Giap #12, IVa serie - Che ne pensano gli octopodi? - 12 ottobre 2003


1 - Due parole sul film scritto da Guido Chiesa e noi
2 - Chiuso "La ballata del Corazza", versione 1.3.0 scaricabile
3 - Brizzi + Lucarelli + Wu Ming + n = Ermete Trerè (su sapere.virgilio.it)
4 - News varie per strada e sul sito
5 - I posteri e il nucleare: la nostra etica puzza - di WM1
6 - Il capitalismo è una rana morta, ovvero:
Il risparmio di energia come minaccia per l'Occidente
- di WM1 e WM5
7 - florilegio di pareri dei giapsters sugli ultimi temi affrontati:
a- In memoria di Loota, la scimmia pittrice
b- A te ti piaciue, a me... me piace! (sui commenti a Il fasciocomunista)
c- Pediatri, carnazza e omogeneizzati
d- Consumare meno plastica, bere dal rubinetto (con commento di WM1)
e- Coltivare il proprio orticello
f- I libri, la carne, le fotocopie



Ad Annalena Tonelli (1943-2003)


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In questi giorni iniziano, a Bologna, le riprese di "Lavorare con lentezza", il film scritto da Guido Chiesa e Wu Ming, diretto dallo stesso Guido Chiesa, produzione Fandango. Guido è autore e regista di film come "Il caso Martello" e "Il partigiano Johnny", nonché di documentari che hanno lasciato un segno, come "Non mi basta mai" (realizzato in coppia con Daniele Vicari, sull'occupazione della FIAT Mirafiori del 1980 raccontata vent'anni dopo da militanti che non si ritengono "sconfitti") e "Alice è in paradiso" (sull'epopea di Radio Alice, realizzato nel venticinquennale del '77).
Guido si è messo in contatto con noi esattamente due anni fa, il 12 ottobre 2001, mandandoci una mail:

Dato che vengo spesso a Bologna - per il prossimo film che sto preparando e per il documentario su Radio Alice che sto girando - e che Bifo mi ha detto che abitate nei pressi... Insomma, mi farebbe piacere scambiare due parole. Se vi va, battete un colpo.

Il colpo l'abbiamo battuto, e insieme ci siamo messi a pensare un film che si svolgesse poco prima e durante gli scontri del marzo '77 a Bologna, che facesse sì i conti con la mitopoiesi su Radio Alice, ma in maniera obliqua, arrivandoci attraverso la narrazione di un'altra storia (un tentativo di rapina "col buco") e da punti di vista differenti (quello di giovani proletari di periferia che la radio la scoprono per caso, quello delle forze dell'ordine, quello della malavita di quartiere che col movimento "desiderante" non ha contatti).
Oggi la sceneggiatura è finita, il casting è completato (tra i protagonisti Valerio Mastandrea, uno dei nostri attori preferiti sin da quando lo vedemmo ne "L'odore della notte" di Caligari, e che abbiamo trovato impeccabile in "Velocità massima" di Vicari), Guido inizia a girare. Ci sarà anche uno strano cameo di Bifo, il quale - violentando la propria indole :-) - non dirà una parola.
Sui tempi di uscita non sappiamo ancora nulla e quindi non ci esprimiamo.
Due parole sul rapporto con Guido: i giapsters sanno bene che da quando siamo in attività i nostri rapporti col cinema italiano sono stati molto difficili. Guido è stato ed è la proverbiale mosca bianca. Tutto è filato liscio, piena sintonia.
Ci fermiamo qui. Per ulteriori informazioni, rimandiamo a questi articoli e interviste su "Alice è in paradiso", progetto-madre di "Lavorare con lentezza":
http://www.cinemah.com/neardark/index.php3?idtit=900
http://www.rekombinant.org/article.php?sid=1594


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Come annunciato nell'ultimo Giap, il 30 settembre scorso si è conclusa la seconda revisione del Racconto Open Source. Il risultato è "La Ballata del Corazza 1.3.0", che si segnala in particolar modo per l'apparizione in prima persona del famigerato Elvio. Prima dell'estate ci era giunto un contributo "a latere" sulla "vera" identità di Elvio Corazza: un fascista - a quanto pare - nonostante la vox populi e tutte le leggende apocrife fiorite sul suo conto. In quel frangente, non eravamo riusciti a integrare lo spunto e avevamo deciso di allegarlo alla versione 1.2.0. Mesi dopo, il misterioso Blepiro ha trovato il modo di utilizzare i neri trascorsi di Elvio Corazza, segnalandoci come incastonarlo nel puzzle del racconto.
Questo esempio, giusto per testimoniare l'andamento carsico e imprevedibile dei diversi suggerimenti e anche per dare un'idea del lavoro di riscrittura fatto dietro le quinte. Forse un difetto di tutto il meccanismo è proprio che questo lavoro - che è la parte più interessante - rimane nascosto. Chi spedisce le possibili variazioni non può vedere come verrano processate, impastate, scartate: vede solo il risultato finito, cerca tra le righe una traccia del suo pezzo, magari scrive per discutere delle scelte fatte, per proporne di nuove, ma è raro. Così come sono stati rari e preziosissimi i pezzi accompagnati da istruzioni per l'uso: metti questa frase qui, quest'altra qua, per questo e questo motivo. Il più delle volte arrivavano pezzi a sé stanti, senza spiegazioni, senza motivazioni, senza proposte di utilizzo. Allora il lavoro si faceva duro...
Per concludere, anche questa volta abbiamo deciso di allegare alla nuova versione un paio di pezzi che non siamo riusciti a utilizzare. Uno è un testo slegato, che magari qualcuno ci suggerirà come inserire, l'altro è completo di indicazioni, ma fa riferimento alla versione iniziale e non alla 1.2.0. Magari qualcuno può provare ad adattarlo per integrarlo con la versione più nuova.
Questo, in sostanza, significa che il progetto non è davvero concluso. E come fai a chiudere qualcosa che è aperto per definizione? La versione 1.3.0 rimane sul sito, si può continuare ad emendarla, magari prima di Natale qualcuno può offrirsi di fare la revisione al posto nostro, con tutto il materiale che sarà arrivato nel frattempo. Stiamo a vedere.
Per il momento, la versione attuale approda sui lidi che l'attendevano fin dall'inizio.
E cioè:

1) Rassegna Mesi d'Autore, Trento, 6 novembre 2003.
- ore 10.00, Biblioteca Comunale di Trento.
Incontro con Wu Ming aperto alla cittadinanza ma rivolto in particolar modo agli studenti medi
- ore 20.30, Aula grande dell'Istituto Trentino di Cultura, via S.Croce, 77
Recital del racconto con musica e immagini. Voce recitante: Mariano Detassis; Fotografia: Monica Condini; Musica composta per l'occasione da Quadrivium (Nicola Straffellini, Alessandro Giannotti, Giovanni Fiorini e Maurizio Zanotti).
- Altre info su http://www.itc.it/mesi_dautore/index.htm

2) Trasformazione in fumetto per la comics label Alta Fedeltà ( www.alta-fedelta.it), grazie alle tavole di Giuseppe Palumbo (per chi non lo conoscesse, è il disegnatore di Ramarro, il primo supereroe masochista, e ha firmato di recente la versione in fumetti del racconto di Massimo Carlotto "L'ultimo treno", sempre su etichetta Alta Fedeltà).
Le eventuali prossime versioni vedremo dove andranno a parare.


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Finito un progetto, ne inizia un altro.

Dopo mesi di attesa, lunedì 13 ottobre ritorna - con vecchi & nuovi compagni di viaggio -l'esperienza del Romanzo Totale, che l'anno passato si è conclusa con un libro (Ti chiamerò Russell, Bacchilega Editore, tiratura limitata e copertina di Marco Dimitri) e soprattutto con la nascita del collettivo di scrittura Kai Zen, disperso per la penisola ma molto determinato a scrivere il suo primo, fantasmagorico romanzo.
Per chi volesse rinfrescarsi la memoria su quel progetto: http://www.wumingfoundation.com/italiano/comunitari.htm
Ora si riparte, non senza sorprese.
Sorpresa numero uno: in cabina di regia, assieme a Wu Ming 2, siedono Enrico Brizzi e Carlo Lucarelli. Così, giusto per complicare le cose, per allargare il cerchio , per rendere il gioco più difficile ma anche più divertente.
Sorpresa numero due: a fianco di xaiel.it, il sito di impavidi che aveva ospitato la precedente edizione, si schiera virgilio.it, con i suoi potenti mezzi telematici, e il quotidiano L'Unità, che domenica 12 pubblica in anteprima il primo capitolo della storia.
Si diceva lo scorso anno che l'iniziativa - purtroppo - si era limitata per forza di cose a giapster, lettori di Wu Ming e poco altro. Con la visibilità garantita da Virgilio e dall'Unità, e con la presenza di Enrico B. e Carlo L., cerchiamo di superare quel limite di qualche yarda. Questione di centimetri, come sempre.
Si diceva che - purtroppo - la comunità del Romanzo Totale non aveva avuto strumenti efficaci di confronto, adunate sediziose dove scambiarsi suggerimenti, spunti, scatole di trucchi. I già citati mezzi di Virgilio, permettono quest'anno di dar vita a un blog permanente e a tre appuntamenti in chat per sciogliere i nodi narrativi più tenaci, discutere sui tic dei personaggi, valutare le possibili alternative. Inoltre, sempre i potenti mezzi di cui sopra, faranno sì che la scelta del capitolo incaricato di proseguire la narrazione - fra tutti quelli pervenuti - sia molto più partecipata rispetto alla scorsa edizione.
Il gruppo di lettori messo a disposizione da xaiel.it selezionerà come sempre tre possibili prosecuzioni del racconto. Questa volta però non saremo noialtri a fare la scelta definitiva: i tre capitoli papabili saranno sottoposti a voto telematico, nel corso di una tre giorni di fuoco, e saranno i navigatori a preferire l'uno piuttosto che l'altro.
Inoltre, xaiel.it organizzerà le sue pagine per rendere il più semplice possibile la stampa su carta di tutto il malloppo, mentre le pagine di Virgilio saranno pensate più che altro per la consultazione on-line.
Per finire - terza sorpresa - va in pensione il glorioso nome Romanzo Totale, che per quanto glorioso faceva pensare a qualcosa di molto più lungo e corposo.
Il nuovo nome del progetto?
Andatevelo a vedere su http://sapere.virgilio.it/

Dal 13 ottobre, inizia la sfida.


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BOLOGNA.
Mercoledì 22 ottobre, h. 22
presso la libreria MODO Infoshop in via Mascarella 24/B
Wu Ming 5 presenta:
"BLACK PSYCHEDELIA - un viaggio nella musica nera tra avanguardia ed exploitation".
Non è un libro, bensì un seminario d'ascolto musicale, con "programma di sala" scritto da WM5.
Accorrete numerosi.

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BOLOGNA.
E' uscito il secondo (il terzo, contando il n.0) numero della rivista "Frame", per il momento disponibile solo in città. Lo si trova a MODO Infoshop, nelle Feltrinelli oppure scrivendo a: info@framemagazine.org
In questo numero, che ha come tema la città, anche un breve contributo di WM1 ("Black Panther Party: il welfare dal basso dei brutti ceffi") e uno più lungo di WM5 ("Il tempo della metropoli è scaduto").

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Una riflessione di Girolamo De Michele (scrittore, storico della filosofia, studioso di Gilles Deleuze) a partire da Havana Glam di Wu Ming 5:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/havana/giro_hg.html

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Su wumingfoundation.com abbiamo aperto una nuova sezione tematica, "Parole limitrofe" (cioè parole vicine al limite), coi nostri articoli su ambiente, risorse e stili di vita:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/lifestyle/tematico_ambiente.html


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"I posteri e il nucleare" di Wu Ming 1 racconta dei tentativi da parte di linguisti, archeologi, ingegneri e artisti di trovare un segnale di pericolo comprensibile anche tra decine o centinaia di generazioni, per impedire che i nostri discendenti si avvicinino alle discariche di scorie nucleari. Finora la ricerca non ha avuto alcun esito plausibile. Qualunque politica energetica o ambientale che, irresponsabilmente, si concentri soltanto sul presente e metta a rischio il futuro dei posteri, è una politica anti-etica. A questo proposito, ci pare molto calzante l'opinione di una specie aliena, gli Octopodi di Algol.
http://www.wumingfoundation.com/italiano/lifestyle/scorie.html


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"Il capitalismo è una rana morta" di Wu Ming 5 e Wu Ming 1 spiega come mai si fatichi a convincere le persone a risparmiare energia. L'identità dell'uomo e della donna "occidentali" dipende ormai dallo sperpero di risorse. Ecco un estratto del pezzo:
"Le apparecchiature tenute in stand by consumano: PC con schermo a colori: 162 KWh/anno; televisore a colori + impianto stereo: 73 KWh/anno; videoregistratore: 101 KWh/anno; stampante laser: 123 KWh/anno. Totale: 430 KWh/anno. Pari al consumo di una lampadina da 100 Watt lasciata accesa per sei mesi. Pari a quattrocento cicli a vuoto della lavatrice. A livello nazionale, ipotizzando che ci siano dieci milioni di famiglie (o comunque di aggregati domestici), fanno 4.300.000 megawattora all'anno. Considerato che in molti aggregati domestici vi sono (almeno) due televisori e/o due impianti stereo e/o due computer, la cifra andrebbe ritoccata verso l'alto. Approssimando per difetto, crediamo si possa parlare di 6 milioni di megawattora all'anno. Quanto inquinamento da carbone e petrolio è necessario per produrre - e subito sprecare - una simile quantità di energia?"
Per leggere il resto cliccate qui:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/lifestyle/ranamorta.html


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IN MEMORIA DI LOOTA, LA SCIMMIA PITTRICE

<<A proposito della questione carne, condivido l'angolazione da cui avete trattato il problema. Le motivazioni etiche che spingono a compiere determinate scelte non possono essere distinte dal piano delle emozioni personali, pertanto sarebbe fastidioso sentirvi esprimere assolute norme di comportamento, che poggino su presupposti di questo tipo. Meglio restare sul piano piú concreto delle conseguenze effettive che tali scelte comportano. E allora mi è venuta in mente la vecchia scimmia Loota. Erano i tempi dell'attacco psichico di Luther Blissett alla Biennale di Venezia '95, quando, con la leggenda dell'artista primate, il multiplo cercò di spostare il dibattito sulla vivisezione dal piano etico a quello dell'effettiva utilità scientifica di determinate strategie di ricerca. Il fatto che nella maggior parte dei casi la vivisezione sia inutile e' la più saggia motivazione che si possa sostenere per intraprendere la lotta contro di essa. Questa tesi mi è tra l'altro confermata da una mia amica che lavora all'istituto superiore di sanità, nel campo della ricerca medica (BSE) e che, ahilei, per mestiere tra le altre cose frulla cervelletti di criceto. Se si parla di dolore ci si ingarbuglia ben presto in discussioni che non possono fare a meno di poggiare sulla propria scala di valori personali/visione del mondo (vale di più il dolore della scimmia o quello dell'ammalato di cancro?). Per la carne vale più o meno lo stesso discorso: non si tratta di stabilire se sia giusto o meno mangiare un animale morto, ma piuttosto di verificare, *laicamente*, se le conseguenze concrete (ambientali, economiche ecc.) del consumo su larga scala di carne siano tollerabili.>>

Matteo, 29 settembre 2003.

[Chi non conosce la storia della scimmia pittrice Loota, inventata da Luther Blissett nell'ormai lontano 1995, può dare un'occhiata qui:
http://www.lutherblissett.net/archive/076_it.html]

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A TE "TI PIACIUE", A ME... ME PIACE!

<< Bello lo speciale di Nandropausa, tra l'altro ho saputo che era uscito da una collega che l'ha letto.
Comunque magari una sera a cena o davanti a una bira vorrei far 2 chiacchere con i giapsters commentatori, perché vedo una preoccupante tendenza a prendere sul serio Il fasciocomunista come romanzo politico, o peggio ancora come categoria politica mentre per me si può solo interpretare come Bildungsroman (aaaaargh! metti mano alla pistola!). Tanto più un romanzo di formazione è bello tanto più ci sono le cazzate fatte, gli stop and go, le fotte, le botte prese e date dentro e fuori la famiglia, le inquietudini, insomma la jeunesse mon ami! Un romanzo di formazione bellissimo per me è L' ultimo dei Savage di Jay McInerney, ma per gli americani è più facile, mettono due persone diverse nella stanza al college e il gioco è fatto... noi italiani grazie al cielo non abbiamo il college, ma, sempre grazie al cielo, abbiamo (avuto?) la politica ...
Sempre a proposito di yankee, io Il giovane Holden l'adoro, lo leggevo di nascosto in classe in 3a liceo, Accio Benassi se lo incontra glie deve propio mena'? Nun glie po' mette in mano secchio e colla e manifesti dicendogli "a secco! annamo ad attacchina'!" . Poi se rifiuta glie po' pure mena', so' d' accordo...>>
Manfredi, 2 ottobre 2003

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PEDIATRI, CARNAZZA E OMOGENEIZZATI

<<Sull'abuso di carne: una piccolissima aggiunta a quanto avete già detto in materia (e che, tra l'altro, ritengo assolutamente essenziale ed indispensabile) riguarda lo svezzamento dei bambini.
Quando un bambino passa da una alimentazione completamente a base di latte ad una alimentazione mista il pediatra che lo segue fornisce ai genitori una serie di indicazioni per garantire la giusta crescita del pargolo. Nel mio caso alla sostituzione di un solo pasto, ben 5 giorni su 7 prevedevano carne, gli altri due pesce; quando si è invece giunti alla sostituzione dei due pasti principali quotidiani solo due, massimo tre volte, era previsto l'uso di formaggi al posto dell'immancabile carne, che così doveva essere data per circa 8/9 volte a settimana (quindi anche pranzo e cena alcuni giorni) a cui aggiungere 3/4 volte il pesce, arrivando così a completare i 14 pasti settimanali. !!!!!!
Confrontandomi anche con altri genitori, questa è,con lievissime differenze, la “tabella di marcia” che solerti pediatri, sempre in nome del benessere dei piccoli, distribuiscono e dispensano con, a mio avviso, molta leggerezza.
Ma del resto è opinione diffusa che la carne fa bene, che le proteine sono indispensabili alleate della crescita, e che quindi anche un pediatra che non ne lodasse e promuovesse un uso sfrenato, non sarebbe visto di buon occhio.
Ovviamente poi consigliano, sempre in nome del benessere del bambino, che la carne (ma anche la verdura, la frutta, il formaggino, ecc ecc ecc) provenga da quel meraviglioso prodotto che è l'omogeneizzato: le materie prime sono sicure, garantite, e, diciamocelo, anche più pratiche: perché andare al mercato, scegliere la frutta, la verdura, la carne, prepararla, cuocerla, sminuzzarla, quando basta aprire un vasetto e tutto è già pronto, senza rischi di pesticidi, ormoni, schifezze varie, perché in quel vasetto di vetro entra solo il meglio del meglio per tuo figlio.
Certo 100g di omogeneizzato di mela forniscono oltre 80 calorie (più o meno, vado a memoria), mentre la mela non ne fornisce che la metà (e anche meno forse), ma oltre alla frutta a tuo figlio dai anche farine varie, aromi, ecc ecc... basta leggere gli ingredienti di un qualsiasi omogeneizzato per rendersene conto.
Ma sono tutte cose che fanno bene, e che rendono l'alimento più digeribile.
Sarà, ma io omogeneizzati non ne uso davvero, la carne la do un paio di volte a settimana, ma non credo di fare testo: il mercato dei prodotti pronti per l'infanzia è assolutamente redditizio e viene abilmente sfruttato. Purtroppo.
Un'altra considerazione. Sul latte materno. Tutti dicono che è ritornato in voga l'allattamento materno ma l'assolutamente inaffidabile campione costituito dalle persone che conosco, da amici degli amici, parenti, farmacisti, mi dice l'esatto contrario: è vero, tantissime sono le mamme che cominciano ad allattare al seno, ma quasi tutte (chi dopo qualche giorno, chi entro il primo mese, chi al massimo entro il terzo mese) passano poi al latte in polvere. L'allattamento è strettamente collegato alla sfera emotiva, non è un gesto meccanico ma dipende molto dall'interazione che si crea tra madre e figlio: almeno qui a Roma tutti andiamo di corsa, tutti abbiamo mille impegni, tutti siamo indaffarati, preoccupati, stressati, agitati, ansiosi, di tutto di più, insomma tutto questo si riflette e si ripercuote sul clima famigliare, e allora tantissime madri hanno difficoltà ad allattare: chi pensa che il latte che ha non sia abbastanza e lo integra con quello in polvere, chi dice che invece il figlio ha difficoltà a digerirlo perché troppo pesante, chi invece dice che il suo latte è troppo leggero, o ancora che il figlio è troppo vorace e quando tira fa male.... Insomma ognuno modifica o legge la realtà in modo da arrivare a togliere il latte materno e passare a quello in polvere (ancora una volta più pratico nonché delegabile: il biberon lo può dare il padre, la nonna, uno zio di passaggio, un'amica).
E si passa sopra con incredibile facilità al fatto che il latte è un alimento specie-specifico, ossia ogni specie produce il latte *migliore* per i propri cuccioli: il latte di mucca è quanto di meglio esista per il vitello, quello di capra per il capretto, e quello di donna e' l'ideale per il bambino. Non c'è latte artificiale che tenga.
E questo senza contare l'importanza affettiva dell'allattamento al seno, dove il bambino trova appagato ogni suo desiderio: fame, sicurezza, calore, contatto.
Taglio qui, perché già credo di averla fatta troppo lunga... fortuna che doveva essere una piccolissima aggiunta :)>>

Lori, 6 ottobre 2003

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CONSUMARE MENO PLASTICA, BERE DAL RUBINETTO

<<Una precisazione sulla raccolta differenziata della plastica (ma tenete presente che vado a memoria sulla base informazioni raccolte alcuni anni fa quando con con alcuni amici avevamo messo su un circolo legambiente).
La legge italiana ha imposto la creazione dei consorzi obbligatori per il riciclaggio dei vari materiali. Tali consorzi sono obbligati ad accettare e pagare ai comuni o alle aziende che curano il recupero la materia raccolta e differenziata. Secondo gli accordi ne devono prendere una certa quantità pro capite obbligatoriamente.
Ma la raccolta differenziata della plastica, almeno a Bologna, supera di gran lunga questa quantità(fonte: un dirigente dell'allora Seabo) ... per cui molta plastica, anche di quella raccolta in modo differenziato, finisce in inceneritore! In alcune zone del centro storico quindi (dove la RD è più costosa) l'allora SEABO ha smesso o non ha mai fatto la raccolta differenziata della plastica (giustamente dal punto di vista economico... ma dal punto di vista della cultura del riciclaggio?).
D'altra parte (vado sempre a memoria) il mercato della plastica riciclata non è poi così fiorente (in gran parte giochi e scivoli per parchi e giardini e il pile che però è passato un po' di moda)... cosicché l'effetto paradosso è che se vogliamo incentivare il riciclaggio della plastica dovremmo incentivare il commercio e l'acquisto di oggetti per esempio in pile (sarà un caso, ma la maggior parte degli oggetti in pile che ho trovato tramite una semplice ricerca su internet sono gadgets pubblicitari o oggetti di merchandising... saranno ditte che fanno parte obbligatoriamente del Consorzio?) con buona pace della politica dell'austerità.
C'è però che... molta della plastica che utlizziamo potremmo evitarla, innazitutto le bottiglie d'acqua: con la brocca con filtri a carboni o altri metodi di filtraggio si ottiene un'ottima acqua dal rubinetto (certamente migliore della maggior parte delle acque minerali!).>>

Giovanni, 26 settembre 2003

[Wu Ming 1:]
Vero. Usando una brocca con filtri a carbone vegetale non solo si ottiene un'acqua organoletticamente eccellente, senza cloro e calcare, ma si contribuisce a inquinare di meno (se molta più gente facesse come noi ci sarebbero meno camion sulle autostrade) e a disperdere meno plastica nell'ecosfera, inoltre SI RISPARMIA PARECCHIO, visto che l'acqua minerale in bottiglia costa dalle 600 alle 3000 volte in più di quella di rubinetto.
Per non parlare del fatto che l'acqua dell'acquedotto viene sottoposta ad analisi molto più spesso di quella imbottigliata.
Per approfondimenti: Giuseppe Altamore, Qualcuno vuol darcela a bere. Acqua minerale, uno scandalo sommerso, Fratelli Frilli editori, Genova 2003, EURO 14, http://www.frillieditori.com/books/qualcunobere.htm

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COLTIVARE IL PROPRIO ORTICELLO

<<Per quanto riguarda carne, vegetali & costo dei vegetali anche secondo me si mangia troppa carne (e già sento un solenne "e chi se ne sbatte" provenire dalla platea) e sono pienamente d'accordo con i Wu ming che la ragione ecologica sia più convincente di quella animalista (d'altra parte mi viene in mente che secondo alcune religioni anche le piante hanno un anima; e cosa ci resta da magna' allora?).
Per quanto riguarda frutta & verdura però c'è una terza ipotesi fra il bio (costosissimo) e il non-bio (non poi tanto più economico): io abito in una cittadina (15000 abitanti) nella quale (nonostante la maggioranza leghista) è attivo un vastissimo numero di sovversivi, gli autocoltivatori. Praticamente tutti coloro che hanno il privilegio di un po' di giardino lo usano per essere un po' meno servi del sistema agroindustriale. In casa mia si è sempre fatta la passata di pomodoro (e mio padre faceva l'operaio, coltivava solo nel tempo libero), d'estate il fruttivendolo era pressoché inutile, ecc... I problemi però sono tre:
1) Chi non ha giardino cosa fa?
2) I più giovani non si interessano più di tanto a questa agricoltura dilettantistica;
3) I semi sono generalmente ricomprati ogni anno per cui non ci si preoccupa di preservare la biodiversità e inoltre, notava mio padre, alcune piante rendono molto meno di qualche anno fa. Sarà una scelta deliberata?>>

Stefano, 27 settembre 2003

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I LIBRI, LA CARNE, LE FOTOCOPIE

<<Hanno riaperto le scuole e oltre al normale corredo ( che ogni anno fa scrivere ai giornalisti i soliti pezzi), ogni bambino, ma anche scolaro e studente, porterà a scuola una risma di carta per le fotocopie, che alle elementari si esaurirà verso Pasqua e andrà sostituita. Un minimo di tre fotocopie al giorno, per ogni bambino delle elementari, da incollare sulle candide e costosissime pagine dei quadernoni, quanti alberi sono? Ma, mediamente, le fotocopie giornaliere sono più di tre e più volte durante l anno, le famiglie sono invitate ad acquistare la carta o a pagare la quota fotocopie. Per le verifiche e i testi d approfondimento, le insegnanti hanno diritto a 2000 fotocopie all anno, a queste si aggiungono quelle normali, indispensabili (?) alla didattica giornaliera e quasi sempre inutili disegni in bianco e nero con particolari da colorare, insiemi da cerchiolare, parole da sottolineare (ma perché non farlo sui libri di testo, che restano intonsi e ordinati negli armadi?).
Già, i libri... la lettura.
Quando c'è casino, la minaccia classica è sempre quella di aprire il libro di lettura. :-))>>

Miriam, s.d.


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