
Milano, 22 settembre, lo spezzone di chi lavora coi libri.
Da ieri è evidente, anzi, eclatante, e oggi viene scritto in lungo e in largo: non si tratta più di “mobilitazioni”, ma di un movimento.
Si era subodorato con le immagini di Genova alla partenza della Freedom Sumud Flotilla, e Connessioni Precarie aveva parlato di «un movimento già nato, che pure non c’era mai stato». Il nostro «Bloquons tout» – che, rispetto a quello francese del 10 settembre, si è più concentrato sul genocidio palestinese e sul rifiuto della guerra – lo ha confermato oltre ogni dubbio: c’è un movimento.
Anzi, «un mondo», titola Il manifesto, alludendo alla pluralità che si è espressa in piazza. Con sorpresa e clamore, ma – non dimentichiamolo – dopo aver seminato per due anni.
Un’ecologia, diremmo noi, seguendo l’indicazione di Rodrigo Nunes. Prosegui la lettura ›