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Bambini di Satana

Sulla morte di Marco Dimitri (13 febbraio 1963 – 13 febbraio 2021)

Marco Dimitri e Luther Blissett

Bologna, Cassero di Porta Saragozza, 1998, s.d. Volantinaggio congiunto Luther Blissett Project / Bambini di Satana. Marco Dimitri e un Luther.

Marco Dimitri è morto ieri, a Bologna, ancora non sappiamo come. Gli articoli usciti a botta calda risvegliano vecchie collere mai sopite, con la loro ambiguità, quel modo di usare il termine «setta», quell’insinuare che forse, chissà…

Paradossalmente, l’articolo più sobrio lo abbiamo letto sul Resto del Carlino, il giornale che con più zelo diede risalto alla sua persecuzione.

Marco è morto nel giorno del suo cinquantottesimo compleanno e nel ventiquattresimo anniversario dell’inizio del processo che gli triturò la vita.

Un processo basato su accuse false, testimonianze gravemente inattendibili, narrazioni – quelle sull’Abuso Rituale Satanico, SRA – che in molti paesi indagini e ricerche scientifiche avevano già derubricato a mere fantasie di complotto.   Prosegui la lettura ›

I Satanisti ammazzano al sabato – di Selene Pascarella, terza e ultima puntata

[Nella terza e ultima puntata della sua inchiesta (qui → la prima e la seconda), Selene Pascarella si interroga su quali siano i vizi di procedura, oltreché di mentalità degli inquirenti, che trasformano la «pista satanica» in un dispositivo – questo sì – diabolico, nel senso etimologico del termine.
L’origine di «diabolico» è infatti nel verbo greco διαβάλλω, che significa «mettersi in mezzo», «interferire», «separare», «seminare zizzania», ma anche «diffamare» o «ingannare». Di interferenze, seminagioni di zizzanie e diffamazioni queste storie sono piene zeppe, come di azioni tese pervicacemente a separare (διαβάλλειν) l’impianto accusatorio da qualunque realtà fattuale.
Ma come smontare il dispositivo, unendo ciò che viene a forza separato e al contempo separando ciò che viene a forza unito? Un esempio di efficace “contronarrazione” viene fornito nell’ultimo paragrafo. E sulle risposte da dare ai complottismi noi, Selene e, in generale, l’intera Wu Ming Foundation continueremo a lavorare. Buona lettura. WM]

di Selene Pascarella *

INDICE DELLA TERZA E ULTIMA PUNTATA

1. Avvocati del diavolo

2. Lo spin-off diabolico del «dottore di Perugia»

3. Rossella, Meredith e la Rosa Rossa

4. Doppi livelli e panico satanico

5. Il veleno e la medicina collettiva Prosegui la lettura ›

I Satanisti ammazzano al sabato – di Selene Pascarella, 1a puntata (di 3)

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[Dopo l’inchiesta di Wu Ming 1 dell’ottobre scorso, che a sua volta aggiornava un lavoro avviato più di vent’anni fa quando ci chiamavamo Luther Blissett, riprendiamo il discorso sulle teorie del complotto e su come affrontarle, ospitando su Giap una miniserie in tre puntate scritta da Selene Pascarella.
Cosa succede quando, in un corto circuito tra informazione e indagini, gli inquirenti credono a una teoria del complotto a tema esoterico/satanico e la trasformano in una «pista» e poi in un teorema giudiziario?
Si vedrà, leggendo, che non siamo molto distanti da quel che Arthur Miller scrisse nel suo dramma Il crogiuolo, ambientato a Salem, Massachusetts, nel 1692. E si vedrà che, anche in Italia, la ricezione acritica di un certo complottismo ha condizionato alcune tra le più note istruttorie – e i relativi dibattimenti – della storia giudiziaria recente. Buona lettura.]

di Selene Pascarella *

INDICE DELLA PRIMA PUNTATA

1. Satana S.p.A e la sua «ombra»
2. Col favore delle tenebre, il (presunto) modus operandi satanista
3. I numeri della bestia
4. Di esperti senza titoli e database fantasma
5. Lucifero e le storie «sghembate»
6. Il satanista che fece incazzare Mussolini

«Chi sono, allora, i satanisti, e quali sono le loro credenze?
La loro è la setta di cui si parla di più in questo paese, la più attaccata, la più bestiale e, tuttavia, la meno capita fino a oggi»
– Peter Haining, I fatti del satanismo moderno, 1969)

Scolarette che pianificano di sterminare quindici compagni di classe con un tagliapizza, strage di gatti neri con l’unica colpa di andare in giro la notte di Halloween, minori vittime di abusi sessuali in un crescendo di disperate richieste di aiuto (quindici al giorno, cinquemila all’anno!) rivolte agli specialisti della lotta al demonio. Un giro superficiale sui motori di ricerca fotografa un’Italia atterrita dal maligno. Prosegui la lettura ›

La salvezza di Euridice / 1a parte: Il “mondo nuovo delle storie”

L'Orfeo di Monteverdi

[La salvezza di Euridice, scritto da WM2, è il saggio che conclude il libro più odiato dai nostri detrattori, New Italian Epic. Narrazioni, sguardi obliqui, ritorni al futuro (Einaudi, gennaio 2009). LSdE è un testo a cui teniamo molto, il più vicino a una compiuta dichiarazione di poetica del collettivo Wu Ming: spiega cosa sono per noi le narrazioni, come vogliamo svolgere la funzione di narratori, quali convinzioni stanno alla base del nostro lavoro in rete etc. Per un sovraccumulo di impegni, non lo avevamo ancora messo on line; oggi iniziamo a colmare la lacuna. Lo pubblicheremo su Giap in tre puntate settimanali. Buona lettura.
Sopra, frontespizio de L’Orfeo di Claudio Monteverdi, in un’edizione veneziana del 1609, particolare.]

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Quando si racconta una storia, è molto raro anticipare il finale.
Nello scrivere un saggio, invece, bisogna elencare da subito le principali conclusioni, i risultati della ricerca, così chi legge può decidere se vale la pena arrivare in fondo.
Stretto fra le due esigenze, proverò a dire qualcosa senza dire tutto.
Il testo che segue si divide in tre capitoli. Prosegui la lettura ›