottobre
Per una coincidenza del tutto casuale, quando Wu Ming 2 è arrivato a Moggio Udinese, l’associazione culturale Entrarte aveva appena finito di confezionare Era solo ghiaia, un racconto sonoro e multimediale, incentrato sul legame tra lavoro, memoria, territorio e identità collettiva del villaggio, con particolare attenzione alla storica presenza dell’industria cartaria. Qualcosa di molto simile, almeno nelle premesse, al laboratorio di teatro che Toni Pohlmann conduce a Mensaleri. Eleonora Cedaro, coordinatrice e autrice del progetto, ha ricordato le tante interviste rivolte alle donne di Moggio, alle operaie del cartificio Ermolli, e le ha messe in relazione con le storie femminili che attraversano il romanzo di Wu Ming 2.
Moggio Udinese, 25 ottobre Moggio Udinese, 25 ottobre
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3. Un (altro) romanzo geografico
Alla biblioteca di San Giorgio di Piano, Mattia Zucchini ha tracciato un parallelo tra Mensaleri e Gli Uomini Pesce, ospitato a febbraio nella stessa cornice. Alcuni elementi che ritornano sono evidenti (il fiume, la distruzione di ecosistemi, la verità delle leggende), altri molto più nascosti.
San Giorgio di Piano, 28 ottobre San Giorgio di Piano, 28 ottobre
È arrivato invece dal pubblico, a Tramonti di sotto, un illuminante riepilogo delle istanze geografiche nei nostri libri. Dai luoghi di Manituana al Sentiero degli dei, dalla Lunigiana fantastica di Ufo 78 alla collana Nonturismo.
Tramonti di sotto, 26 ottobre Tramonti di sotto, 26 ottobre
E com’è giusto aspettarsi da romanzi geografici, i collegamenti tra un libro e l’altro non si trovano soltanto tra le pagine. Marco Meacci racconta sul suo blog, Complicate Traiettorie Emotive, che andando a zonzo nel Delta del Po, sui luoghi degli Uomini pesce, si è ritrovato… a Mensaleri.

La chiesa del borgo agricolo di Bonelli (RO), costruito per i braccianti delle risaie. Foto di M. Meacci
Le ultime date prima di Natale e quelle di gennaio.
Questa settimana Mensaleri e Wu Ming 2 saranno nelle Marche per tre giorni di fila, da oggi a venerdì, ad Ancona (con Tommaso Sorichetti), Recanati (con Massimo Raffaeli) e Porto San Giorgio. Come sempre, i dettagli sono qui.
Dopo le vacanze di Natale, a gennaio, si riprenderà invece con Ferrara, Fabriano, Viterbo, Tarquinia, Roma, Jesi e Fano.
Come sempre, chi volesse organizzare un incontro può scriverci alla mail collettiva
, tenendo presente che per i fine settimana stiamo fissando gli impegni di maggio, mentre negli altri giorni sono ancora libere alcune date da marzo in poi.
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I tarocchi, la morte e la farfalla
Chi già conosce la trama di Mensaleri, capirà il nostro stupore di fronte a una lama dei tarocchi che ci ha mostrato una lettrice. È l’arcano numero 13, la Morte, e compare in un mazzo reinterpretato da ventidue pittori e pittrici, stampato in duecento esemplari numerati da Il Meneghello di Milano. La figura in questione è opera di Pina Andronico Tosonotti.
La «grande consolatrice» è rappresentata come una farfalla antropomorfa, con la corona, gli occhi e il seno. Difficile non pensare alla Madonna del Latte e all’isola di Parpai…
Concludiamo questa terza scorribanda nelle terre di Mensaleri invitandovi ad ascoltare l’audio, questa volta integrale, della presentazione a Pisogne di mercoledì 10 dicembre, con Andrea Musati e Maurizio Vito di Alpinismo Molotov, featuring Brunello Cucinelli, Giuseppe Tornatore, Gli Uomini Pesce e Dallas. La trovate nel nostro solito podcast su Internet Archive e su qualunque piattaforma o applicazione per podcast, caricando il nostro feed.

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